Lanciata sul circuito di Assen, il venerdì del weekend MotoGP, una nuova guida per la formazione motociclistica avanzata segna un passo decisivo verso una maggiore sicurezza su strada. Frutto della collaborazione tra scuole di guida certificate e rinomati istituti di ricerca, le Linee Guida per Istruttori sono state sviluppate nell’ambito della campagna europea “Learn - Ride - Enjoy - Repeat”, promossa da ACEM (Associazione europea dei produttori di motocicli) e FIM (Fédération Internationale de Motocyclisme).

Formazione basata su dati reali: un approccio scientifico alla sicurezza

Basate su un’analisi scientifica degli incidenti stradali condotta dal Connected Motorcycle Consortium, le Linee Guida affrontano gli scenari di rischio più comuni per i motociclisti, traducendo i dati in strumenti didattici concreti. L’obiettivo è chiaro: aiutare i formatori a trasmettere competenze cognitive e pratiche che permettano ai motociclisti di anticipare i pericoli e guidare in modo più sicuro e consapevole.

Tra i partner coinvolti figurano prestigiosi istituti come la Ludwig Maximilian University di Monaco, il Würzburg Institute for Traffic Sciences (WIVW), l’Institute for Motorcycle Safety (IFZ), il centro VUFO della TU Dresden e l’Austrian Road Safety Board (KFV). Fondamentale anche il contributo delle scuole certificate KNMV (Paesi Bassi), SMC (Svezia) e VSV (Belgio).

"Come in pista, anche su strada la sicurezza nasce dalla testa"

Le Linee Guida, disponibili gratuitamente su richiesta, sono destinate a tutte le scuole che desiderano migliorare i propri programmi di formazione post-patente e saranno condivise anche con enti nei Paesi dove i corsi volontari sono ancora poco diffusi.

Antonio Perlot (ACEM) sottolinea come l’iniziativa rafforzi la collaborazione tra industria, ONG e formatori, portando la qualità della formazione a un nuovo livello. Dr. Sebastian Will (WIVW) evidenzia l’importanza dell’approccio scientifico alla didattica, mentre Jesper Christensen (FIM) richiama l’attenzione su un elemento chiave: la mentalità. “Non è solo tecnica, ma consapevolezza e capacità di leggere l’ambiente. Come in pista, anche su strada la sicurezza nasce dalla testa.

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