        Alex contro Sam, ovvero, Lowes contro Lowes. La SBK di Donington &egrave; singolar tenzone per i gemelli di Lincoln, chiamati a una sfida casalinga che manca dalle categorie propedeutiche nazionali. I due titolari di Kawasaki KRT e Ducati Marc VDS si erano incrociati gi&agrave; nel 2016, tuttavia partecipando a categorie diverse. Leggi anche: A Donington sar&agrave; caccia a Razgatlioglu: dubbi sulle condizioni di Toprak Gran Bretagna 2016: MotoGP e Moto2 per Alex e Sam In Inghilterra Alex prese il posto di Bradley Smith - anch'egli britannico - sulla M1 schierata dal team Tech3. A dirla completamente, Lowes partecip&ograve; pure alle trasferte di Misano e Arag&ograve;n, per una classe regina corteggiata, in parte, mai conquistata. Tre&nbsp;punti per lui, proprio a Silverstone. Nella medesima stagione Sam correva per il team Gresini in Moto2, ottenendo due vittorie e la conseguente promozione in MotoGP. Somiglianti come gocce d'acqua, i stretto-parentado seminarono scompiglio e confusione nel paddock, perch&egrave; in molti furono incapaci di riconoscerli: era Alex o Sam? Solo gli indumenti delle squadre rappresentate aiutarono.&nbsp; Leggi anche: God save the king: Donington urgente per Rea, a terra in SBK SBK di Donington, ritorno alle origini per i gemelli Lowes Eccoci al presente. Alex difende il verde Kawasaki con la Ninja ZX10-RR, Sam porta in gara la Ducati Panigale V4R delle storiche tinte Marc VDS. Era dai tempi delle categorie "domestiche" del&nbsp; Regno Unito che i gemelli proveniente dal Lincolnshire non partecipavano alla medesima serie. Chi far&agrave; meglio a Donington? Alex &egrave; quarto in classifica, con due successi ottenuti a Phillip Island e il podio di Misano. Sam si trova pi&ugrave; in basso, dodicesimo, ma dobbiamo considerare il 2024 d'apprendistato per lui: moto, avversari, alcuni tracciati e le gomme Pirelli costituiscono novit&agrave;.  Leggi anche: Il caso Toprak &egrave; &sect;(forse) chiuso: "Niente MotoGP nel 2026, rester&agrave; in SBK"&nbsp;       

Alex e Sam si ritrovano nella stessa categoria, di fronte al pubblico di casa: Kawasaki contro Ducati, chi vincer&agrave;?

Lowes VS Lowes: chi farà meglio a Donington SBK?

Sei manche completate, nessuna vittoria, un solo podio e il sesto posto della classifica piloti. A round SBK di Indonesia consumato, il bilancio a pendere sulla testa di Johnny Rea &egrave; a dir poco deludente, sia per chi ne ricorda il dominio assoluto degli anni scorsi, sopratutto per il nordirlandese stesso. Questo non &egrave; un verdetto finale, ma il pi&ugrave; vincente di sempre nell&#39;ambito delle derivate di serie sa che la stagione dovr&agrave; cambiare passo. Presto.  SBK sempre meno verde per Johnny Rea    Johnny spinge, ma la Ninja non viaggia  Solo ai tempi spesi con Honda il britannico soffr&igrave; cos&igrave; tanto. Ma se all&#39;epoca le attenuanti si sprecavano - team Ten Kate &quot;lunatico&quot;, Fireblade &quot;imprevedibile&quot; - adesso la situazione appare pure peggiorata. Lo capiamo, ovviamente, dagli ordini di arrivo, lo confermano le parole del pilota.&nbsp;  Un continuo lamentio e, addirittura, un silenzio stampa eloquente. Per l&#39;asso della Verdona il presente &egrave; si delinea denso di nuvole, dalle quali sar&agrave; complicato districarsi. Mancano ancora 10 appuntamenti alla fine del mondiale, quindi 30 corse, ma se il buongiorno si vede dal mattino...  Ricordiamo et&agrave; e palmares del protagonista in oggetto: 36 anni compiuti il 2 febbraio, 6 corone della SBK, messe in piedi da 118 affermazioni di tappa. Aggiungendo le tre vittorie ottenute in Supersport, il nativo di Ballymena sar&agrave; duramente raggiungibile.&nbsp;  La Ninja SBK aiuta Johnny o Johnny non aiuta la Ninja SBK?    Rea &egrave; il solo che pu&ograve; far vincere la Kawasaki: se non ci riesce lui...  &nbsp;Guardando dove si trovano gli altri piloti dotati di ZX10-RR rispondere &egrave; semplice: a faticare &egrave; la Kawasaki, non Rea. A dispetto della investitura ufficiale, Alex Lowes &egrave; dodicesimo, braccato da rivali indipendenti e meno esperti. Tom Sykes, ex campione proprio con la Verdona, nemmeno si trova in classifica. Oliver Konig, vabb&eacute;.  Se il confronto coi parimarca &egrave; quantomeno ingeneroso, torniamo al solo Johnny. Quando guida &egrave; sempre lui, un mix tra lo stile di met&agrave; anni Duemila e le esigenze attuali. Per&ograve;, gli avversari vanno pi&ugrave; forte, mandandolo su tutte le furie. A Mandalika il Re delle derivate &egrave; anche caduto, cosa insolita per un preciso come lui.  Quindi, qui si rischia che il tormentone legato ai giri motore della quattro cilindri di Akashi diventi sempre pi&ugrave; insistente. Speriamo di no, perch&eacute; vogliamo rivedere il Cannibale laddove ha (quasi) sempre figurato: al top della categoria, perch&eacute; il numero 65 &egrave; un pilota top.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Il sei volte iridato fatica a trovare il passo e, forse, s&eacute; stesso. Quanto potranno durare sofferenza e resistenza del pi&ugrave; vincente di sempre?

