        Il titolo conquistato da Toprak Razgatlioglu nel mondiale Superbike 2024 &egrave; stato un risultato storico anche e soprattutto per BMW, trattandosi del primo mondiale vinto per la Casa tedesca. Un traguardo che il marchio ha voluto celebrare con un'edizione speciale della M 1000 RR a tiratura limitata&nbsp;ed un prezzo di 54000 euro, giustificato sia dall'esclusivit&agrave; del modello in questione, sia dalla livrea e dalle componenti racing montate. La &ldquo;WSBK Champion Edition 2024&rdquo; verr&agrave; prodotta in soli 54 esemplari (richiamando il numero di gara del campione turco), tutti numerati consecutivamente da 01/54 a 54/54. Di esse, 52 saranno destinate alla vendita, mentre la numero 1 verr&agrave; consegnata direttamente a Razgatlioglu e la numero 54 rester&agrave; esposta presso il museo BMW Motorrad.  Razgatlioglu: "La nuova M 1000 RR mi aiuter&agrave;, perlomeno con gli stoppie" | EICMA 2024 Livrea ufficiale, tanto carbonio e... la firma di Toprak  Per quel che riguarda le modifiche rispetto al modello standard, spicca certamente la livrea che replica in tutto e per tutto quella del ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team, ma non solo; la M 1000 RR in questione vari componenti in carbonio tra cui coperture per serbatoio, telaio, forcellone, cablaggio e frizione, oltre a parti della carenatura, uno scudo termico per lo scarico e il portatarga. A ci&ograve; si aggiungono poi un voucher per il sistema di scarico in titanio Akrapovi? Evolution Line e, soprattutto, l'autografo di Toprak Razgatlioglu sigillato con una vernice trasparente per garantirne la massima durata. Il tutto, in attesa che il centauro turco torni in pista per provare a bissare il successo anche nel 2025. Cambio di paddock: Farioli al via della SSP con MV Agusta Reparto Corse        

La Casa tedesca ha presentato un'edizione speciale della propria sportiva in soli 54 esemplari, con livrea racing, componenti in carbonio e la firma dello stesso Razgatlioglu

SBK: BMW svela la M 1000 RR “Champion Edition” per il titolo di Toprak

        Sensazioni contrastanti per Alvaro Bautista al termine della prima prova del round di San Marino, dove a trionfare &egrave; stato Toprak Razgatlioglu, il quale, cos&igrave; facendo, si &egrave; preso contestualmente la leadership della classifica ai danni proprio dello spagnolo, terzo in gara ma mai veramente competitivo da impensierire il pilota turco. Al termine della corsa, il campione del mondo in carica ha sottolineato le differenze con la moto dello scorso anno, esprimendo la sua difficolt&agrave; tecnica attualmente maggiore: "In questa stagione la moto non lavora come l'anno scorso, con pi&ugrave; peso la moto si comporta diversamente, dobbiamo lavorare per trovare una base di setting che lavori bene in tutti i circuiti, come avveniva fino alla scorsa stagione". Bautista ha poi esteso la spiegazione, rimarcando la crucialit&agrave; nel trovare un assetto di base che funzioni su tutte le piste: "Barcellona e Assen erano piste pi&ugrave; fredde e abbiamo avuto meno problemi con le gomme. La reale competitivit&agrave; e performance delle moto per&ograve; si vede in condizioni estreme come quelle di oggi. In passato in queste condizioni eravamo forti perch&egrave; avevamo un set-up di base sul quale lavorare e modellarci, mentre quest'anno vediamo che soffriamo molto, dobbiamo continuare a lavorare. Ogni volta che provo a forzare la moto &egrave; nervosa perci&ograve; non sono troppo contento in quest'aspetto". Bautista conferma l'arrivo della nuova Panigale: debutto al WDW? Alvaro Bautista: "Rischiare sarebbe stato stupido" Lo spagnolo ha analizzato la sua corsa, spiegando i motivi che gli hanno impedito di lottare per le posizioni che l'hanno preceduto al traguardo: "Oggi sentivo un po' di problemi all'anteriore, sicuramente nella giornata di ieri siamo riusciti a migliorare un po' il feeling in tal senso ma queste condizioni della pista cos&igrave; al limite hanno aumentato questi problemi. Sin dall'inizio di gara non riuscivo a fermare la moto in maniera efficace e se forzavo troppo in inserimento di curva, perdevo l'anteriore. Ho rischiato di cadere dieci\dodici volte perci&ograve; sarebbe stato stupido rischiare e forzare ancora di pi&ugrave;". Bautista ha specificato la natura del problema: "Non &egrave; stato un problema di pneumatico, penso che la gomma fosse giusta, il problema riguardava pi&ugrave; che altro il setting della moto. La moto non funzionava come l'anno scorso; ogni venerd&igrave; &egrave; come se dovessimo partire da zero con il set-up. Alcune volte risolviamo i problemi prima, altre volte dopo, siamo sempre al limite. Oggi dopo la met&agrave; gara il passo gara che avevo era simile a quello di Toprak e Bulega ma il problema &egrave; che in quel momento ero gi&agrave; al limite, non potevo spingere di pi&ugrave;, perdevo troppe volte l'anteriore". Il monito dello spagnolo: "Ducati deve fare uno step in avanti" Urge dunque un netto miglioramento in vista dell'intensa giornata di domani, al fine di provare a giocarsi la vittoria: "Per domani sicuramente cercheremo di cambiare qualcosa grazie ai dati che abbiamo raccolto oggi. C'&egrave; da dire che in queste condizioni non avevamo mai guidato ancora, n&egrave; ieri n&egrave; nei test, ora abbiamo pi&ugrave; informazioni e dobbiamo capire perch&egrave; oggi non siamo stati veloci".&nbsp;Lo spagnolo ha successivamente espresso la sua soddisfazione circa l'impegno complessivo, sebbene abbia tenuto ad avvisare la Ducati: "Dobbiamo migliorare compiendo un passo in avanti, mi riferisco a tutte le Ducati, non solo come team. So che stanno lavorando e io dal mio lato provo sempre a fare il massimo in pista, sono contento della mia prestazione perch&egrave; ho fatto tutto quello che potevo, come ho gi&agrave; detto rischiare sarebbe stato inutile".  WSBK, Axel Bassani rinnova: in Bimota insieme a Lowes nel 2025       

Lo spagnolo, terzo in Gara 1, ha sottolineato le complessit&agrave; avvertite in termini di competitivit&agrave;, dovute anche alle difficili condizioni di gara

SBK Misano, Bautista: "Ho rischiato di cadere 10 volte!"

        Il weekend di Misano ha rappresentato il momento giusto per il team KRT per annunciare i piani in vista della prossima stagione del mondiale Superbike, in cui il grande cambiamento non riguarder&agrave; i piloti ma la moto, visto che torner&agrave; in griglia la Bimota con la denominazione &ldquo;Bimota by Kawasaki Racing Team&rdquo;. Dopo aver reso noto il rinnovo di Alex Lowes per il 2025, &egrave; infatti arrivata un'ulteriore conferma, ovvero quella di Axel Bassani. Il centauro di Feltre &egrave; arrivato all'inizio di questa stagione nel team ufficiale Kawasaki e sta proseguendo il proprio percorso di apprendistato con la &ldquo;verdona&rdquo; della Casa di Akashi. E' quindi una scelta sensata, quella di continuare con la medesima struttura per un altro anno (seppur con l'importante cambiamento sopracitato) e dare continuit&agrave; al progetto, provando ad affacciarsi con maggior costanza alle posizioni di alta classifica in cui ha gi&agrave; dimostrato di poter stare nelle scorse stagioni con Ducati. Bautista conferma l'arrivo della nuova Panigale: debutto al WDW? Bassani: &ldquo;Sar&agrave; un ulteriore step per la mia carriera&rdquo;  &ldquo;Misano &egrave; il posto perfetto per annunciare i miei piani in vista della prossima stagione, in cui continuer&ograve; a correre con lo stesso team in questa nuova avventura che vedr&agrave; l'unione di Italia e Giappone&rdquo;, ha detto Axel. &ldquo;Sicuramente, per la carriera da pilota si tratta di uno step importante che mi aiuter&agrave; a crescere ulteriormente e sono estremamente felice per questo. Conoscere il mio futuro mi d&agrave; anche una maggior tranquillit&agrave; e ora posso concentrarmi al cento per cento sui prossimi round di quest'anno&rdquo;.        

Cambia la moto, ma non la lineup: confermato anche l'italiano in KRT. Proseguir&agrave; con la medesima squadra andando ad affiancare nuovamente Alex Lowes e portando in pista il marchio Bimota

