Anche lo scorso anno, a Phillip Island, Nicolò Bulega partì forte. Anzi, in quel caso stupì tutti perché vinse la prima manche all’esordio in Superbike. Come soltanto i più grandi sono riusciti a fare nella storia delle derivate di serie (Max Biaggi con la Suzuki nel 2007, tanto per fare un esempio). Dopo quella prima vittoria, sempre in Australia, Bulega non riuscì a ripetersi: nelle altre due gare di quel weekend non andò oltre la quinta posizione. Ma nel corso del 2024 arrivarono poi per lui altri cinque successi, 15 secondi, tre terzi posti e sei prestazioni da Top 5. Un ruolino di marcia impressionante, per un rookie. Che non bastò però per conquistare il titolo e per rendere la sua prima stagione nella top class ancora più sensazionale. Il Mondiale andò a Toprak Razgatlioglu, ancora più efficace del nostro talento. Quest’anno, sempre a Phillip Island, “Bulegas” ha fatto capire a tutti di aver imparato la lezione.

Vanto italiano

Forte di un anno di esperienza, ha fatto ancora bene i compiti, tornando a casa dall’Australia con tre vittorie su tre gare. Meglio di così, non potevano chiedere né lui né gli appassionati italiani della Superbike. I quali hanno vissuto un weekend da incorniciare, considerando anche i risultati degli altri azzurri Andrea Iannone e Danilo Petrucci e quelli di Andrea Locatelli, Yari Montella e Axel Bassani. Tutti capaci di entrare nella Top 10 delle manche australiane. Se aggiungiamo anche la vittoria e il secondo posto conquistati da Stefano Manzi, leader della Supersport, possiamo considerare quello del 2025 il miglior avvio dei nostri piloti nelle due categorie mondiali delle derivate. Adesso sarà importante per tutti loro continuare con questo passo anche quando si tornerà in Europa. Per ora, però, godiamoci il momento… BUONA LETTURA!