Rea, mai cos&igrave; male in SBK con Kawasaki (e non solo)

Con i test di Aragon (Honda) della scorsa settimana, &egrave; andata in archivio la &ldquo;stagione dei test&rdquo; e tutto &egrave; ormai pronto per cominciare a fare sul serio. Gli occhi delle squadre impegnate nel Mondiale sono rivolti verso Aragon, primo impegno stagionale.  L&rsquo;inverno ha portato tante novit&agrave; nel Mondiale tra volti nuovi (Folger, Bassani, Rabat) e nuove moto (Kawasaki ZX10-RR e BMW M1000RR). Ecco dunque un riassunto di quello che si &egrave; visto nelle varie sessioni di test attraverso le parole dei protagonisti delle varie Case  Kawasaki   La squadra 6 volte campione del mondo ha introdotto ai test di Jerez di inizio anno la nuova ZX10-RR, l&rsquo;evoluzione che chiedeva Jonathan Rea per combattere ad armi pari con il motore della Panigale V4R. Oltre che essere evoluta nel motore, la nuova Ninja &egrave; stata affinata anche dal punto di vista aerodinamico con l&rsquo;introduzione delle alette.  A tal proposito Pere Riba, capotecnico di Jonathan Rea, ha detto: &ldquo;Sono abbastanza fiducioso sul fatto che quando metteremo tutto insieme in termini di aerodinamica e di motore in vista dell&rsquo;anno prossimo potremo avere a disposizione un pacchetto ancora un po&rsquo; pi&ugrave; competitivo per continuare a lottare con le altre Case.&rdquo;  BMW   La Casa bavarese ha mandato in &ldquo;pensione&rdquo; la S1000RR per far spazio alla nuova M1000RR, una moto decisamente pi&ugrave; spinta rispetto alla S1000RR grazie anche al nuovo motore e ad una aerodinamica pi&ugrave; curata con l&rsquo;introduzione delle alette. L&rsquo;obiettivo dichiarato della BMW &egrave; centrare pole position, podi e vittorie e provare a vincere anche il titolo, obiettivo solo sfiorato dalla casa bavarese.  Marc Bongers, Direttore di BMW Motorrad Motorsport, ha dichiarato: &ldquo;Abbiamo lavorato tanto sulla moto e soprattutto sulle novit&agrave; senza dimenticare che abbiamo due team satelliti che ci aiuteranno ulteriormente nello sviluppo per raggiungere il vertice. Si tratta di un passaggio considerevole; abbiamo delle bielle in titanio, dei pistoni a due segmenti e anche un numero maggiore di giri al minuto. Quindi tutti questi fattori in sostanza ci aiutano a migliorare la potenza della moto che &egrave; ci&ograve; su cui abbiamo lavorato tanto nel corso dell&rsquo;inverno. Inoltre abbiamo le alette, un vantaggio aerodinamico che ci aiuta per ci&ograve; che concerne la stabilit&agrave; della moto e nella funzione anti impennata.&rdquo;&nbsp;  Yamaha   Ad Iwata continuano i lavori di fino per migliorare ulteriormente una R1 gi&agrave; molto efficace in mano a Razgatlioglu ed al rookie Locatelli per quanto riguarda il factory team. Yamaha punta a trovare la miglior performance possibile con le modifiche consentite dai regolamenti per andare alla ricerca di una perfetta aerodinamica e di passi avanti in termini di prestazioni in frenata e a livello di motore. Parte dell&rsquo;introduzione di questa nuova carena &egrave; collegata anche alle nuove pinze freno di Brembo senza dimenticare gli aggiornamenti apportati al motore.  Degli sviluppi di Yamaha ha parlato il team manager della squadra ufficiale Paul Denning che ha detto: &ldquo;Si tratta di una costante sfida per gli ingegneri di Yamaha che sono chiamati a ricavare una maggiore performance. Nel corso dell&rsquo;inverno hanno fatto un gran lavoro trovando all&rsquo;interno di quanto consentito dai regolamenti una prestazione leggermente migliore a livello di aerodinamica e di motore ma anche in termini di miglior frenata. Un ottimo lavoro dunque quello realizzato da parte di un gruppo specifico di ingegneri di base a Milano e che hanno potuto contare su un supporto ulteriore da parte di Yamaha in Giappone.&rdquo;&nbsp;  Ducati   A Borgo Panigale hanno lavorato di fino sulla V4R ufficiale per Rinaldi e Redding per dare la caccia al doppio iride. Le due V4R ufficiali hanno provato un nuovo forcellone e delle nuove pinze Brembo, mentre per la V4R di Bassani del team Motocorsa si &egrave; visto un nuovo impianto di scarico.  Marco Zambenedetti, coordinatore tecnico di Ducati Corse, ha parlato dei propositi 2021: &ldquo;Specialmente durante i test invernali abbiamo provato molte novit&agrave; sotto tutti gli aspetti. Non ce ne sono alcuni in particolare in cui ci troviamo in difficolt&agrave; dato che siamo migliorati un po&rsquo; sul motore e non solo. Stiamo migliorando per ci&ograve; che concerne il telaio, soprattutto sulla sospensione posteriore e sul forcellone. Abbiamo provato il nuovo forcellone e abbiamo lavorato molto anche in fase di frenata con le nuove pinze freno anteriori di Brembo. Penso che con temperature pi&ugrave; elevate possiamo trarne dei benefici. Abbiamo tanti aggiornamenti in termini di elettronica e anche in generale per ci&ograve; che concerne l&rsquo;aerodinamica e l&rsquo;ergonomia del pilota.&rdquo;&nbsp;  SBK, Redding e Ducati attesi al varco: sar&agrave; questo l&#39;anno del titolo?  Honda   Last but not least il team diretto da Leon Camier che ha avuto l&rsquo;onore di chiudere la stagione dei test ad Aragon settimana scorsa. La moto &egrave; sostanzialmente la stessa ma con alcuni piccoli accorgimenti visti soprattutto a Barcellona come un nuovo forcellone, selle nuove per Haslam e Bautista, un nuovo scarico ed un sensore di coppia.  Leon Camier, team manager HRC, ha detto: &ldquo;In sostanza quest&rsquo;anno con la moto ci sono stati dei passi avanti. C&rsquo;&egrave; tanto altro da fare e quindi stavolta il tempo da trascorrere in pista per noi sar&agrave; fondamentale. Abbiamo prodotto tante novit&agrave; nel corso dell&rsquo;inverno e quindi abbiamo dedicato molto del nostro tempo in pista nella comprensione di queste parti provando a mettere insieme il pacchetto per essere ancora pi&ugrave; veloci. Ci sono stati alcuni aggiornamenti ma molti di questi sono stati una specie di tentativi ed eventuali errori soltanto per capire se siamo sulla strada giusta.&rdquo;  SBK, Calendario 2021: entra Most, esce Phillip Island 