WSBK, Axel Bassani rinnova: in Bimota insieme a Lowes nel 2025

        La serie gestia da Japan Italy Racing e supportata da FIM e Dorna WSBK Organization (DWO), che fino al 2023 era denominata Yamaha R3 bLU cRU European Championship cambia status diventando grazie al grande successo riscontrato Yamaha R3 bLU cRU World Cup. MONDIALE FEMMINILE, ENTRY LIST: ROBERTA PONZIANI &Egrave; L'UNICA ITALIANA In soli tre anni la serie promossa da Yamaha Racing &egrave; diventata un punto di riferimento per tantissimi giovani tra i 14 e 20 anni che vogliono entrare nel mondiale delle derivate di serie. La Yamaha R3 bLU cRU European Championship ha permesso a diversi piloti di mettersi in mostra nello stesso weekend del WorldSSP300 convincendo i team a puntare su di loro. &Egrave; il caso del campione in carica Emiliano Ercolani che nel 2024 affronter&agrave; la prima stagione nel WorldSSP300 con il team Motoxracing. Come lui anche Aldi Mahendra che nel finale della stagione 2023 era gi&agrave; stato promosso nel WorldSSP300 riuscendo anche a centrare la vittoria a Most. La serie offre ai giovani piloti la piattaforma perfetta per beneficiare di coaching professionale, supporto tecnico e tutoraggio progettati per incoraggiare, sviluppare e coltivare la prossima generazione di piloti superbike. Il passaggio da Europeo a Coppa del Mondo &egrave; dovuto al crescente numero di partecipanti arrivati anche da oltre oceano o dal sud est asiatico come Kevin Fontaihna o lo stesso Aldi Mahendra. La FIM Yamaha R3 bLU cRU World Cup si disputer&agrave; su 12 gare in sei round europei del Campionato mondiale Superbike 2024 e il vincitore potr&agrave; correre il 2025 nel WorldSSP300 supportato da Yamaha Motor Europe.  LA GRIGLIA DELLA SSP300: 11 ITALIANI AL VIA DEL MONDIALE Calendario FIM Yamaha R3 bLU cRU World Cup 16-17 Marzo&nbsp;-&nbsp;Preseason Test&nbsp;-&nbsp;Barcellona, Spagna22-24 Marzo&nbsp;-&nbsp;Round 1 -&nbsp;Barcellona, Spagna19-21 Aprile -&nbsp;Round 2&nbsp;-&nbsp;Assen, Olanda14-16 Giugno - Round 3&nbsp;-&nbsp;Misano, Italia12-14 Luglio -&nbsp;Round 4&nbsp;-&nbsp;Donington Park, Regno Unito06-08 Settembre - Round 5&nbsp;- Magny-Cours, Francia27-29 Settembre -&nbsp;Round 6&nbsp;-&nbsp;Aragon, Spagna SSP300: I NOSTRI VOTI ALLA STAGIONE 2023 Le parole dei responsabili Gianluca Montiron: Japan Italy Racing:&nbsp;&ldquo;Il lavoro &egrave; iniziato per la nuova stagione e il fatto che il nuovo nome e il nuovo status cambino ha dato a tutti una vera spinta. Ci&ograve; riflette l'importanza di questo campionato poich&eacute; continua a fornire una piattaforma per piloti di appena 14 anni. Questi futuri campioni acquisiscono una vasta esperienza durante i sei eventi del campionato del mondo e grazie alla nostra continua collaborazione con FIM, Yamaha Motor Europe e DWO stiamo vedendo aumentare la popolarit&agrave; del campionato&rdquo;. Paolo Pavesio: Direttore Marketing e Motorsport, Yamaha Motor Europe: &ldquo;Il passaggio allo status di Coppa del Mondo per il 2024 rappresenta per la R3 bLU cRU Cup pi&ugrave; di un traguardo simbolico. Nel 2021, stagione inaugurale della serie R3, la griglia era prevalentemente europea. Tuttavia, nelle ultime due stagioni abbiamo visto pi&ugrave; piloti stranieri unirsi alla serie R3, con il risultato che la griglia &egrave; ora divisa equamente tra i piloti europei e quelli provenienti da altri continenti, principalmente Asia, Sud America e Australia. Con una quota di partecipazione fissa e un pacchetto chiavi in mano, la serie &egrave; allo stesso tempo conveniente e il trampolino di lancio ideale per i giovani ciclisti sulla scena mondiale. Si &egrave; rivelata anche un'efficace classe di supporto per il Campionato Mondiale FIM Supersport 300, in cui nove ex piloti bLU cRU correranno in questa stagione. La stagione 2024 sar&agrave; anche la prima in cui le gare della Coppa del mondo FIM Yamaha R3 bLU cRU saranno trasmesse in streaming in diretta, aumentando sia la portata che la visibilit&agrave; della serie in tutto il mondo, e promette di essere emozionante a numerosi livelli per i nostri giovani bLU cRU, a partire dalla gara d'apertura a Barcellona. Con tutto questo in mente, vorrei concludere ringraziando Jorge Viegas e la FIM, in primo luogo per il loro supporto da quando abbiamo iniziato questo progetto ma anche per aver riconosciuto la portata sempre pi&ugrave; globale della serie Yamaha R3 bLU cRU con l'aggiornamento allo status di Coppa del Mondo." Gregorio Lavilla: Direttore Esecutivo, Dorna WSBK Organization: "Noi di DWO siamo entusiasti di assistere all'evoluzione della Coppa del Mondo FIM Yamaha R3 bLU cRU. Il passaggio allo status di Coppa del Mondo &egrave; una testimonianza della notevole crescita della serie e del fascino internazionale che ha raccolto. La collaborazione tra DWO, Japan Italy Racing, FIM e Yamaha Motor Europe ha dimostrato di essere vincente, fornendo una piattaforma cruciale ai giovani piloti per lasciare il segno sulla scena globale. Non vediamo l&rsquo;ora di assistere al continuo successo della Coppa del Mondo FIM Yamaha R3 bLU cRU e i talenti promettenti che coltiva." Jorge Viegas: Presidente FIM: &ldquo;La FIM rimane impegnata a promuovere l&rsquo;inclusivit&agrave; nel motociclismo e la Coppa del Mondo FIM Yamaha R3 bLU cRU &egrave; l&rsquo;esempio perfetto di come offrire opportunit&agrave; ai giovani piloti di unirsi al nostro sport. Nelle ultime tre stagioni, la popolarit&agrave; di questo campionato &egrave; cresciuta di anno in anno e grazie al suo continuo successo e all'aumento dei concorrenti internazionali, ha dimostrato che ora merita di essere elevato allo status di Coppa del Mondo FIM. Sono sicuro che il 2024 sar&agrave; un&rsquo;altra grande edizione di questa serie&rdquo;.       

Lanciata nel 2021 come campionato europeo, la serie ha riscosso da subito molto successo tanto che FIM ha deciso di promuoverla allo status di World Cup

Dal 2024 il Yamaha R3 bLU cRU diventa Coppa del Mondo

Grande successo per il Motorcycle Live di Birmingham, l&#39;evento facente parte dell&#39;expo dedicato al mondo delle due ruote tenutosi dal 18 al 26 novembre, che ha omaggiato e celebrato i campioni del mondo britannici del motorsport. L&rsquo;intera giornata di Sabato 25 Novembre &egrave; stata dedicata alla celebrazione dei piloti che hanno raccontato al pubblico presente la propria storia ed il proprio percorso per arrivare alla conquista del campionato del mondo, svelando inediti episodi della propria carriera. Sul palco ha sfilato una rappresentanza di piloti che dal 1979 ad oggi ha complessivamente totalizzato circa sessantacinque titoli mondiali nelle diverse discipline: Road Racing, Enduro, Trial, Cross, Sidecar, Endurance.  Gli illustri nomi del panorama motociclistico britannico, presenti al Motorcycle Live di Birmingham, sono stati: Jonathan Rea (WSBK), Carl Fogarty (WSK), Emma Bristow (Trial), David Knight (Enduro), Jane Daniels (Woman Enduro), Brian Morrison (Endurance), Glen English (Classic Series), Tom Sykes (WSBK), Ron Haslam (Road Racing), Brian Reid (Road Racing), James Toseland (WSBK), Ben and Tom Birchall (Sidecar), Dave Thorpe (MX), Steve Webster (Sidercar), Dougie Lampkin (Trial), James Ellison (Endurance).  MotoGP, le novit&agrave; tecniche dei test di Valencia  Sale l&#39;attesa per il gran finale di Liverpool del 2 dicembre  James Whitman e Steve Parrish,&nbsp;ex piloti ed ora affermati giornalisti, hanno animato i sei talk della giornata, ripercorrendo carriere dei campioni presenti e raccontando i rispettivi titoli mondiali. Tim Lightfoot, neo Chairman ACU (Auto Cyle Union) e Matthew Wear,&nbsp;Segretario Generale ACU, hanno dato il benvenuto ai campioni, insieme alla Federazione Internazionale Motociclistica, rappresentata dal vice-direttore generale&nbsp;Damiano Zamana. L&rsquo;evento, ospitato dal&nbsp;Motorcycle Live, fa parte del Ride to FIM Awards, il percorso che giunger&agrave; a termine il 2 Dicembre, a Liverpool, in occasione degli Awards 2023, che celebreranno gli oltre cinquanta campioni del mondo di tutte le discipline motociclistiche che si disputano sotto l&rsquo;egida della FIM. Sar&agrave; possibile seguire la cerimonia live, dalle 23.00 su FIM moto.tv  Dal Motorcycle Live, inoltre, sono partiti i piloti del&nbsp;Maudes Trophy Challenge, un riconoscimento istituito nel 1923 da George Petty, proprietario del Maudes Motor Mart di Londra, che promosse una sfida di durata per testare l&rsquo;affidabilit&agrave; delle moto su un percorso di oltre 1000 miglia in Gran Bretagna. ACU, che da sempre &egrave; deputata alla verifica della correttezza della sfida, conserva da 100 anni il prezioso trofeo. Zero Motorcycle ha accettato la sfida:&nbsp;Craig Carey-Clinch&nbsp;(Executive Director of&nbsp;National Motorcyclists Council)&nbsp;e&nbsp;Curt Langan&nbsp;(Zero Motorcycle)&nbsp;percorreranno circa 1250 miglia in sella ad una Zero DSRX in soli tre giorni, sino a sabato 2 Dicembre, quando arriveranno a Liverpool in occasione dell&rsquo;apertura della sessione di autografi dei campioni del mondo.&nbsp;    Quarto ma protagonista dei test MotoGP: Marquez incanta a Valencia 

Bagno di folla per i campioni del mondo britannici al Motorcycle Live di Birmingham, l&rsquo;expo dedicata alle due ruote che si &egrave; tenuta dal 18 al 26 novembre

FIM Awards: successo a Birmingham, in attesa del gran finale di Liverpool

        &Egrave; in arrivo un&rsquo;altra grande novit&agrave; nel contesto CIV. Dopo l&rsquo;accordo che vedr&agrave; Dunlop diventer&agrave; title sponsor della serie tricolore, a Imola &egrave; stato annunciato che, a partire dal 2024, Kawasaki Italia organizzer&agrave; il Ninja Trophy ZX-4RR, monomarca &ldquo;in verde&rdquo; articolato su cinque round all&rsquo;interno del Campionato Italiano Velocit&agrave;.&nbsp;  CIV SSP: Simone Corsi &egrave; Campione Italiano Kawasaki, nuovo monomarca in arrivo al CIV  Come spiegato nel corso della conferenza stampa svolta in riva al Santerno alla presenza dei vertici di FederMoto e Kawasaki Italia, la regina del trofeo - organizzato da K-Racing Sports - sar&agrave; la Ninja ZX-4RR, la nuova Supersport di Akashi. Il progetto nasce per coinvolgere giovani piloti, ragazze e amatori che, grazie al Team ProDina, verranno seguiti nella loro formazione da piloti professionisti come Bruno Ieraci e Gabriele Giannini. Le moto partecipanti saranno dotate di un Kit Racing&nbsp;di cui le principali componenti sono: carenatura completa, scarico completo, set pneumatici, kit completo protezioni motore, kit manubrio e pedane, leva freno e frizione e relative protezioni, filtro aria. Informazioni tecniche sulla moto: motore 4 cilindri in linea da 399cc, una potenza di 80 CV a 14.500 giri/min (con RAM-Air), limitatore oltre i 15.000 giri/min, telaio ispirato al mondo WSBK, cambio quick-shifter e uno schermo LCD a colori, che integra una funzione track-mode per visualizzare tempi sul giro, posizione del cambio e giri motore. Il costo d&rsquo;iscrizione + KIT sar&agrave; di 5.900 Euro, IVA esclusa, mentre il prezzo della moto &egrave; pari a 9.690 Euro (listino al pubblico).       

