GP Austin, Marini: "Siamo al limite del potenziale, aspetto il nuovo telaio"

Luca al CoTA: "Con la Honda siamo migliorati, ma si può fare di più. a Jerez potrebbero arrivare aggiornamenti tecnici ed evoluzioni"

Mirko ColombiMirko Colombi

29 mar 2025

Luca Marini, si tocca la clavicola sinistra con la mano destra, poi fa roteare il collo, infine abbassa e alza il capo. Viene da chiedergli se abbia problemi fisici a seguito del turno Practice MotoGP concluso in quindicesimo posizione, la cui risposta è esaustiva: "Ma no" ride "facevo un po' di stretching. Anche perché, in fondo, con queste condizioni meteo abbiamo faticato poco qui ad Austin. Tutto a posto, la pista era un pochino bagnata, ma è andata benone. Sarà però importante provare a qualificarci il più avanti possibile, in modo tale da disputare due belle gare".

Marc Marquez, leader del venerdì MotoGP delle Americhe

Marini e la RC213 V sempre in evoluzione

Luca esaurisce il discorso legato al venerdì del Circuit of The Americas: "Con tanta pioggia mi sono trovato bene, mentre quando il tracciato andava ad asciugarsi, ho tribolato un po'. Le sensazioni sono però buone. Con le gomme slick a fine turno, forse sono stato troppo ottimista: difficile è mettere in temperatura le coperture su questa pista, perché ha tante curve. Si frena forte dopo i rettilinei, ma erano ancora bagnati e si faceva acquaplaning. Perciò si raffreddavano. Volevo solo cercare informazioni utili per domani, eventualmente".

Marini si sofferma su un momento cruciale del pomeriggio: "Mi è mancato l'ultimo giro nell'ultimo settore, mi si è chiusa davanti in una pozzanghera. Ho perso tre decimi, magari non mi sarebbe bastato per entrare in Q2, ma ero lì. Vediamo come fare in Q1, sempre difficile. Ce la possiamo giocare, ci sono due posti disponibile per passare".

I progressi compiuti da Honde e piloti sono evidenti, ecco quali e cosa potrebbe arrivare: "Siamo meno in difficoltà e più agili. Ora possiamo esprimerci sulla moto, anche se a me manca  qualcosa per sentirmi ancora meglio. Devo aspettare che arrivi il nuovo telaio, con la quale potrei avere migliori sensazioni. Non possiamo tirare fuori ulteriore potenziale dal pacchetto a nostra disposizione, sì cresciuto, tuttavia vogliamo di più. A Jerez potrebbero arrivare novità tecniche, chissà che non arrivino degli aggiornamenti, frutto del lavoro fatto coi tecnici e gli ingegneri giapponesi".

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