Riassunto delle novit&agrave; tecniche di tutti i team e delle possibili criticit&agrave; che incontreranno verso il debutto stagionale di settimana prossima

SBK 2021: novit&agrave; tecniche e dilemmi alla vigilia della stagione

Lucas Mahias brings a breath of fresh air for 2021. The Frenchman, 2017 Supersport champion with Yamaha, has had a strong season aboard the Puccetti Kawasaki ZX-6R. And Manuel&rsquo;s team now brings one of the most spectacular riders to watch to SBK: &quot;I&rsquo;ve worked hard in this sense - the number 44 rider explains - because I know that the Kawasaki Ninja is very good in terms of corner exit. We know the Superbike has a very advanced electronics package compared to the Supersport and, riding the ZX10-RR, you need to lift the bike early and maintain grip throughout the acceleration phase. I think we have valid areas in which to work, the only problem is understanding the connection between my right wrist and the moment in which I straighten up the bike, but I&rsquo;m pleased with what we&rsquo;ve done so far&rdquo;.  Do you prefer a little or a lot of electronics?  &quot;I&rsquo;d prefer not to use them. But it&rsquo;s not possible to do without them with the Superbikes, in that the best way to set good times involves using the controls. Speaking with the team, they&rsquo;ve explained how important the electronics are. I&rsquo;ll get there, adapting my riding style. I have to say that the electronics on the Kawasaki are really incredible and allow you to fully open the throttle mid-turn, without a highside or anything like that. What I need to understand is how to exploit it all at full lean, it might take a little time for me to build confidence&quot;.    The new Ninja was strong at Jerez, especially with Rea.  &quot;For now, I&rsquo;ve seen that the power of the bike is different, by which I mean better. More horsepower and better performance at high rpm. The fairings and aerodynamics have been updated and guarantee advantages. I haven&rsquo;t tested the new Ninja yet, but I&rsquo;m sure it&rsquo;s an improvement. Rea and Lowes were incredibly fast at Jerez but they are not my target. First, I have to build confidence with the bike&rdquo;.  What&rsquo;s your 2021 goal?  &quot;It involves taking time to understand the bike, how to ride it and how to work on a Superbike. Let&rsquo;s say I turn up at the first round and am already able to battle with the top guys at Assen, without understanding all the finer points of the bike. That&rsquo;s the best way to end up crashing and, as a result, a way to lose confidence. That&rsquo;s not my target. My aim is to improve every time I go out, trying to score increasingly good results from race to race&rdquo;.  WorldSBK, Bautista: &ldquo;I&#39;ve been lucky but I deserve what I&#39;ve achieved&rdquo;  Supersport risks dying out. Dorna and the FIM are doing well to give it new life   Lucas holds a title in the intermediate class and would therefore be sorry to see Supersport go: &quot;If the category continues like this, it will die - he reveals - Yamaha dominates and the other manufacturers are not particularly present. If the category wants to survive, certain aspects need to be changed, I don&rsquo;t know what exactly. We know Triumph will return, what will their level be compared to the current R6? It&rsquo;s clear where Yamaha and Kawasaki lie, while the rest is a real unknown. I hope they make the right decision, we&rsquo;ll see how things work out in BSB. I think Dorna and the FIM are doing well to give Supersport new life&quot;.  Translated by Heather Watson  WorldSBK, Haslam: &ldquo;Honda has greater capability than Kawasaki&rdquo; 