Il nuovo monomarca &egrave; stato annunciato nel corso dell'ultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocit&agrave; 2023

CIV: dal 2024 arriva il Kawasaki Ninja Trophy ZX-4RR

        Attenzione, perch&eacute; il fine settimana a due ruote sar&agrave;, ancora una volta, bello ricco e completo di azioni e spettacolo. Oltre alla MotoGP - che potrete vedere in TV ai seguenti orari - vedremo all'opera i piloti SBK con relative classi e cilindrate. Il Motorland di Arag&ograve;n ospita il terzultimo appuntamento che, al pari della tappa prototipale d'India, &egrave; da seguire con occhi spalancati. Classifica piloti SBK Superbike, Supersport e Supersport 300: ecco dove guardarle in TV  Orari Sky Sport Max (canale 205) e Sky Sport MotoGP (canale 208) Venerd&igrave; 22 settembreFP1 SBK: 10:30-11:15 (Sky Sport Max)FP2 SBK: 15:00-15:45 (Sky Sport MotoGP) Sabato&nbsp;23 settembreSuperpole SSP: 10:25-10:45 (Sky Sport Max)Superpole SBK: 11:10-11:25 (Sky Sport Max)Gara 1 SBK: 14:00 (Sky Sport MotoGP)Gara 1 SSP: 15:15 (Sky Sport MotoGP) Domenica&nbsp;24 settembre&nbsp;Superpole Race SBK: 11:00 (Sky Sport Max)Gara 1 SSP: 12:30 (Sky Sport Max)Gara 2 SBK: 14:00 (Sky Sport Max) Orari TV8 (canale 8 digitale terrestre) Sabato&nbsp;23 settembreGara 1 SBK: 14:00 Domenica&nbsp;24 settembreSuperpole Race SBK: 13:00 (differita)Gara 2 SBK: 14:00 Calendario gare           

Derivate di serie pronte al terzultimo round 2023: le azioni dal Motorland del weekend

SBK Aragòn: orari Sky e TV8, programma

        Sono stati oltre 2,5 milioni gli italiani che ieri sera sono rimasti incollati davanti alla TV per seguire la finale mondiale del salto in alto che ha visto protagonisti i nostri Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti con il primo che pochi minuti prima delle 22 si &egrave; laureato campione del mondo. &ldquo;Gimbo&rdquo; &egrave; sposato da quasi un anno con Chiara, figlia di uno dei piloti pi&ugrave; rappresentativi del mondiale Superbike, Piergiorgio Bontempi. BAGNAIA-DUCATI, IL LEGAME RENDE INVINCIBILI Mondiali sfiorati e mondiali conquistati Sembrava essere una maledizione di famiglia, quel titolo mondiale sfiorato pi&ugrave; volte dal suocero che anche Gianmarco ha sempre inseguito senza successo&hellip; fino a ieri sera! Si, perch&eacute; a Budapest l&rsquo;oro olimpico di Tokyo 2021 e Campione Europeo in carica grazie alla vittoria lo scorso anno a Monaco di Baviera si &egrave; finalmente messo la medaglia d&rsquo;oro mondiale al collo. Tamberi in questo momento detiene contemporaneamente i titoli continentale, mondiale ed olimpico. Almeno fino alla prossima stagione in cui si disputeranno i campionati europei a Roma e l&rsquo;olimpiade a Parigi. Piergiorgio Bontempi che di &ldquo;Gimbo&rdquo; come detto &egrave; il suocero, invece non &egrave; mai riuscito a conquistare l&rsquo;alloro, nonostante lo abbia sfiorato nel 1999 in Supersport. La storia di Tamberi e Bontempi oltre che essere legata da Chiara, figlia di Piergiorgio e moglie di Gianmarco, &egrave; molto simile. Se per &ldquo;Gimbo&rdquo; l&rsquo;infortunio alla caviglia a poche settimane dall&rsquo;Olimpiade di Rio sembrava costagli la carriera, anche il pilota marchigiano dovette risalire da un brutto infortunio prima di vincere. Alla sua settima stagione in Superbike, nel 1998 Piergiorgio si infortun&ograve; gravemente, decise cos&igrave; di ripartire dalla Supersport dove conquist&ograve; il suo primo successo nel mondiale e sfior&ograve; il titolo iridato. &Egrave; lo stesso pilota marchigiano a ricordare quella stagione in una nostra intervista nei giorni successivi al successo di Tamberi a Tokyo: &ldquo;Nel 1998 ebbi un incidente a Laguna Seca dove venni travolto e mi ruppi tutti e due i polsi: radio, urna e scafoide. Per rompersi la caviglia in quel modo, anche lontanamente hai un pensiero: 'Potr&ograve; tornare a saltare?'&nbsp;Sono quelle cose che mettono veramente al tappeto un atleta.&nbsp;Tornai a correre non sapendo neanche se ero pi&ugrave; capace a tenere una moto. Invece quell&rsquo;anno rischiai di vincere un campionato del mondo in Supersport, ciliegina sulla torta mancata perch&eacute; mi ruppi una spalla alla penultima gara&rdquo;.  GP EMILIA ROMAGNA, KHABY E TAMBERI OSPITI D&rsquo;ECCEZIONE A MISANO Il primo italiano a vincere la 24h di Le Mans Bontempi fu uno dei protagonisti della SBK dei suoi albori, riuscendo a centrare tre podi nelle sue prime stagioni nel mondiale. Il primo arriv&ograve; nel 1992, alla sua prima stagione da pilota permanente chiudendo terzo in Gara2 nel Tempio della Velocit&agrave; alle spalle di Fabrizio Pirovano e Raymond Roche. L&rsquo;anno successivo invece i podi furono addirittura due, il primo ad Albacete ed il secondo nell&rsquo;ultima gara stagionale ad Estoril, dove conquist&ograve; il secondo posto perdendo la volata per solo mezzo secondo, alle spalle nuovamente di Fabrizio Pirovano. Detto del suo passaggio in Supersport dopo l&rsquo;infortunio del 1998, nella sua miglior stagione iridata, Piergiorgio conquist&ograve; il secondo posto alle spalle di J&ouml;rg Teuchert ad Albacete ed il terzo gradino del podio a Monza prima di conquistare il suo primo ed unico successo iridato al N&uuml;rburgring. Per Bontempi quella purtroppo fu per&ograve; l&rsquo;ultima stagione da protagonista nella velocit&agrave;, tornando sul podio solo in due altre occasioni nel 2001 in sella alla R6 a Valencia e nel 2002 con la Ducati 748 R a Philipp Island. Contemporaneamente alla carriera nel mondiale SBK, Piergiorgio corse anche diverse volte nell&rsquo;Endurance diventando nel 1996, il primo pilota italiano a conquistare la 24h di Le Mans in equipaggio con Brian Morrison e Jehan d&rsquo;Orgeix. Nel 1998 il pilota anconetano torner&agrave; sul podio della classica francese insieme a Gregorio Lavilla e Jehan d&rsquo;Orgeix sulla Kawasaki ZX-7RR #11 ma a trionfare fu la gemella #10 guidata da Bertrand Sebileau, Igor Jerman e Thierry Paillot.        

Il neo campione del mondo del salto in alto &egrave; da poco meno di un anno sposato con Chiara, figlia dell&rsquo;hall of famer del mondiale Superbike

Piergiorgio Bontempi, il suocero di Gianmarco Tamberi che correva in WSBK

        La notizia &egrave; arrivata poco fa: il campionato di Superbike torner&agrave; in scena sul tracciato di Imola dopo 4 anni. Erano molte le voci di corridoio che parlavano di un eventuale inserimento nel calendario e ora &egrave; arrivato l'annuncio ufficiale da parte di Dorna e dell'autodromo.&nbsp; Presente in calendario per la prima volta nel 2001, l'iconico circuito &egrave; stato teatro di momenti bellissimi come il finale di stagione tra Colin Edwards e Troy Bayliss nel 2002 e il titolo di Bayliss nel 2006. Anche il Round italiano 2023 si preannuncia emozionante. L&rsquo;ultima volta che il campionato &egrave; andato in scena qui e stato nel 2019, quando il maltempo l'ha fatta da padrone facendo annullare gara 2. Tante le critiche comprese quelle del campione del mondo in carica Alvaro Bautista.  Le date ufficiali del GP di Imola Il paddock delle derivate far&agrave; quindi tappa ad Imola il weekend del 14 &ndash; 16 luglio. L&rsquo;ufficializzazione della notizia &egrave; arrivata questa mattina direttamente dal sindaco Marco Panieri in occasione della presentazione della stagione sportiva dell&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari. In occasione dell'annuncio anche Gregorio Lavilla, direttore esecutivo del WorldSBK dichiara: &ldquo;Dopo tre stagioni di distanza, siamo entusiasti di dare il bentornato a Imola nel calendario 2023. Questo secondo round in Italia conferma la popolarit&agrave; del campionato tra i fan italiani in quanto c'&egrave; molta passione per il nostro sport con molti piloti italiani e squadre nel nostro Paddock. Imola ha una storia illustre nel Mondiale Superbike e non vediamo l'ora che arrivi il Round italiano del 2023, che promette di essere un evento entusiasmante per i fan". Inoltre arrivano le parole di Pietro Benvenuti, Direttore Generale Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola: &ldquo;&Egrave; con grande soddisfazione che annunciamo questo accordo con Dorna WSBK Organization, che riporta Imola nel prestigioso calendario del WorldSBK. Sappiamo che ci sono molti fan che non mancherebbero per niente a questo evento dato che Imola ha sempre avuto forti legami con questa serie. Senza contare che scender&agrave; in pista un Campione del Mondo su Ducati, indubbiamente un grande incentivo per molti &ldquo;Rossa&rdquo; a guardare a bordo pista. La scelta del mese di luglio &egrave; inoltre strategica per la regione in quanto aprir&agrave; opportunit&agrave; di business in un periodo in cui l'offerta ricettiva locale non &egrave; a pieno regime, confermando il ruolo del circuito come volano dell'economia locale. &Egrave; un grande risultato reso possibile grazie al pieno supporto dell'Amministrazione Comunale, che ha fortemente voluto il ritorno della Superbike a Imola&rdquo;.        

Dopo un assenza durata ben quattro anni il mondo delle derivate di serie torna sull&rsquo;autodromo emiliano

SBK, Imola: i dettagli e le date ufficiali

        Il Cremona Circuit e Andrea Mantovani insieme verso il futuro. Il CEO Alessandro Canevarolo e il pilota emiliano sono uniti dalla stessa immensa passione per i motori e infatti, in occasione dell'incontro avvenuto al Motor Bike Expo, &egrave; subito nata una partnership che punta a promuovere il circuito a livello internazionale. Carmen Serena Alabrese, la pilota-maestra che sogna il CIV Una partnership che guarda al futuro  Andrea Mantovani &egrave; un pilota affamato ed emergente,&nbsp;e le sue caratteristiche umane e caratteriali lo rendono il testimonial ideale per il Cremona Circuit, un impianto giovane, in piena crescita, molto apprezzato dai motociclisti, ricco di idee, di progetti in ambito sportivo e promozionale. La soddisfazione del CEO Cremona Circuit  Le parole di Alessandro Canevarolo, CEO Cremona Circuit: &ldquo;La partnership con Andrea Mantovani intende fare conoscere sempre pi&ugrave; il Cremona Circuit a livello internazionale, nell&rsquo;ambito del WSBK e WSSP e del Motomondiale stesso visto che gareggia in MotoE. Con Andrea ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d&rsquo;onda: tra noi c&rsquo;&egrave; una grande condivisione di idee, valori e passione per le corse. Insieme svilupperemo una serie di progetti innovativi che ci consentiranno di fare ulteriori step di crescita in prospettiva futura&rdquo;.  Il commento di Andrea Mantovani: &ldquo;Sono molto felice di essere diventato testimonial del Cremona Circuit. E&rsquo; una collaborazione attiva che mi coinvolge come sia come pilota di MotoE che del Mondiale Supersport e mi vedr&agrave; impegnato in iniziative molto belle. Ancora non sveliamo i dettagli ma sono veramente entusiasta di questo e sono certo che faremo delle grandi cose assieme. Con&nbsp; Alessandro Canevarolo mi sono trovato subito bene, &egrave; un super appassionato proprio come me&rdquo;.&nbsp;  &nbsp;       

