Nell’Enduro sono ormai in molti a preferire i percorsi lenti ed impervi a quelli veloci. Pertanto anche le moto dovranno cambiare. KTM ha dato un segnale, con la Freeride 350. I tubi principali del telaio, che scendono dal cannotto di sterzo, sono imbullonati alla struttura posteriore in alluminio fucinato, sulla quale è imperniato il forcellone.
Quest’ultimo è direttamente vincolato all’ammortizzatore WP (sistema PDS). All’avantreno, la forcella a steli rovesciati di 43 millimetri di diametro, sempre marcata WP, è stata progettata appositamente per la Freeride; è stata contenuta l’escursione massima, dato che su una moto come la Freeride non c’è bisogno di avere un’ampia corsa ruota. Il propulsore deriva dal 350 ad iniezione della EXC-F, debitamente rivisto nell’erogazione per avere maggiore coppia ai bassi regimi ed un’erogazione molto fluida. La potenza è ridotta a 23 CV, mentre per contenere il peso è stato tolto l’avviamento a pedale.
Il più basso regime ha permesso di montare valvole in acciaio, che assicurano maggior resistenza e durata rispetto a quelle in titanio. I 6 rapporti del cambio sono stati accorciati per fornire maggiore spunto nelle marce basse, mentre lo scarico, dotato di catalizzatori, è di tipo sdoppiato ed assicura un contenimento della rumorosità. Anche la frizione a comando idraulico è nuova e promette un azionamento estremamente dolce.
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