Lucas has already tested the Puccetti Kawasaki during the Jerez tests and awaits the new version: &ldquo;But it&rsquo;s not possible to ride without the controls, I&rsquo;ve got to adapt my riding style. The Supersport? It risks dyng out, but it&rsquo;s only right to make changes&rdquo;

WorldSBK, Mahias: &ldquo;The electronics? I&rsquo;d prefer not to use them&rdquo;

Lucas Mahias rappresenta una bella novit&agrave; per il 2021. Il francese, campione del Mondo Supersport 2017 con Yamaha, &egrave; stato protagonista di una eccellente stagione in sella alla ZX-6R, contraddistinta dai colori Puccetti Kawasaki. Proprio la formazione di Manuel porta in SBK uno dei piloto pi&ugrave; spettacolari da ammirare nella guida: &quot;Ho lavorato in tal senso - il numero 44 spiega quanto fatto nella prima uscita all&#39;Angel Nieto - perch&eacute; so che la Kawasaki Ninja sia una moto molto buona nella fase di uscita dalle curve. Sappiamo che la Superbike abbia un pacchetto elettronico molto pi&ugrave; evoluto rispetto a quello usato in Supersport e, guidandola la ZX10-RR, &egrave; necessario alzare presto la moto e mantenere un grip ottimale per tutta la fase di accelerazione. Penso che abbiamo punti validi sui quali lavorare, l&#39;unico problema &egrave; capire la connessione tra polso destro ed il momento in cui raddrizzare la moto, per&ograve; mi posso ritenere gi&agrave; contento di quanto fatto&quot;.  Preferisci usare tanta elettronica o poca?  &quot;A me piacerebbe proprio non usarla. Per&ograve;, in queste Superbike non &egrave; possibile escluderla, nel senso che il modo pi&ugrave; redditizio per siglare tempi buoni consiste nell&#39;usare i controlli. Parlando con il team, mi hanno spiegato che l&#39;elettronica sia davvero importante, sicch&eacute;, lo far&ograve;, adeguando il mio stile di guida. Devo dire che l&#39;elettronica montata sulla Kawasaki sia davvero incredibile, concede la piena apertura del gas a centro curva, evitando highside o cose del genere. Il punto &egrave; da capire quanto e come spalancare tutto in piena piega, forse ci vorr&agrave; un po&#39; di tempo per acquisire fiducia&quot;.    La nuova Ninja &egrave; andata forte a Jerez, specialmente con Rea.  &quot;Al momento, ho visto che la potenza della moto sia differente, cio&egrave;, cresciuta. Ci sono pi&ugrave; cavalli ed il motore gira pi&ugrave; in alto. Oltretutto, le carene e l&#39;aerodinamica sono state riviste, ora sono nuove e garantiscono vantaggi. Ancora non ho provato la nuova Ninja, ma sono sicuro che si tratti di un miglioramento, Rea e Lowes sono andati incredibilmente forte a Jerez ma, adesso, loro non rappresentano il mio target. Io devo, in primis, prendere confidenza con la moto&quot;.  Quale &egrave; il tuo obiettivo 2021?  &quot;Consiste nel prendermi il tempo per capire la moto, comprendere come si guidi e lavori su una Superbike. Poniamo anche che io mi presenti al primo round e che gi&agrave; ad Assen riesca a lottare nel gruppo dei migliori, per&ograve;, senza aver compreso tutti i punti della moto. Ecco, quello &egrave; il miglior modo per imbattersi in cadute e, di conseguenza, un ulteriore modo di smarrire la confidenza in sella. Tutto ci&ograve; non &egrave; il target. Il mio obiettivo &egrave; migliorare di uscita in uscita, provando a cogliere posizioni sempre pi&ugrave; alte di gara in gara&quot;.  La Supersport rischia di morire. Dorna e FIM fanno bene a darle nuova vita   Come ricordato, Lucas vanta un iride della classe di mezzo e, anche per quel motivo, lui si sentirebbe dispiaciuto qualora la Supersport sparisse dai paddock: &quot;Se la categoria continuasse cos&igrave;, morirebbe - svela - protagonista &egrave; Yamaha, gli altri Marchi sono poco presenti in griglia. Se la categoria vuole sopravvivere, alcuni punti di essa vanno cambiati, non so esattamente quali. Sappiamo che torner&agrave; Triumph, quale sar&agrave; il suo livelli di competitivit&agrave; rispetto all&#39;attuale R6? Ora &egrave; chiaro su che piano si trovino Yamaha e Kawasaki, il resto &egrave; una vera incognita. Spero che si prendando giuste decisioni, gi&agrave; nel BSB si vedr&agrave; se le decisioni saranno buone. Penso che Dorna e FIM facciano bene a dare nuova vita alla Supersport&quot;.  Il calendario 2021 del Supercross AMA  &nbsp; 

Lucas ha gi&agrave; provato la Kawasaki Puccetti nei test di Jerez ed attende la versione nuova: &quot;Per&ograve; non &egrave; possibile guidare senza i controlli, sono io dover adattare il mio stile di guida. La Supersport? Rischia di morire, &egrave; giusto porre cambiamenti&quot;