Mantovani promuover&agrave; il circuito di Cremona a livello internazionale

Andrea Mantovani diventa testimonial del Cremona Circuit

        La filiale Italiana di Yamaha Motor Europe consolida per il decimo anno la collaborazione con AG Motorsport Italia, incaricata di organizzare i progetti sportivi nazionali per i giovani piloti bLU cRU. Dunlop Cup: tutte le novit&agrave; della stagione 2023 Non solo trofeo  L'importanza di un percorso da seguire per arrivare al Mondiale SBK o per il semplice gusto di lottare ad armi pari, un mondo dove si cresce divertendosi e lo si fa in sicurezza, con professionalit&agrave;, supportati dalla grande affidabilit&agrave; Yamaha e dalla notevole esperienza di AG Motorsport Italia sul prodotto della Casa dei tre diapason e formazione di supporto ai piloti. AG Motorsport Italia fornir&agrave; ad ogni partecipante e team, preziose informazioni tecniche, per facilitare l'approccio su ogni pista e velocizzare l'adattamento sulla moto del pilota. Per qualsiasi consiglio o informazione di carattere tecnico o sportivo, lo staff di AG Motorsport Italia &egrave; sempre a disposizione al village Yamaha R3. Et&agrave; di accesso e categorie  Per partecipare alla Yamaha R3 Cup 2023, i piloti devono aver compiuto 15 anni (o 14 se hanno partecipato ad almeno una gara nel 2022 della Yamaha R3 cup) ed avere la licenza FMI idonea per la velocit&agrave;. Oltre alla classifica Assoluta e bLU cRU, si aggiungono la Senior e Femminile ad ogni gara, mentre la classifica Team sar&agrave; premiata a fine trofeo. Le premiazioni finali si svolgeranno al Motor Bike Expo di Verona. Servizi e iniziative  SUPERFINALE R3 bLU cRU EUROPEAN &ndash; Saranno selezionati 3 piloti bLU cRU pi&ugrave; eventuali wild card scelte dall&rsquo;organizzazione e da Yamaha,&nbsp; che saranno invitati a partecipare alla Super Finale Europea per rappresentare il trofeo Yamaha R3 Cup Italia, confrontandosi con i migliori piloti degli altri paesi rappresentanti le CUP mondiali.&nbsp; L&rsquo;esclusivo evento si terr&agrave; nel WorldSBK round di Portimao in Portogallo. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; YAMAHA DAY - Giornata dedicata al mondo Yamaha Racing con turni riservati alla Yamaha R3 cup.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; YAMAHA bLU cRU CAMP - Evento Yamaha Racing di allenamento per alcuni piloti bLU cRU selezionati in base alla disponibilit&agrave; di posti e posizione in classifica&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; MONTEPREMI FINALE PER CLASSIFICA ASSOLUTA - CORRISPONDENTE AL VALORE DI &euro; 4.000 (oltre Iva) da ripartire tra il 1&deg;classificato &euro; 2.500,00 -&nbsp; 2&deg; classificato&nbsp; &euro;1.000,00 -&nbsp; 3&deg; classificato &euro; 500,00 valido per l&rsquo;acquisto di ricambi GYRT presso l&rsquo;organizzatore.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; POLE POSITION&nbsp; - Ad ogni round un orologio Yamaha Racing al pilota che segna il miglior tempo tra le qualifiche ufficiali. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp; CONTEST WORLD SBK - Giornate nel mondiale WSBK per conoscere i campioni Yamaha, visita ai box e back stage bLUcRU. E-SPORTS YAMAHA R3 VIRTUAL GAME - Attivit&agrave; dedicata agli &ldquo;e-sports&rdquo;, una piattaforma virtuale dove gli appassionati di SIM Racing ed i piloti Yamaha, si sfideranno on-line in prove a tempo ma anche fisicamente sui campi gara nell&rsquo;area Yamaha dedicata al gaming set. &nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp; PATA SNACK PARTY - Ad ogni round un party a base di prodotti Pata, per un momento di aggregazione tra piloti, team ed amici.&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Info e costi  QUOTA DI ISCRIZIONE &euro; 3.800 + IVA Il KIT incluso nella quota di iscrizione al trofeo Yamaha R3 Cup comprende materiale e servizi: Partecipazione al TITOLO DI CAMPIONE 2023 Supporto di cortesia nei round di gara per ricambi YAMAHA  Sconto 8% sull&rsquo;acquisto della moto nuova&nbsp; presso concessionario ufficiale YAMAHA (sconto subordinato a procedura di approvazione tra AG/YAMAHA/CONCESSIONARIO) &nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp; Tasse gara federali ed iscrizione al Trofeo YAMAHA R3 CUP 2023 AG MOTORSPORT ITALIA fornir&agrave; supporto di consulenza a piloti e team per ottenere le migliori performance dalla Yamaha R3, per la crescita personale del Pilota e sul percorso bLU cRU. Durante i round, il Pilota ricever&agrave; da AG Motorsport Italia informazioni riguardanti l&rsquo;analisi del circuito, settaggio della moto ed istruzioni sportive.       

Iscrizioni al via per il monomarca organizzato da AG Motorsport Italia. Ecco tutte le info utili

Yamaha R3 Cup: aperte le iscrizioni alla stagione 2023

        Il mondo motociclistico da questa mattina sta invadendo i social (twitter, facebook, instagram) di messaggi a ricordo di &ldquo;The Voice&rdquo; Giovanni Di Pillo: da Gramigni a Nannelli, a Falappa e Biaggi oltre ai vari team manager, tutti hanno voluto lasciare un pensiero per il mitico speaker del Mugello e commentatore degli anni d&rsquo;oro della Superbike. Ecco quindi una carrellata dei pi&ugrave; significativi messaggi a ricordo di Giovanni&nbsp; &nbsp; Mugello  La carrellata di messaggi non pu&ograve; non iniziare dal circuito del Mugello, del quale &egrave; stato speaker dal 1974 fino allo scorso GP d&rsquo;Italia quando ha annunciato la vittoria di Pecco Bagnaia. Il tracciato toscano scrive: &ldquo;Si &egrave; spenta la Voce del Mugello. Sembra impossibile. La notizia ci ha travolti nella notte di ieri ed &egrave; troppo stridente e dolorosa. Il nostro Giovanni Di Pillo, da sempre voce dell&rsquo;Autodromo del Mugello, ci ha lasciati a soli 67 anni. Grandissimo appassionato di moto e della vita, sono ancora nitidi i ricordi delle sue brillanti interviste ai piloti in griglia e sul podio della MotoGP. Dalle scorribande in pista per la Mosquitos Way alla Formula 1 GP della Toscana. Unico. Insostituibile. Il Mugello non sar&agrave; pi&ugrave; lo stesso senza il suo inimitabile, benaugurante &ldquo;Buongiorno Mugelloooo!!!!&rdquo;. Il nostro pensiero e caloroso abbraccio va adesso alla moglie Cristina e ai molti amici che - come noi - oggi hanno perso un pezzo di cuore. Ciao Gi&ograve;!&rdquo;  &nbsp; Giancarlo Falappa  Il Leone di Jesi ha instaurato con Di Pillo un grande rapporto di amicizia tanto che l&rsquo;attuale Ambasciatore di Ducati si risvegli&ograve; dal coma del 94 dopo l&rsquo;incidente di Albacete grazie ad una cassetta registrata dal Dottor Corbascio con la voce proprio di Giovanni, la cronaca di Misano 94 l&rsquo;ultima gara vinta da Falappa prima dell&rsquo;incidente Falappa scrive: &ldquo;Rip Grande DIPI (Mi hai colto di brutta Sorpresa)" &nbsp; Alex Gramigni  Il conterraneo di Giovanni ha scritto questo messaggio: &ldquo;Ciao Gio&rsquo; Testa a marmitta oggi &egrave; molto triste e ti pensa di continuo. Sei proprio il peggiore senza nemmeno una telefonata..vabb&egrave; sei il solito burlone ma sta volta non &egrave; uno scherzo, ciao compagno di lavoro,di litigate,di grandi scherzi, forse i pi&ugrave; belli della mia vita. Si la nostra vita,sempre a parlare di ste cazzo di moto sei proprio il peggiore, come mi dicevi te. Ciao Gio&rsquo;TiVoglio e ti ho voluto sempre un gran Bene. Al funerale non vengo ho sentito la Cristina gli ho chiesto di abbracciarti forte. In questi giorni ti penser&ograve; nel casco rider&ograve; e pianger&ograve; di tutte le cazzate fatte insieme con il Boga e tutti gli altri. Fai buon viaggio, un bacio grande dal Peggiore di Tutti.&rdquo;  &nbsp; Paolo Ciabatti  Negli anni d&rsquo;oro della Superbike, Paolo Ciabatti era manager del Mondiale e Responsabile Ducati. Ha scritto questo messaggio semplice su Instagram: &ldquo;Ciao Giovanni&hellip; ??&rdquo;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Paolo Ciabatti (@paolociabatti)      In Australia, dove il Motomondiale sta disputando la terz&rsquo;ultima gara, ha rilasciato una intervista a Sky con un ricordo pi&ugrave; profondo di Di Pillo  &nbsp;  &nbsp; Gianluca Nannelli  Molto legato anche lui a Di Pillo, il &ldquo;Nanna&rdquo; ha lasciato questo messaggio: &ldquo;Questa volta non ci sei riuscito vecchio bastardo! Cos&igrave; ti chiamavo molto spesso. Perch&eacute; eri tutto accartocciato, con tutti i difetti del mondo, proprio come una moto della tua epoca. Ma quando entravi in moto eri unico, inimitabile e prezioso. La tua compagnia era un onore, trascorrere il tempo con te un privilegio. Essere commentato da te &egrave; stato un sogno. Grazie Zio Gio&rsquo; ci hai regalato milioni di emozioni. Sei il nostro Campione. Non fare troppo casino lass&ugrave;! Anzi Fallo cos&igrave; possiamo ancora sentirti.&rdquo; &nbsp; Max Temporali  L&rsquo;attuale commentatore della Superbike insieme ad Edoardo Vercellesi ha lasciato questo messaggio per Giovanni Di Pillo: &ldquo;Stamattina mi sono riascoltato una sua telecronaca. Mi &egrave; poi venuto in mente che avevo la prima foto con lui e l'ho cercata. &Egrave; di 25 anni fa, quando ho conosciuto Di Pillo. Che soggezione... lui era importante, uno della TV. Eravamo a una presentazione Ducati, a Misano, e per la prima volta l&rsquo;ho visto su una moto. Non era un tester puro, non era un velocista o un piegatore, ma un sorprendente &ldquo;tamarro&rdquo;. Gio era un impennatore seriale. Sfrizionando, per tirarla su, si sentiva Dio, e si vedeva, si capiva. Era dei nostri, insomma... Gio non ha maaai, mai smesso di divertirsi, ed &egrave; stato contagioso. Con enfasi e passione, ci ha raccontato la SBK per anni, con quelle &ldquo;telecronache a carburatori&rdquo;, dico io, cio&egrave; genuine, musicali, senza controlli e, soprattutto, che trasmettevano infinito affetto verso i piloti. Lui li amava. Ne &egrave; passato di tempo, la storia &egrave; cambiata, come sono cambiate le voci che narrano le gare, ma... la Superbike resta sua&rdquo;  &nbsp; Max Biaggi  Si &egrave; affidato invece ad Instagram per ricordare Di Pillo il &ldquo;Corsaro&rdquo; Max Biaggi, due volte campione SBK: &ldquo;Gi&ograve; sei stato un grande professionista, un grande amico!Le telecronache della WSBK sono epiche. In TV hai avuto il coraggio di osare e pi&ugrave; di vent&rsquo;anni fa hai solcato una strada che ancora oggi &egrave; moderna.Gi&ograve; &egrave; stato un onore essere raccontato da Te! In questo nostro mondo si sentir&agrave; tanto la tua mancanza. Abbraccio Cristina e tutti quelli che ti amano ??&rdquo;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Max Biaggi (@maxbiaggiofficial)      &nbsp; Lucio Cecchinello Arriva anche il messaggio di Lucio Cecchinello che sul suo profilo facebook scrive: &ldquo;Ciao Giovanni&hellip; Da bambino ti ascoltavo dalle tribune del MotorShow&hellip; da pilota ti ascoltavo dai megafoni lungo la pista&hellip; da manager ti ascoltavo dal Paddock ai GP d&rsquo;Italia, da amico ti ascoltavo di persona quando venivi a trovarmi all&rsquo; hospitality&hellip; La tua voce inconfondibile, il tuo modo di raccontare le gare, il tuo modo di presentare gli eventi e soprattutto i tuoi&hellip; &ldquo;buuuuongioooornoooooooooo Muuuuuuugeeeeelllloooooooo&rdquo; a tutto volume poco dopo le 7:00 della mattina che mi svegliavano all&rsquo;improvviso&hellip; mi mancheranno tantissimo&hellip; (anche se non sai quanti vaffanculo ti mandavo!!) Mi mancherai Amico mio, mancherai a tutti noi italiani a cui per 40 anni hai fatto battere il cuore, a cui hai fatto venire la pelle d&rsquo;oca, a cui hai ci fatto innamorare delle corse, dei motori e dei piloti&hellip;RIP &rdquo;  &nbsp; Marco Melandri  Ad Instagram si affida anche Marco Melandri che posta un video con questa didascalia: "Un uomo, un amico, e un giornalista con una passione mai vista in nessun altro. Ti ascoltavo da bambino quando commentavi la Sbk su TMC e mi emozionavi ancora prima della gara. Commentai con te il Supercross su Nuvolari e quante risate ci siamo fatti traducendo in italiano tutti i nomi americani. Le tue sveglie alle 7 del mattino durante la MotoGp quando salutavi tutti gli addetti ai lavori marshall e quanto altro mai fatto da nessun altro..Le tue interviste sempre interessanti, ironiche , mai banali e mai un accenno di polemicaMi mancherai amico mio ??"             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Marco Melandri (@marcomelandri33)      &nbsp; Barni Racing Team  Dal team Barni Ducati un bellissimo messaggio via instagram: "La VOCE della Superbike se n&rsquo;&egrave; andata Quando entrava nel nostro box erano sempre delle gran risate. Uno che amava veramente le moto e la Ducati.Ci mancherai GIO ??"             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Barni Racing Team - Ducati (@barniracingteam)            

