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29 ott 2010
All’Ecima la Ducati ha finalmente svelato la sua nuovissima Diavel, custom dalla tecnologia avanzatissima, che sfrutta tutta l’esperienza maturata dalla Casa di Borgo Panigale nei motori bicilindrici. 162 CV “controllati” dai sistemi ABS, Ducati Traction Control e i Riding Mode, scaricati su di un pneumatico da ben 240 mm.
La nuova maxicustom bolognese è inoltre disponibile nella versione Diavel Carbon, caratterizzata da componenti esclusivi che vanno dalla carena in carbonio agli esclusivi cerchi Marchesini forgiati e lavorati alla macchina.
Il nome della nuova moto deriva dalla parola ‘diavolo’ in dialetto bolognese. Un giorno, nelle fasi iniziali del processo di sviluppo, il prototipo ormai completato venne mostrato per la prima volta ad un gruppo di ingegneri e tecnici Ducati. Qualcuno, ammirando le linee del retrotreno, esclamò in dialetto bolognese: “Ignurànt comm’ al diavel!” che significa: “Cattiva come il diavolo!
Cuore del Diavel è il propulsore Ducati Testastretta 11°, rivisto in diversi particolari che eroga 162 CV e una coppia da 127.5 Nm. Il propulsore è stato modificato nei condotti di aspirazione e di scarico e nel diagramma della distribuzione. L’incremento della coppia nella parte bassa della gamma dei regimi è gestita dal sistema Ducati Ride-by-Wire (RbW)l.
L’aspirazione è garantita da un airbox di grandi dimensioni, che prende ossigeno da grandi prese d’aria di alluminio poste su entrambi i lati del serbatoio (da 17 litri di capienza), mentre lo scarico è affidato a tubi sovradimensionati (da 58 mm) che fanno parte di un impianto di tipo 2-1-2 ridisegnato con pari lunghezze per massimizzare la potenza e migliorare l’efficienza di erogazione.
Il Diavel è poi dotata di due radiatori laterali, che si combinano con la nuova girante della pompa dell'acqua da 64 mm per incrementare del 35% la portata agli alti regimi, garantendo l'efficienza del raffreddamento attraverso gli eleganti condotti dell'aria.
Ciclistimamente, invece, il telaio è a traliccio e prevede tubi di grosso diametro e ridotto spessore con due piastre laterali fuse in alluminio che s’inseriscono nel telaietto portante posteriore. L’interasse è di 1590 mm, mentre l’assetto permette pieghe fino a 41° di inclinazione. Per quanto riguarda le sospensioni, all’anteriore troviamo una forcella Marzocchi da 50 mm, montata su piastre a tre bracciali. Le misure dell’avantreno sono: inclinazione 28°, avancorsa 130 mm e offset 24 mm.L’impianto frenante anteriore è di tipo sportivo, con pinze Brembo ad attacco radiale e dischi da 320 mm, sui quali lavora l’ABS, di serie. Le ruote, infine, sono da 17’’ con sezione di 3.5’’ all’anteriore e 8’’ al posteriore.
Anche il Diavel sfrutta tutti i sistemi elettronici presenti sulle supersportive Ducati. Sono infatti presenti il ride by wire per la gestione del gas (con la possibilità di sfruttare tre diverse mappature, Sport, Touring e urban) e Ducati Traction Control (DTC), regolabile su 8 livelli di intervento.
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