SBK, Mahias: &ldquo;L&#39;elettronica? A me piacerebbe non usarla&rdquo;

&Egrave; fatta. Come avevamo ipotizzato, Pedercini e Cortese affronteranno insieme la stagione SBK 2020, con una Kawasaki Ninja ZX10-RR, presumibilmente versione 2019, magari con qualche aggiornamento in corso d&#39;opera.  Il manager mantovano ed il pilota tedesco sono perci&ograve; &quot;salvi&quot; dalla disoccupazione, per il piacere degli appassionati e dell&#39;organizzatore, che pu&ograve; contare una squadra storica ed un bi-campione del mondo.  Saranno felici pure i presenti ad Oschersleben, avendo in pista un rappresentante locale. Sandrino &egrave; mezzo germanico mezzo calabrese; per un eventuale round in Calabria, ci vorr&agrave; ancora tempo.  Adesso vedremo se il TPR Racing riuscir&agrave; a scattare gi&agrave; da Phillip Island: lo hanno promesso, lo auspichiamo tutti.  Savadori come Pirro: pilota e tester Aprilia? 

Lucio e Sandro concretizzano l&#39;accordo, portando in gara una Kawasaki Ninja

Pedercini e Cortese sono salvi: insieme in questo 2020

  L'australiano Brian Staring su Kawasaki, ha vinto la gara di Brno sotto una lieve pioggia.  Si &egrave; trattato di una gara condotta praticamente in solitaria, con il solo Eddi La Marra su Ducati Panigale in grado seguire l'australiano seppure a distanza.  Terzo Jeremy Guarnoni anche lui in sella alla Kawasaki ZX10, quindi Robbie Brown e David McFadden. Sesto posto per Fabio Massei con la Honda CBR del Team Ten Kate, indietro gli altri italiani con Massimo Parziani 15&deg;, Marco Bussolotti in 16a posizione e Lorenzo Savadori a seguire.  Ecco l'ordine di arrivo della Superstock a Brno:      1. Bryan Staring (Team&nbsp;Pedercini) Kawasaki ZX-10R 27'22.582    2. Eddi La&nbsp;Marra (Barni&nbsp;Racing&nbsp;Team&nbsp;Italia) Ducati 1199 Panigale 27'29.159    3. Jeremy Guarnoni (MRS) Kawasaki ZX-10R 27'54.972    4. Robbie Brown (DMC&nbsp;Racing) Ducati 1199 Panigale 27'56.688    5. David McFadden (Team&nbsp;Pedercini) Kawasaki ZX-10R 28'00.589    6. Fabio Massei (EAB&nbsp;Ten&nbsp;Kate&nbsp;Junior&nbsp;Team) Honda CBR1000RR 28'00.994    7. Christoffer Bergman (BWG&nbsp;Racing&nbsp;Kawasaki) Kawasaki ZX-10R 28'02.166    8. Ondrej Jezek (SK&nbsp;Energy&nbsp;Racing&nbsp;Team) Ducati 1098R 28'02.522    9. Matthieu Lussiana (Team&nbsp;ASPI) Kawasaki ZX-10R 28'02.690    10. Andrzej Chmielewski (Red&nbsp;Devils&nbsp;Roma) Ducati 1098R 28'05.636    11. Kev Coghlan (DMC&nbsp;Racing) Ducati 1199 Panigale 28'06.141    12. Jan Halbich (Jan&nbsp;Halbich) Kawasaki ZX-10R 28'07.789    13. Markus Reiterberger (Team&nbsp;Alpha&nbsp;Racing) BMW S1000 RR 28'22.064    14. Alen Gyorfi (MetalCom-Adrenalin&nbsp;H-Moto) Honda CBR1000RR 28'25.227    15. Massimo Parziani (M.V.&nbsp;Racing&nbsp;Team) Aprilia RSV4 APRC 28'49.130    16. Marco Bussolotti (SK&nbsp;Energy&nbsp;Racing&nbsp;Team) Ducati 1098R 28'49.619    17. Lorenzo Savadori (Barni&nbsp;Racing&nbsp;Team&nbsp;Italia) Ducati 1199 Panigale 29'07.997    18. Randy Pagaud (Team&nbsp;OGP) Kawasaki ZX-10R 29'24.836    19. Tiago Dias (Team&nbsp;Dias) Kawasaki ZX-10R 29'25.743    20. Adrien Protat (FP&nbsp;Racing) Kawasaki ZX-10R 29'27.309    21. Tomas Svitok (SK&nbsp;Energy&nbsp;Racing&nbsp;Team) Ducati 1098R 29'29.290    22. Philippe Thiriet (Team&nbsp;Brazil&nbsp;by&nbsp;ASPI) Kawasaki ZX-10R 29'37.718    23. Bogdan Vrajitoru (CSM&nbsp;Bucharest) Kawasaki ZX-10R 27'51.410    24. Heber Pedrosa (Team&nbsp;Brazil&nbsp;by&nbsp;ASPI) Kawasaki ZX-10R 28'41.361    RT. Lorenzo Baroni (BMW&nbsp;Motorrad&nbsp;Italia&nbsp;GoldBet) BMW S1000 RR 18'07.737    RT. Sylvain Barrier (BMW&nbsp;Motorrad&nbsp;Italia&nbsp;GoldBet) BMW S1000 RR 7'18.483  