Tanti messaggi via social per ricordare &ldquo;The Voice&rdquo;, scomparso ieri pomeriggio all&rsquo;et&agrave; di 67 anni dopo una lunga malattia

Giovanni Di Pillo: il ricordo di piloti, amici e colleghi

        Toprak Razgatlioglu il talento turco &egrave; l&rsquo;attuale campione in carica della SBK. Il trionfo della stagione passata, lo ha subito catapultato in una popolarit&agrave; mai vista, complice anche il fatto di aver spodestato il pluri-campione Jonathan Rea e la sua Kawasaki, dopo ben sei anni consecutivi di vittorie. Proprio di questo nuovo fenomeno, che sta stravolgendo la WSBK, parla il team manager della Yamaha, Paul Denning.  All the action. All the drama.Estoril is ready for another thrilling #WorldSBK round #EstorilWorldSBK  pic.twitter.com/h2OMLhAXjL &mdash; WorldSBK (@WorldSBK) May 16, 2022    Denning: "Ha pi&ugrave; talento di qualsiasi pilota con cui ho lavorato"  Denning ha avuto un passato anche nella MotoGP dove ha capitanato il team Suzuki e, quindi, di talenti ne ha visti passare nel corso degli anni, ma uno come quello del turco gli ha fatto brillare gli occhi. &ldquo;Pu&ograve; fare cose strabilianti su una moto, non ho mai visto niente del genere; sa compiere incredibili staccate con il freno anteriore. Inoltre, mentre lo fa riesce a imporre l'angolo di piega alla moto, il tutto con la ruota posteriore che non tocca il terreno, a causa della potente frenata. Solo la sensazione e la comprensione di questo fa sembrare il tutto ridicolo" dice il boss del team Pata Yamaha in un'intervista concessa a MCN. Poi il team principal descrive Toprak paragonandolo a Casey Stoner - due volte Campione del Mondo in MotoGP prima nel 2007 con Ducati e poi con Honda nel 2011 - e a Marc Marquez, lo spagnolo del team HRC Honda otto volte iridato nella classe regina: "&Egrave; molto talentuoso come pilota Razgatlioglu. Casey Stoner e Marc Marquez sono ad un livello elevato e, personalmente, penso che anche Toprak sia come loro.&rdquo;  L&rsquo;equilibrio &egrave; il suo punto di forza  Se dobbiamo scegliere una delle tante abilit&agrave; Paul opta per una in particolare: &ldquo;Le cose che pu&ograve; fare dal punto di vista dell'equilibrio, della mobilit&agrave; e della forza, la maggior parte degli atleti non sono in grado di fare.&rdquo; Razgatlioglu in MotoGP nel 2023?  Questo &egrave; uno dei dilemmi che attanagliano Lil Jarvis team manager Yamaha in MotoGP. Il turco prossimamente salir&agrave; in sella alla M1 e dovr&agrave; far vedere le sue capacit&agrave; sul prototipo da motomondiale per accaparrarsi un eventuale posto nel box per la stagione 2023. Staremo a vedere come si evolver&agrave; la faccenda, intanto godiamoci questa stagione dove Toprak dovr&agrave; di nuovo combattere con il pilota Kawasaki Rea, e Alvaro Bautista, per riconfermare la corona di Campione del Mondo.       

Il boss del team giapponese azzarda il paragone tra il suo pilota e due mostri sacri del motociclismo

SBK, Paul Denning elogia Razgatlioglu: “Toprak è come Stoner e Marquez”

        Il Mondiale Superbike torna ad avere un official sponsor dopo diversi anni. E&rsquo; stato siglato infatti nella giornata di oggi l&rsquo;accordo pluriennale tra Dorna e Prometeon Tyre Group, player globale di pneumatici per uso professionale. Prometeon Tyre Group diventa quindi, dal round di Aragon e per i successivi 12, sponsor ufficiale della Superbike comparendo ai lati della pista di ogni circuito del Mondiale. Prometeon Tyre Group  Prometeon Tyre Group e? l&rsquo;unico produttore di pneumatici completamente focalizzato sui settori Industrial (trasporto di merci e persone), Agro e OTR. L&rsquo;offerta Prometeon e? multi-level con un portafoglio prodotti che include i brand PIRELLI, FORMULA, PHAROS, ANTEO, ERACLE, TEGRYS. Il Gruppo ha quattro fabbriche (due in Brasile, una in Egitto, una in Turchia), tre centri di Ricerca &amp; Sviluppo (Italia, Brasile e Turchia) e un Centro di Sviluppo in Egitto. Sono circa 8.000 le persone di oltre 40 nazionalita? che lavorano all&rsquo;interno del Gruppo, presente in tutti i 5 continenti. Dal 2019 Prometeon aderisce allo United Nations Global Compact, che oggi conta circa 15.500 aziende in 165 Paesi, e dal 2020 e? tra i membri fondatori dello United Nations Global Compact Network Italy. I marchi e i loghi PIRELLI, FORMULA e PHAROS sono usati in licenza Perch&eacute; il Mondiale Superbike?  La scelta del FIM Superbike World Championship come vetrina per i valori del marchio e? stata dettata dalla coincidenza con i valori del campionato: innovazione, tecnologia e ricerca delle prestazioni. Inoltre, l&rsquo;internazionalita? della Superbike, i cui 12 round del campionato si svolgono in 10 Paesi diversi, e? coerente con l&rsquo;attivita? di un gruppo che produce i propri pneumatici in 3 continenti e li commercializza in oltre 150 Paesi, e che ha circa 8.000 dipendenti di oltre 40 nazionalita? diverse. "La Superbike &nbsp;- dice Roberto Righi, General Manager di Prometeon - e? stata una scelta naturale, perche? e? una delle massime espressioni delle competizioni sportive a motore a livello mondiale. Il campionato dello scorso anno, dominato da un confronto all&rsquo;ultima curva tra il sei volte campione del mondo Jonathan Rea e il nuovo re della categoria Toprak Razgatl?og?lu, e? stato il piu? emozionante da vent&rsquo;anni a questa parte. Prometeon e? un&rsquo;azienda che vive di passione e di sfide, esattamente come il mondo delle corse. Entriamo con l&rsquo;obiettivo di essere un partner a lungo termine per il World SBK, perche? siamo convinti che sia un&rsquo;ottima opportunita? per dare valore al nostro marchio e offrire coinvolgenti customer experience ai nostri clienti.&rdquo; &ldquo;Siamo entusiasti di questa nuova partnership con Prometeon &ndash; dice invece Francesco Valentino, capo dipartimento Commercial &amp; Marketing WSBK - Questo progetto rappresenta un&rsquo;opportunita? da sfruttare e massimizzare al meglio. L'internazionalita? che ci unisce gioca un ruolo fondamentale nel raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati in termini di sensibilizzazione e promozione delle vendite. Siamo convinti che Prometeon diventera? un partner prezioso non solo per Dorna WSBK Organization, ma anche per tutti i soggetti coinvolti nel WorldSBK.&rdquo; Presenza, attivit&agrave; parallele e fornitura di gomme  Oltre alla presenza a bordo pista, ci saranno delle customer experience dedicate ai clienti di Prometeon per vivere l&rsquo;atmosfera del paddock della Superbike: la SBK Pit Lounge e le Show Gala Dinners oltre ai vari progetti di comunicazione dedicati agli appassionati di motociclismo. Naturalmente Prometeon gar&agrave; anche una vasta copertura mediatica del campionato attraverso i suoi canali social. I vari camion di team, Dorna, broadcaster e fornitori sono un ulteriore punto di contatto tra la Superbike e Prometeon essendo il trasporto su gomma un tassello fondamentale del meccanismo che permette al Mondiale di funzionare ed al pubblico di godere dello spettacolo del campionato. Prometeon ha appena presentato la sua nuova generazione di pneumatici premium a marchio Pirelli, la Serie 02, disponibile dai primi giorni di aprile in contemporanea su tutti i mercati EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa). Cinque linee di prodotto innovative e sostenibili, rivolte all&rsquo;utilizzo autostradale, regionale, urbano e cantiere, frutto di quattro anni di studio e 180 milioni di chilometri di test sulle strade di Italia, Germania e Turchia. Si tratta del piu? importante lancio di prodotto nella storia del gruppo.         