Gara solitaria dell'australiano, La Marra secondo

Stock 1000 Brno: Vince Staring

  Il Kawasaki Racing Team anticipa i tempi e adotta per primo una regola la cui introduzione &egrave; prevista ufficialmente per la stagione 2013. Dall'anno prossimo, infatti, tutte le moto in pista saranno dotate di adesivi che riproducano fedelmente i fari anteriori delle controparti di serie.  La squadra di riferimento di Akashi ha deciso di farli suoi gi&agrave; da questo round di Arag&oacute;n.  Kawasaki vuole essere la prima azienda ad adottare la nuova regola, col fine di creare una migliore connessione tra la versione stradale e quella Superbike della ZX-10R. Il prossimo anno vedr&agrave; un avvicinamento tra le due, grazie, ad esempio, all'utilizzo dei cerchi da 17'' in alluminio. L'obiettivo &egrave; quello di ridurre i costi per le squadre e al contempo di creare un legame ancora pi&ugrave; stretto con i clienti e i fan, che potranno apprezzare ancora di pi&ugrave; le loro moto preferite sia in versione da strada che in quella racing.  Guim Roda, Team Manager del Kawasaki Racing Team, ha commentato: "Abbiamo creato la nuova ZX-10R seguendo questo spirito e dall'anno scorso abbiamo lavorato duramente per sviluppare il mezzo e la sua tecnologia. Alla fine per&ograve;, la moto resta quella che &egrave; in vendita e noi cerchiamo di renderla migliore anno dopo anno. Non c'&egrave; dubbio che il cliente possa trarre vantaggio dal nostro sviluppo della moto".

Il Team Kawasaki anticipa il regolamento 2013

SBK Assen: La ZX10 ha gi&agrave; i fari

  Tom Sykes e la sua verde Kawasaki, sono in pole a Donington, dopo aver stampato un ottimo 1.27.716. Il pilota inglese non poteva festeggiare meglio la gara di casa. Il pilota della Kawasaki ha dominato l'ultimo stint della Superpole fermando il cronometro li dove era sicuro che nessuno lo potesse insidiare ed &egrave; rientrato in pista a soli 16 secondi dalla fine solo per provare la partenza con la sua ZX10.  Alle spalle di Sykes, bella la prestazione di Leon Haslam (BMW) secondo a solo un decimo dal connazionale. Bella l'iniziativa di Haslam di abbandonare la livrea del suo casco per rendere omaggio al padre, ponendo, come faceva il genitore, nella parte anteriore, le sue iniziali. Detto questo e scesa la visiera, Haslam ha fatto il suo dovere sino in fondo, facendosi trovare pronto per contrastare i colleghi, tutti tranne Sykes. Il tempo di Haslam 1.27.864 &egrave; buono per il secondo posto nella griglia di partenza e per stare davanti al compagno di squadra, il nostro Marco Melandri, che in questa sessione &egrave; il migliore dei piloti tricolori, terzo davanti a Max Biaggi.  Il pilota dell'Aprilia &egrave; decisamente soddisfatto della sua Superpole anche perch&egrave; in questi giorni ha avuto sempre qualche problema di stabilit&agrave; alla sua RSV4, "Per come eravamo messi - ha detto Biaggi dopo la Superpole - la prima fila &egrave; gi&agrave; un bel risultato".  In seconda fila a Donington per la gara di domani, scatteranno Sylvian Guintoli (Ducati), Jonathan Rea (Honda), Leon Camier (Suzuki) e Jakub Smrz (Ducati). Il pilota ceco non &egrave; riuscito a chiudere un giro buono come quelli fatti vedere nelle precedenti sessioni. Peccato.&nbsp;  Fuori daqll'ultimo stint della Superpole, sono rimasti Carlos Checa (Ducati), Ayrton Badovini (BMW), Michel Fabrizio (BMW) e Leon Camier (Aprilia). Questi piloti scatteranno dalla terza fila. Mentre Giugliano e Canepa sono in quarta fila.  LB  Ecco i tempi della Superpole di Donington:  1. Tom Sykes (Kawasaki&nbsp;Racing&nbsp;Team) Kawasaki ZX-10R 1'27.716  2. Leon Haslam (BMW&nbsp;Motorrad&nbsp;Motorsport) BMW S1000 RR 1'27.864  3. Marco Melandri (BMW&nbsp;Motorrad&nbsp;Motorsport) BMW S1000 RR 1'28.177  4. Max Biaggi (Aprilia&nbsp;Racing&nbsp;Team) Aprilia RSV4 Factory 1'28.340  5. Sylvain Guintoli (Team&nbsp;Effenbert&nbsp;Liberty&nbsp;Racing) Ducati 1098R 1'28.420  6. Jonathan Rea (Honda&nbsp;World&nbsp;Superbike&nbsp;Team) Honda CBR1000RR 1'28.546  7. Leon Camier (FIXI&nbsp;Crescent&nbsp;Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'28.551  8. Jakub Smrz (Liberty&nbsp;Racing&nbsp;Team&nbsp;Effenbert) Ducati 1098R 1'28.785  9. Carlos Checa (Althea&nbsp;Racing) Ducati 1098R 1'28.497  10. Ayrton Badovini (BMW&nbsp;Motorrad&nbsp;Italia&nbsp;GoldBet) BMW S1000 RR 1'28.614  11. Michel Fabrizio (BMW&nbsp;Motorrad&nbsp;Italia&nbsp;GoldBet) BMW S1000 RR 1'28.683  12. Eugene Laverty (Aprilia&nbsp;Racing&nbsp;Team) Aprilia RSV4 Factory 1'29.032  13. Davide Giugliano (Althea&nbsp;Racing) Ducati 1098R 1'29.236  14. Niccol&ograve; Canepa (Red&nbsp;Devils&nbsp;Roma) Ducati 1098R 1'29.319  15. Maxime Berger (Team&nbsp;Effenbert&nbsp;Liberty&nbsp;Racing) Ducati 1098R 1'29.371  16. Chaz Davies (ParkinGO&nbsp;MTC&nbsp;Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'29.493  17. Hiroshi Aoyama (Honda&nbsp;World&nbsp;Superbike&nbsp;Team) Honda CBR1000RR 1'30.008  18. Loris Baz (Kawasaki&nbsp;Racing&nbsp;Team) Kawasaki ZX-10R 1'30.237  19. Peter Hickman (FIXI&nbsp;Crescent&nbsp;Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'30.296  20. Lorenzo Zanetti (PATA&nbsp;Racing&nbsp;Team) Ducati 1098R 1'30.402  21. Mark Aitchison (Grillini&nbsp;Progea&nbsp;Superbike&nbsp;Team) BMW S1000 RR 1'31.102  22. Leandro Mercado (Team&nbsp;Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'31.540  23. Gary Mason (Team&nbsp;Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'33.103&nbsp;

In prima fila anche Haslam, Melandri e Biaggi

SBK Doningtion: Sykes, lampo verde, in Pole

      CARTAGENA - Il Team Lorenzini by Leoni ha svolto un proficuo test sul circuito di Cartagena affrontato con la 600 Supersport che con la 1000 Superstock. Presenti Vittorio Iannuzzo, che correr&agrave; per i colori della struttura mantovana il Campionato del Mondo SS, Lorenzo Savadori, al debutto assoluto sulla 1000 strettamente di serie con la quale tenter&agrave; la scalata al titolo 2011, e Massimo Roccoli, intervenuto una tantum in questa occasione per portare avanti lo sviluppo dei mezzi della casa di Akashi. Assente Sheridan Morais obbligato a rimanere in patria per precedenti impegni presi con gli sponsor locali. La bassa temperatura esterna, stabilizzata nella tre giorni su valori di 3/4 gradi sopra lo zero, non ha tolto motivazione ed impegno ai piloti che hanno potuto percorrere circa 150 giri cadauno. 600 Supersport &ndash; Vittorio Iannuzzo &egrave; stato particolarmente veloce confermando quello che gi&agrave; di buono si era visto nei test effettuati dopo l&rsquo;ultima gara del mondiale corsa a Magny-Cours. L&rsquo;avellinese, apparso rinfrancato ed in eccellente forma dopo un 2010 molto difficile, ha confermato un ottimo feeling con la verdona tanto da girare costantemente su tempi velocissimi. Il test, utile per provare alcune nuove soluzioni di ciclistica e di elettronica, ha permesso di immagazzinare dati preziosi utili per la prossima sessione prevista a met&agrave; Gennaio sempre nella penisola iberica.  1000 Superstock &ndash; Massimo Roccoli, gi&agrave; a lungo legato con la struttura di Vanni Lorenzini, ha risposto positivamente alla chiamata del tecnico mantovano per avere un aiuto per lo sviluppo della nuova ZX10-R. Il riminese, confermando tutto il suo talento nella messa a punto dei mezzi, ha completato una mole di lavoro incredibile riuscendo ad arrivare vicinissimo al record del tracciato. Massimo, che ha espresso pareri entusiasti sulla nuova maxi sportiva nipponica, &egrave; stato particolarmente utile anche per Lorenzo Savadori, giovanissima new entry del team lombardo. Lorenzo, dopo anni di gare con la 125 GP ha preso confidenza con la moto a piccoli passi ma alla fine anche lui &egrave; arrivato a girare costantemente ad una manciata di decimi da Roccoli.        VANNI LORENZINI &ndash; &ldquo;Avevamo davvero un gran bisogno di provare le nuove moto ed abbiamo approfittato di un break climatico dopo le tempeste nelle quali mezza Europa &egrave; stata coinvolta. Il circuito di Cartagena se non altro ci ha garantito pista asciutta anche se la temperatura non ha mai superato i 4 gradi.&nbsp;&Egrave; stato un test estremamente positivo sia con la 600 S.s. che la 1000 Superstock. Ho trovato Vittorio Iannuzzo particolarmente in forma ed estremamente motivato, oltre ad essere molto scrupoloso e preciso nelle informazioni tecniche. Direi che ci sono le migliori premesse per affrontare al meglio la stagione 2011. Siamo contenti anche di Lorenzo che ha stupito un po&rsquo; tutti in questo test d&rsquo;esordio con la 1000. Ovviamente ha avuto bisogno di una giornata circa per adattarsi al peso ed alla potenza di questa moto per lui davvero sconosciuta, ma a fronte di tanti errori d&rsquo;inesperienza ha finito in crescendo arrivando assai vicino ai tempi di Massimo Roccoli. Mi piace perch&eacute; unisce un gran talento alla forza ed all&rsquo;incoscienza dei cavalli di razza&hellip;secondo me sar&agrave; una sorpresa in positivo. Desidero ringraziare tantissimo Roccoli che ci ha messo a disposizione la sua professionalit&agrave; per la messa a punto delle moto. Conosco bene Massimo con il quale abbiamo vinto tre titoli tricolori nella SS oltre ad una gara iridata, per cui sapevo benissimo che le sue indicazioni sarebbero state utili e preziose&hellip;spero di cuore che possa trovare una sistemazione degna del suo grande valore. Ora ci prendiamo un piccolo break per le vacanze quindi torneremo a girare a met&agrave; Gennaio in Spagna, prima dei test ufficiali a Portimao della Infront. Desidero ringraziare tutti di cuore per quanto stiamo facendo ed augurare un generale sereno Santo Natale ed un 2011 ricco solo di cose belle e positive.&rdquo;