Il marchio globale di pneumatici per uso professionale comparir&agrave; a bordo pista per tutti i 13 round della stagione 2022

SBK: Prometeon Tyre Group nuovo sponsor del campionato

        Provate a fare il nome di Nori Haga in qualsiasi raduno di motociclisti di qualunque Marca e vedrete subito espressioni sognanti ed estasiati come se aveste nominato una Divinit&agrave; pagana! Il giapponese &egrave; diventato in brevissimo tempo una rockstar del paddock delle Superbike e una grande bandiera per la Yamaha. Nel mondiale SBK si erano gi&agrave; affacciati altri piloti del Sol Levante come il compianto Yasutomo Nagai proprio con la Yamaha oppure Akira Yanagawa e tutte le velocissime wild card della gara di Sugo. Esclusiva, Giacomo Agostini: "La Yamaha &egrave; stata come una famiglia per me" Fuori dagli schemi   Ma nessuno di questi aveva conquistato il cuore come questo fantastico istrione, capace di battute fulminanti e atteggiamenti da attore nato. Qualit&agrave; che si declinavano anche nel suo comportamento in pista, e che rompevano lo schema del pilota giapponese tradizionalmente compassato, educato e defilato. La miscela esplosiva era formata da questo carattere estroverso unito a uno stile di guida mai visto prima. Velocissimo, spavaldo, combattente fino al contatto fisico con gli avversari e soprattutto precursore, con pieghe da brivido con tutto il casco proiettato all&rsquo;interno delle curve e il gomito vicino all&rsquo;asfalto. La prima volta che vedemmo in azione questo fenomeno fu in occasione del round di Sugo nel 1994, dove in sella a una Ducati 888 del Team Foundation ruppe lo scarico e si present&ograve; alla squadra ufficiale per chiedere un pezzo di ricambio che, per fortuna, gli venne generosamente dato. E con la sua Ducati sponsorizzata da prodotti farmaceutici sulla carena, l&rsquo;allora diciannovenne Haga part&igrave; in seconda fila e dopo numeri da brivido fin&igrave; una volta in terra, e fu 12&deg; in Gara 2. Venne notato dalla Yamaha che lo mise in sella alle sue moto nel campionato giapponese in 250 e SBK. Il vero salto all&rsquo;interno dell&rsquo;orbita Yamaha avvenne sul finire del 1995, e fu per una tragica casualit&agrave;: avvenne quando Yasutomo Nagai, pilota titolare del Team Yamaha WSBK fu vittima di un tragico incidente ad Assen dove durante una banale scivolata, la moto impazzita gli vol&ograve; addosso. L'esplosione del fenomeno Nori   Nel 1996 alla Yamaha SBK arriv&ograve; anche Colin Edwards, e in coppia con il texano Haga domin&ograve; la micidiale 8 Ore di Suzuka, conquistando immediatamente un grande peso all&rsquo;interno del reparto corse Yamaha, perch&eacute; la gara di durata giapponese era fondamentale per le Case. E nel 1997 Haga venne iscritto come wild card alle ultime due gare del mondiale SBK, e quanto fece vedere tra Giappone e Indonesia lasci&ograve; senza fiato: il funambolico NitroNori conquist&ograve; una vittoria e tre podi e soprattutto il posto nel team ufficiale per la stagione successiva. Nel 1998 esplose il fenomeno Haga, che si present&ograve; con tre vittorie in quattro manche, guidando il Mondiale per i primi quattro round. Il rookie si trovava a combattere con la pi&ugrave; agguerrita pattuglia di fenomeni della storia della SBK: Fogarty, Slight, Edwards, Corser, Chili, Russell, ma lui mostr&ograve; subito le sue reali potenzialit&agrave;, senza timori reverenziali. Nel 1999 la Yamaha present&ograve; una moto rivoluzionaria con lo scopo di cercare di colmare il divario tra le quattro cilindri rimaste a 750 cm&sup3; e le bicilindriche ormai arrivate quasi a mille di cilindrata. La Yamaha R7 era una moto molto particolare perch&eacute; costosissima e dotata di un motore poco potente che doveva essere potenziato da un kit altrettanto costoso, ma era dotata del telaio derivato dalla 500 GP e di sospensioni racing. Insomma, una moto destinata a non avere successo commerciale ma che divent&ograve; ben presto un altro mito delle corse della Casa giapponese, poich&eacute; protagonista di fantastiche battaglie. Haga impieg&ograve; tutta la stagione per capire bene questa nuova &ldquo;arma totale&rdquo;, raccogliendo soltanto una vittoria e due podi. Ma era tutto pronto per la stagione 2000, storica per Nori Haga. Quello era un vero periodo magico per la Superbike che viveva stagioni avvincenti, con gare incerte e spettacolarissime che si risolvevano spesso all&rsquo;ultimo giro con duelli al cardiopalmo. Al contrario la bellissima classe 500 dei GP viveva un noiosissimo dominio di una sola moto, la Honda 500 NSR, che guidata da Mick Doohan addormentava tutte le gare. Nella SBK ben sei Case differenti si fronteggiavano con piloti che venivano da tutti i continenti catalizzando l&rsquo;interesse degli appassionati sia sulle piste che in TV. Il 2000 e il titolo sfiorato   La stagione 2000 della SBK fu un capolavoro di suspense e colpi di scena. Il pi&ugrave; clamoroso fu il brutto incidente alla seconda gara in Australia: il Re, Carl Fogarty, si ruppe un braccio in un tamponamento sotto il diluvio. E fu l&rsquo;infortunio che mise fine alla carriera del quattro volte campione del Mondo. La Ducati dovette cercare il sostituto, pescando Troy Bayliss, che si fece conoscere con un leggendario sorpasso a quattro avversari alla prima variante di Monza. Ma l&rsquo;australiano, nonostante le vittorie e i piazzamenti, non poteva certo lottare subito per il Mondiale, essendo entrato &ldquo;in corsa&rdquo;. Via libera quindi per due fantastici rivali come Colin Edwards in sella alla mille bicilindrica Honda e Nori Haga con la sua quattro cilindri 750 R7. Purtroppo il vero duello sportivo tra questi due talenti fu pesantemente condizionato da una serie di fatti scaturiti al termine della prima gara in Sud Africa: Haga fu squalificato per la positivit&agrave; all&rsquo;antidoping all&rsquo;efedrina. Un farmaco anoressizzante che il giapponese prendeva per dimagrire pi&ugrave; velocemente dopo il riposo invernale che lo aveva appesantito. Inizi&ograve; quindi una serie di ricorsi e appelli che ingiustamente si protrasse fino alla penultima gara, condizionando l&rsquo;esito di una stagione in cui Haga, con questa moto nettamente inferiore sul dritto, aveva tenuto testa &ndash; e a volte persino strapazzato - Edwards. Rimarr&agrave; nella storia il sorpasso esterno all&rsquo;ultima curva del Motodrom di Hockenheim, dove il giapponese si rifece, lui che sui lunghissimi rettilinei perdeva anche 15 km/h. Quel sorpasso fece impazzire il pubblico. E proprio il tributo della gente resta il vero titolo di Haga, il cui nome non compare nell&rsquo;albo d&rsquo;oro dei campioni della SBK. In quel 2000, quattro successi e 11 podi ottenuti con la spada di Damocle della sanzione (perse i 25 punti di Gara 2 in Sud Africa) non bastarono, e Haga venne sospeso per un mese, non potendo cos&igrave; vivere in pista la sfida finale di Brands Hatch. Fu una sorta di specchio della carriera di un pilota spesso vincitore di tappa (43 manche conquistate) ma mai del titolo, con tre stagioni da vice campione (due con la Yamaha, da ricordare il 2007 chiuso a soltanto due lunghezze da James Toseland) e altre quattro concluse al terzo posto. Marcellino Lucchi, il super collaudatore della 250       

Non ha mai vinto un titolo, con il rimpianto del controverso 2000, eppure il giapponese ha catturato l'attenzione del mondo SBK

Yamaha Mondiale: Nori Haga, l'uomo che lasciò il segno senza vincere

        The news had been in the air for months and now that Christian Iddon&rsquo;s move to Suzuki has been confirmed, it was only a matter of time before it was made official... Tom Sykes will return to British Superbike aboard the Ducati Panigale V4-R of the Paul Bird Motorsport team. The Englishman, 2013 Superbike world champion and a long-time front runner in the production-derived series, will return to the national championship where he raced on a fixed basis until 2008. Alongside Tom is Josh Brookes. The experienced Australian was already BSB champion in both 2015 and 2020, with the Ducati of the same team. His goal will be to bounce back after a 2021 season that was short on results, qualification for the Showdown his only, meagre consolation. Sykes: &ldquo;It will be fun to ride the Superbike without electronics&rdquo;  The Englishman doesn&rsquo;t hide his excitement as he prepares for his big return to the national series: &ldquo;I am very excited and motivated for this great opportunity to race in BSB with PBM. The level of competition is obviously high, but it is a team I have been a part of before, both in BSB and in WSBK and one that has all of the pedigree for the task ahead. Riding the Superbike without electronics will be fun, and I will also be riding a Ducati for the first time in my career after riding for five other manufacturers in the Superbike category. This alone adds more excitement and motivation to the pot.&rdquo; Brookes: &ldquo;We&rsquo;ll fight for the championship&rdquo;  A tough 2021 season now behind him, Brookes is ready to get back on top, something he's been able to do on 54 occasions during his career. The Australian actually holds more race wins than anyone else on the grid: &ldquo;I would like to thank Paul for giving me the opportunity to ride for the team again. I enjoy racing the Ducati and I am now really eager for the off season to end so that we can get back testing and focus on the opening round of the championship. I&rsquo;m sure that, after last year&rsquo;s difficulties, we&rsquo;ll be back fighting for the championship&rdquo;. Translated by Heather Watson Rossi in the pink - Valentino and Francesca&rsquo;s daughter has arrived       

The Englishman will return to the British series more than ten years after his last appearance in the national championship. He will defend the colours of the Paul Bird Motorsport team, joining the re-confirmed Josh Brookes

Sykes galvanised by the BSB challenge: “I’ll ride a Ducati for the first time”

        Veni, vidi, vici. &Egrave; l&rsquo;esperienza vissuta da Ben Spies in Superbike, trionfatore nella sola stagione, il 2009, condivisa con la Yamaha nel campionato dedicato alle derivate di serie. Un percorso vissuto prima di passare in MotoGP, sempre difendendo i colori della Casa di Iwata, nel team satellite Tech 3 e poi in forza alla formazione ufficiale. Dove nel 2011 prese il posto nientemeno che di Valentino Rossi. L&rsquo;americano ebbe meno fortuna rispetto a due anni prima, quando aveva sostituito un&rsquo;altra bandiera Yamaha come Noriyuki Haga. E proprio battendo il pilota che gli aveva &ldquo;ceduto&rdquo; la R1, Spies ha regalato a Iwata l&rsquo;unico alloro in SBK. Esclusiva, Agostini: "La Yamaha &egrave; stata come una famiglia per me" Dagli USA al WSBK   Dopo titoli conquistati a ripetizione con la Suzuki nella serie statunitense AMA, il texano (nato per&ograve; a Memphis), per nulla persuaso dalla scarsa voglia dei vertici di Hamamatsu di portarlo in Europa, cambi&ograve; Marchio. Il progetto allestito dalla filiale italiana dei tre diapason era importante, oneroso, appoggiato sulla nuova R1, quattro cilindri dal propulsore a scoppi irregolari che, oltre a incuriosire gli addetti ai lavori, prometteva di fare bene nei 14 round del calendario iridato. Presentatosi in una sessione di test a Portimao con il numero 19. seduto nel silenzio del garage blu, nascosto dietro grandi lenti a specchio dei suoi occhiali da Sole preferiti, il riservatissimo e timido ventiquattrenne ricevette le attenzioni dei media, attirando anche le ammirazioni di numerose fans femminili. Al punto che la mamma-manager Mary dovette intervenire durante l&rsquo;attivit&agrave; nel paddock: &ldquo;Non &egrave; possibile, vai via! Lascia stare mio figlio, non vedi che ha altro a cui pensare?&rdquo;. La tifosa fu respinta, ma non si arrese, anzi: ancora pi&ugrave; convinta, sfoder&ograve; un tatuaggio da poco realizzato sul polso destro, con cui l&rsquo;avvenente appassionata apriva il gas della Yamaha R6 appena acquistata e dipinta con i colori della bandiera texana: "Dannazione, si &egrave; fatta imprimere sulla pelle il numero 19, con il simbolo Yamaha. Questa tizia &egrave; veramente determinata" tuon&ograve; nuovamente la madre, ben attenta che Ben facesse soltanto il proprio mestiere. Cio&egrave; partecipare alle corse e, possibilmente, vincerle. Una stella nascente  Barricato nella bellissima casa in affitto nei pressi del lago di Como, Spies usciva esclusivamente per allenarsi e per i viaggi alla volta delle gare. Quell&rsquo;anno, per lui da rookie, inizi&ograve; a Phillip Island, da dove usc&igrave; con un occhio triste e l&rsquo;altro allegro. Siglata la Superpole e regolate le Aprilia, Honda e Ducati rispettivamente di Max Biaggi, del giovane Jonathan Rea e di Jakub Smrz, il debuttante, per nulla intimorito dalla inesistente conoscenza del tracciato australiano, fu buttato fuori dai giochi nella manche d&rsquo;apertura. Scuro in volto e altrettanto freddamente, serv&igrave; ai rivali la riscossa pomeridiana, con il primo trionfo davanti a Haga e Leon Haslam. Era nata una stella e per molti si rivel&ograve; un incubo: gara dopo gara, Ben stesso coni&ograve; il soprannome &ldquo;Texas Terror&rdquo;, a dimostrare come la concorrenza avesse a che fare con uno pronto a tutto tranne agli scherzi: &ldquo;Altrimenti, sarei rimasto negli USA. L&agrave; guadagnavo un mucchio di denaro, non avevo stress ed ero protagonista. Ho lasciato casa per confrontarmi con i migliori piloti del Mondo. Sono concentrato sul mio obiettivo: affermarmi in Superbike. Questo passo &egrave; il corridoio verso palcoscenici ancora pi&ugrave; importanti&rdquo;. La promessa ricevuta era la seguente: ottenuta la posta massima, gli sarebbe stato offerto quanto la Suzuki non gli aveva mai dato, a eccezione di qualche sporadica wild card: un posto in MotoGP.  Il percorso verso l'iride  Vincere e cambiare. Conquistare e salutare. Sorridere soltanto quando &egrave; necessario. Piangere mai, lamentarsi non serve. Crederci, in ogni caso. Agire e reagire. Sgomitare nel gruppo. Appunto, nel seguente mantra recitato mentalmente, l&rsquo;asso americano riproponeva tra i cordoli il tanto apprezzato ed efficace stile di guida a gomito sempre strisciante sull&rsquo;asfalto, manovre proficue ripetute anche a Losail, Qatar, altra pista mai frequentata, trasformatasi in luogo di doppietta: &ldquo;Ho la capacit&agrave; di memorizzare le traiettorie in tempi celeri. Forse perch&eacute; i circuiti dell&rsquo;AMA sono davvero complicati, e imparare tutto al meglio &egrave; di vitale importanza&rdquo; spieg&ograve; il leader della classifica. Nel terzo appuntamento, a Valencia, un ritiro e un secondo posto. Ad Assen, gradino pi&ugrave; alto al mattino e &ldquo;zero&rdquo; rimediato qualche ora dopo. Fino ad arrivare a Monza, appuntamento &ldquo;casalingo&rdquo; per la formazione Factory Yamaha, con base a Gerno di Lesmo. Assicurandosi la pole, il tiratore scelto del team aveva messo il suo nome quale favorito assoluto, per&ograve; accadde qualcosa di poco gradito: a seguito di un incidente, con bandiera rossa e successiva ripresa di Gara 1, la moto di Spies, in testa per tutta la corsa, si ammutol&igrave; a pochi metri dal traguardo. La benzina fin&igrave; anzitempo, consegnando a Michel Fabrizio sulla Ducati la prima affermazione in SBK. Inutile descrivere l&rsquo;umore di Ben, nero come le gomme Pirelli soffici montate nella seconda manche. Enorme il divario tra lo statunitense e il compagno di garage Tom Sykes, futuro campione del Mondo con la Kawasaki, tuttavia in difficolt&agrave; sulla particolare quattro cilindri di Iwata: &ldquo;Sebbene non sia la pi&ugrave; veloce e potente &ndash; Spies precis&ograve; &ndash; sono riuscito a vincere pure a Monza. Adesso penso al Sud Africa&rdquo;. A Kyalami, i leoni scorrazzano liberi vicino al paddock e, se avesse potuto, il texano avrebbe urlato come una iena. Un guasto alla Yamaha lo lasci&ograve; a bocca asciutta, proprio in piena caccia. Mamma Spies era preoccupata, e teneva calmo il figlio a seguito di risultati scadenti, quarto e quinto, allontanando la minaccia di una potenziale fidanzata: &ldquo;Non &egrave; il momento. Ne parliamo a stagione conclusa&rdquo; chios&ograve; Mary. Nel penultimo atto di Magny-Cours la speranza sembr&ograve; sopirsi con il quarto posto di Gara 2. Ma nell&rsquo;epilogo di Portimao, accadde per Spies la magia. Fatale lo zero rimediato da Noriyuki in una delle due sfide conclusive, decisivo il quinto posto di Ben in Gara 2 in Portogallo, ad accompagnare il primo colto in Gara 1 dell&rsquo;ultimo weekend 2009. La R1 numero 19 resta a oggi l&rsquo;unica Yamaha incoronata in SBK, grazie al pilota pi&ugrave; fugace che la serie abbia mai raccontato: &ldquo;Ehi, Mary, perch&eacute; non dici a Ben di tatuarsi il ricordo di questa impresa?&rdquo; sugger&igrave; un giornalista. &ldquo;Va bene tutto, tranne il nome di una donna. Per quello, c&rsquo;&egrave; ancora tempo&rdquo;. Mauro Noccioli: "Io, l'Aprilia 250: ho visto cose che voi umani..."       

Una sola stagione bast&ograve; all'americano per conquistare il titolo Superbike, merito della rimonta ai danni del pilota che gli aveva "ceduto" la R1, Nori Haga

Yamaha Mondiale: Ben Spies, toccata, vittoria e fuga

Per la seconda volta consecutiva il Mondiale Endurance non finir&agrave; con la classica 8 ore di Suzuka. Esattamente come l&rsquo;anno scorso, anche quest&rsquo;anno causa crisi sanitaria da Covid intensificatasi in Giappone nelle ultime settimane (che ha gi&agrave; portato alla cancellazione del GP del Giappone di Formula 1), la gara tanto cara ai costruttori giapponesi non si terr&agrave;.  (Ri)ecco Most  Al posto della classica giapponese ci sar&agrave; la pista ceca di Most (entrata di recente nel calendario Superbike) che chiuder&agrave; questo nuovamente rabberciato Mondiale Endurance (gi&agrave; cancellata la 8 ore di Oschersleben prevista in maggio). La gara sul tracciato di Most si terr&agrave; il 9 ottobre (un mese prima della 8 ore di Suzuka) e far&agrave; da cornice alla finale sia dell&rsquo;EWC che della Endurance World Cup con punteggi maggiorati del 150% rispetto alle normali gare, vale a dire che il vincitore di ogni categoria guadagner&agrave; 45 punti.    Le parole di Jorge Viegas, Kaoru Tanaka e Fran&ccedil;ois Ribeiro   A margine della cancellazione della Finale del Mondiale Endurance hanno parlato il Presidente della FIM, il Responsabile di Mobilityland Corporation (a capo del tracciato di Suzuka) ed il Capo di Eurosport Events che trasmette il Mondiale.&nbsp;  Jorge Viegas ha dichiarato: &ldquo;Purtroppo quello che temevamo di pi&ugrave; adesso &egrave; successo. Un aumento esponenziale del numero di persone infette da COVID-19 in Giappone dopo i Giochi Olimpici significa che il governo giapponese ora non permetter&agrave; che la 8 Ore di Suzuka si svolga come previsto, nonostante gli enormi sforzi compiuti da Mobilityland ed Eurosport Events. A nome della FIM vorrei offrire una parola di ottimismo per il futuro, poich&eacute; sono fiducioso che questo evento di punta torner&agrave; pi&ugrave; forte che mai. E quando lo far&agrave;, saremo l&igrave; insieme a MFJ, Mobilityland ed Eurosport Events. Al fine di mantenere il numero di eventi, attiveremo il piano B con una gara all&#39;Autodrom Most in Repubblica Ceca il 9 ottobre. Sar&agrave; un evento misto di auto e moto come lo era in Slovacchia e Malesia due anni fa.&rdquo;  Dal canto suo Kaoru Tanaka ha detto: &ldquo;Ci stavamo preparando per la &quot;Coca-Cola&quot; 8 Ore Endurance Race di Suzuka, che si sarebbe tenuta per la prima volta in due anni, ma &egrave; stata presa la difficile decisione di annullarla. &Egrave; un risultato molto deplorevole per noi essere costretti a cancellare la 8 Ore di Suzuka per il secondo anno consecutivo, perch&eacute; &egrave; un evento molto importante per tutti. Ma continueremo a prepararci per la 8 Ore di Suzuka nel 2022 e ci impegneremo a renderlo un evento ancora pi&ugrave; attraente che mai per i fan e tutti gli interessati.&rdquo;  Last but not least ecco le parole di Fran&ccedil;ois Ribeiro di Eurosport Events: &ldquo;Siamo rassegnati a dover cancellare la 8 Ore di Suzuka dopo aver consultato le autorit&agrave; locali. Condivido la delusione di Mobilityland e quella delle squadre di endurance, dei fan, degli sponsor e delle emittenti, che volevano tutti avere un finale di stagione a Suzuka all&#39;inizio di novembre. Rimarremo in Europa dopo il Bol d&#39;Or per una gara di 8 ore il 9 ottobre sul circuito di Most, che ha appena ospitato il WSBK. Eurosport Events far&agrave; di tutto insieme alla FIM per garantire il successo della gara.&rdquo;  EWC, 6h Spa: vince il team BMW con Reiterberger e Foray 

La finale del Mondiale Endurance non sar&agrave; pi&ugrave; la classica giapponese ma la 8 ore di Most, new entry del calendario