A Cartagena con Iannuzzo, Savadori e Roccoli

Test positivi per il team Lorenzini

  La Kawasaki ha svelato ufficialmente la versione 2011 della ZX-10R Ninja da Superbike. La moto, mostrata in anteprima al Nurburgring, all&rsquo;interno del paddock che questo weekend ospiter&agrave; l&rsquo;undicesima tappa del Campionato Mondiale Superbike, anticipa la nuova moto stradale che vedremo questo autunno.   La moto &egrave; stata presentata alla presenza del Kawasaki Racing Team al completo, ansioso di iniziare a lavorare sulla nuova sportiva di Akashi. Per il 2011 &egrave; previsto un maggiore sostegno da parte della Casa madre, che dovrebbe fornire alla squadra materiale e risorse utili per andare all'attacco del mondiale.   Novit&agrave; dal punto di vista professionale e tecnico sono state introdotte nel team gi&agrave; dalla 2009, con l'obiettivo di arrivare a sfruttare al massimo il potenziale della nuova moto, che sar&agrave; ufficiale e che verr&agrave; fornita alla squadra direttamente dalla sede giapponese della Kawasaki Heavy Industries (KHI).   La nuova ZX-10R permetter&agrave; alla Kawasaki di rilanciare anche in Superbike l'immagine di una societ&agrave; di successo, come gi&agrave; accade in tante altre categorie motociclistiche in cui il marchio di Akashi compete gi&agrave;. La presentazione del Nurburgring &egrave; stata una delle poche occasioni utili per vedere da vicino la nuova moto, dato che il prossimo appuntamento con la stampa &egrave; fissato per il 6 ottobre, in occasione del Salone Intermot di Colonia. Guarda tutte le foto della nuova Ninja       Guarda il video della moto in pista ad Autopolis, in Giappone  

Anteprima al Nurburgring della nuova moto da corsa

Svelata la Ninja SBK del 2011

      MALAGA &ndash; Se esteticamente la nuova Kawasaki Z1000 pu&ograve; lasciare un po&rsquo; perplessi per la sua forse eccessiva aggressivit&agrave;, in sella non ci sono dubbi. La nuova versione della nuda giapponese, infatti, &egrave; pi&ugrave; equilibrata del precedente modello. Vibra meno ed &egrave; pi&ugrave; &ldquo;moto&rdquo;. Merito della nuova posizione di guida, migliorata e pi&ugrave; caricata sull&rsquo;anteriore, che da pi&ugrave; feeling al pilota.      La nuova Z1000 &egrave; stabile, forse un po&rsquo; troppo rigida, ma da guidare &egrave; davvero stupenda. I freni sono gli stessi della ZX10, ma pi&ugrave; modulabili, mentre il motore &egrave; molto elastico. La potenza &egrave; stata aumentata, ma soprattutto ha un tiro tale che ti permette di girare in citt&agrave; anche in sesta marcia. Le vibrazioni sono diminuite, ma restano ancora un po&rsquo; presenti sopra i 5.000 giri su pedane e serbatoio. Una chicca: il cruscotto digitale pu&ograve; essere regolato su tre diverse "inclinazioni", per permettere la migliore visuale a piloti di tutte le stature.      Tre le colorazioni disponibili: bianca-arancione, marrone con sella &ldquo;pitonata&rdquo; e particolari color crema e nera con particolari in grigio metallizzato. Lanuova&nbsp; Kawasaki Z1000 sar&agrave; disponibile da dicembre al prezzo di 10.590 euro f. c., mentre per la versione ABS, bisogner&agrave; attendere gennaio e spendere 500 euro in pi&ugrave;.  La nuova Z1000 &egrave; stata interamente rivista. Il telaio in alluminio deriva da quello della ZX-10R, mentre il motore, pi&ugrave; compatto rispetto al vecchio modello, &egrave; cresciuto di cilindrata fino a 1.043 cc.  Tutto nuovo anche il retrotreno (con mono ammortizzatore orizzontale per lasciar spazio alla camera di espansione dello scarico) , mentre all&rsquo;anteriore la forcella &egrave; stata completamente coperta da plastiche.      Alessio Aldrovandi        Guarda le foto    &nbsp;

Tutta nuova la naked della Casa di Akashi

12 risultati per 'ZX10'

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SBK Doningtion: Sykes, lampo verde, in Pole

Test positivi per il team Lorenzini

Svelata la Ninja SBK del 2011

Più equilibrio per la Kawasaki Z1000