EWC: cancellata la 8 ore di Suzuka, al suo posto Most

Jonathan Rea, Voto: 10 e Lode, Magico  La scivolata di Donington carica Rea che, come una furia, ad Assen spazza via ogni record. Conquista tutte le gare e ritorna prepotentemente al comando della classifica Iridata addirittura di ben 37 lunghezze, anche grazie ai pasticci Yamaha. E&rsquo; sempre e solo lui il Re.  Andrea Locatelli, Voto: 10, Sbocciato  Impiega solo 4 gare per capire tutti i segreti della WSBK e della R1. Sulla non facile pista di Assen esplode letteralmente, conquistando il primo podio ma soprattutto guidando con autorit&agrave;, sicurezza e velocit&agrave;. Bentornato!  Scott Redding, Voto: 8, Convincente  Finalmente autore di una gara convincente come ci si aspettava da inizio stagione. Dopo il disastro di Donington, la Ducati corre ai ripari e Scott &egrave; il migliore delle Rosse in ambedue le gare, secondo solo a JR. Ora bisogna continuare senza altri errori o defiance. &nbsp;  Toprak Razgatlioglu, Voto: 7, Sfortunatissimo  Dopo la zampata di Donington, il Turco incappa nella sfortuna pi&ugrave; nera quando il compagno di Marca Gerloff lo spedisce a terra. Ora deve rifare tutto da capo e sappiamo benissimo che JR &egrave; forse il peggior pilota da inseguire. In bocca al lupo.  SBK Assen, incidente Gerloff-Razgatlioglu: le reazioni dei due piloti  Michael van der Mark, Voto: 6, Deludente  Sulla pista di Casa, nella giornata dove poteva finalmente ritornare sugli scudi, l&rsquo;olandese scivola in S.P Race davanti al suo pubblico, sciupando la sua migliore giornata in sella alla BMW. Rimane una promessa mantenuta a met&agrave;.  Axel Bassani, Voto: 6, Conferma  Questo fenomeno alla sua prima stagione completa riesce a centrare sempre la Top Ten mettendosi spesso dietro anche piloti ufficiali. &nbsp;  Michael Rinaldi, Voto: 5, Incostante&nbsp;&nbsp;&nbsp;  Nella giornata del ritorno alla competitivit&agrave; delle Ducati, l&rsquo;Italiano commette un erroraccio volando via in Gara uno. E in Gara due dopo aver comandato insieme al Loca cede posizioni anche ai compagni Redding e Davies.  Garret Gerloff, Voto: 5, Esplosivo&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Il limite tra spettacolare e pericoloso &egrave; spesso sottilissimo e il giovane talento texano ha pi&ugrave; volte coinvolto gli avversari in numeri da circo come quello che ha sdraiato Toprak. Tra l&rsquo;altro compagno di marca. Si deve tranquillizzare.  SBK, Gerloff va redarguito, non condannato  Tom Sykes, Voto: 5, Gambero  Dopo la prova strepitosa di Donington ad Assen ci si aspettava un&rsquo;altra prova di velocit&agrave; delle BMW. Invece Sykes vola via in gara due sciupando una costanza invidiabile di risultati che potrebbero portare la Casa tedesca tra le grandi del mondiale SBK.  Alex Lowes, Voto: 5, Gemelli Uguali  Come il fratello gemello, anche Alex &egrave; molto propenso alle cadute e agli errori. Qui vola via in Gara uno e poi finisce sempre lontanissimo dal martellante compagno di Team. In fondo dovrebbe avere la migliore moto e la migliore squadra.  Leon Haslam, Voto: 6, Non convince  In fondo &egrave; il pi&ugrave; esperto di tutti ma non basta la sua lunga carriera a indirizzare sulla strada giusta la squadra HRC, che con il Covid ha sicuramente avuto grossissime limitazioni a far muovere i suoi ingegneri dal Giappone.  SBK, Honda da podio nel 2021? Non per Alvaro Bautista  Lucas Mahias, Voto: NC, Sfortunato e infortunato  Mentre aumentava velocemente la sua confidenza con la SBK e la sua Ninja, il francese casca male e si frattura. Speriamo di rivederlo presto.  Chaz Davies, Voto: 6, Finalmente  Avrebbe dovuto correre sempre al massimo delle sue capacit&agrave; per dimostrare ad Aruba di averlo scaricato senza motivo. Invece fino ad oggi nonostante una moto factory, non era mai stato protagonista. Finalmente in Gara due ottiene un quarto posto davanti a Rinaldi.  Andrea Mantovani, Voto: 6, Incoraggiamento  Debutto molto difficile per un privato e il punticino iridato conquistato &egrave; davvero un prezioso risultato.  Alvaro Bautista, Voto: 6, Incostante  Ormai abbiamo capito tutti che tra la Fireblade e Bautista non &egrave; sbocciato l&rsquo;amore ma questa alternanza di risultati &egrave; davvero inspiegabile. Il sabato vola via e la domenica ottiene un 5&deg; posto che rappresenta il miglior risultato stagionale dello spagnolo.  SBK Assen, Bautista: &ldquo;Felice per il 5&deg; posto, ma cado appena mi rilasso&rdquo;  Leandro Mercado, Voto: 6, Ritorno  Secondo me Tati &egrave; un ottimo pilota che non ha mai avuto l&rsquo;occasione giusta. Ad Assen ritorna nel Mondiale con la scarsissima CBR1000RR Moriwaki e la porta subito in zona punti.  Isaac Vinales, Voto: 6, Migliora  Nella difficile lotta dei privati ad Assen, Vinales in Gara uno ottiene il suo migliore piazzamento stagionale. Undicesimo ad un soffio dalla Top Ten.  Loris Cresson, Voto: 5, Plafonato  Ormai alla quinta gara, il pilota Belga dovrebbe mostrare qualche piccolo segnale di miglioramento e confidenza con il team e la moto. Invece &egrave; sempre tra gli ultimi.  Jonas Folger, Voto: N.C., KO in Gara 1  Anche lo sfortunato pilota tedesco rimane vittima di una brutta scivolata con frattura proprio mentre aveva mostrato tempi sul giro incoraggianti e veloci.  Tito Rabat, Voto: 5, deludente  Ormai lo Spagnolo con la velocissima moto del team Barni doveva aver cambiato ritmo e velocit&agrave; per iniziare a navigare nel gruppo di testa. Ma la passione non &egrave; sempre proporzionale alla velocit&agrave; e al cronometro.  &nbsp; 

Con un Round impeccabile, Jonathan Rea si riporta in vetta al campionato, allungando su un Razgatlioglu che paga l&#39;errore di Gerloff in Gara 2. Ecco i voti ai piloti, dopo la trasferta olandese

SBK Assen, pagelle: Rea magico, Razgatlioglu sfortunato

Jonathan Rea, voto 10 e lode: impeccabile  Nonostante i giri in meno che lo hanno fatto avvicinare dalle Ducati, JR rimane glaciale e perfetto collezionando tre podi con due vittorie. Dopo due soli Round &egrave; gi&agrave; in fuga verso il settimo titolo di una carriera fantastica.  Alex Lowes, voto 6: incolore  Veniva da tre podi di Aragon e in Portogallo sparisce, risucchiato nelle retrovie senza mai avere il ritmo dei primi. Se hai la moto di Rea non puoi correre ad intermittenza nel Dream Green Team.  Tom Sykes, voto 6: deludente  Ha fatto anche lui il gambero perdendo la velocit&agrave; e la confidenza mostrate ad Aragon. Deve correre ai ripari perch&eacute; il potenziale della nuova BMW &egrave; davvero alto.  Garret Gerloff, voto 4: Cow Boy  Il veloce e spettacolare Texano non ha capito nulla dal contatto di Aragon, dove ha portato in via di fuga sua maest&agrave; Rea. Invece di guidare pi&ugrave; accorto e prudente va a falciare un Rinaldi in giornata di Grazia. Fatti una camomilla prima del via.  Toprak Razgatlioglu, voto 9: convincente  Nonostante l&rsquo;esagerata penalizzazione per l&rsquo;errore in partenza, Toprak &egrave; sempre velocissimo, determinato e spettacolare. Tanto che colleziona tre podi e un terzo posto, con due Long Lap. Ora &egrave; lui l&rsquo;inseguitore ufficiale dell&rsquo;imperatore Rea.  Michael van der Mark, voto 7: migliorato  Dopo la prima gara deludente, l&rsquo;olandese migliora il suo affiatamento con la nuova M1000RR diventando il miglior pilota BMW della classifica provvisoria. Ha guidato pi&ugrave; sciolto e confidente.  Chaz Davies, voto 8: ritrovato  Dopo il disastro della scivolata di Aragon, Chaz resetta tutto e si ripresenta veloce, impeccabile e addirittura secondo in Gara 2, dove salva una Ducati sfortunatissima.  Andrea Locatelli, voto 8: impara subito  Nonostante il passaggio da WSSP a WSBK sia davvero impegnativo, il giovane campione del Mondo impara in fretta e conquista un ottimo quinto posto in Gara 2, come secondo della pattuglia Yamaha.  SBK, Locatelli gi&agrave; in top five: il bergamasco punta subito in alto  Jonas Folger, voto 5: peggiorato  Dopo un ottimo ottavo posto in Gara 2 ad Aragon, non pu&ograve; mancare la zona punti in tutte e tre le gare. Anche se il cammino dei privati &egrave; davvero durissimo, la sua esperienza lo deve guidare meglio.  Isaac Vinales, voto 5: incolore  Sappiamo bene come sia difficile per un privato lottare in questa SBK super competitiva, ma almeno puntare ad entrare in zona punti. E in questa gara non ci &egrave; riuscito.  Kohta Nozane, voto 4: lascia  L&rsquo;annuncio del ritiro della storica squadra Moriwaki fa capire come le difficolt&agrave; incontrate dal pilota e dal Team siano tali da convincere i bravi Nipponici a tornare nel campionato di Casa.  Alvaro Bautista, voto 6: non migliora  Alvaro, nella mente di tutti, &egrave; l&rsquo;unico pilota in sei anni ad aver battuto e stracciato sua maest&agrave; Rea. Per questo vederlo con i bellissimi colori HRC lottare affannato nel secondo gruppo ci da dispiacere e delusione.  Scott Redding, voto 4: scellerato  Con due vittorie &ldquo;Back to Back&rdquo; Scott &egrave; apparso come il rivale numero uno di Rea. Ma la caduta in gara due lo getta nella polvere e nel baratro di 36 lunghezze da recuperare dal pilota della Kawa. E recuperare punti a Rea &egrave; una cosa assai difficile.  Leon Haslam, voto 5: perso  Ancora peggio di Bautista, Leon colleziona due tremendi dodicesimi posti, che ci confermano che l&rsquo;amore tra la CBR1000RR e l&rsquo;inglese non &egrave; mai sbocciato. Un mega team che ha le tre leggendarie lettere H, R e C sulle su moto non pu&ograve; viaggiare a fine gruppo.  Lucas Mahias, voto 5: peggiorato  La pista dell&rsquo;Estoril &egrave; bella e impegnativa e in molti hanno regredito, ma da un Campione del Mondo con un team prestigioso come Puccetti ci aspettiamo molto di pi&ugrave; e in fretta.  Cristophe Ponsson, voto 6 meno meno: per rispetto  Ritorno disastroso del Team storico pluriiridato Alstare con F.Batt&agrave;. E io per rispetto e affetto non mi sento di dare insufficienza a chi ha davvero fatto la storia della Superbike del periodo magico e indimenticabile.  Michael Rinaldi, voto 8: sfortunato  Come un mago, Rinaldi ritorna in Portogallo il solito veloce, determinato e spettacolare pilota che conosciamo. Peccato sia stato abbattuto dall&rsquo;irruento Cow Boy Gerloff, mentre studiava Redding per provare un attacco. Bentornato!  Tito Rabat, voto 7: in miglioramento  Titone dopo il disastro di Aragon ha corso all&rsquo;Estoril con costanza e regolarit&agrave;, finendo nelle due gare in top ten. Il team Barni &egrave; in grado di far cresce velocemente il veloce spagnolo, facendogli ritrovare il giusto feeling.  Axel Bassani, voto 8: debuttante  Continua l&rsquo;apprendistato del Roockie italiano che si confronta con un mondiale molto competitivo con risultati sorprendenti. In Portogallo fa&nbsp; due gare bellissime in undicesima posizione.&nbsp;  Eugene Laverty, voto 7: cresciuto  Grande balzo in avanti per l&rsquo;esperto pilota nord Irlandese che in sella ad una BMW privata, che non ha mai provato in inverno, si sta velocemente ritrovando e velocizzando. Convincente in Gara 2.  Samuele Cavalieri, voto 5: in difficolt&agrave;  L&rsquo;Italiano deve cercare di aumentare ritmo e confidenza, prima di iniziare a deprimersi, per i risultati che non arrivano ancora. La prossima gara di casa lo pu&ograve; caricare e aiutare.  Loris Cresson, voto 5: in difficolt&agrave; &nbsp;  Il Francese del team Pedercini paga come il compagno le difficolt&agrave; dovute alla mancanza di test e aggiornamenti che la squadra ha avuto durante l&rsquo;inverno. Ancora pi&ugrave; difficile per tutti. 

Concluso il secondo Round 2021 del Mondiale Superbike, andiamo a vedere come si sono comportati i protagonisti delle derivate di serie

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