Garelli Flexì: poche storie

Costa solo 1.390 euro e consuma poco. È spartano ma efficace
Garelli Flexì: poche storie

23 lug 2009

Forse il Garelli Flexì non ha il graffio che fa girare, però ha un paio di pregi che portano a considerare la faccenda con occhio tutto diverso: costa poco, beve pochissimo e non rompe le scatole. Cioè non è ingombrante, non strappa, è leggero e in definitiva richiede un impegno nella guida prossimo allo zero. Sono le principali aspettative di chi acquista uno scooterino 50 a quattro tempi, assieme a una linea pulita e che non sia un pugno in un occhio, meglio se un po’ elegante. Il Flexì risponde a tutto questo, costa 1.390 euro f.i. con tre anni di garanzia e fa 35 chilometri con un litro di benzina: può bastare? È un buon inizio per fare amicizia con un mezzo da diporto che reca un marchio glorioso.

Discreto nella livrea fumo di Londra, accattivante in quelle bicolore beige/bianco e bianco/prugna dal richiamo rétro, è un giocattolino con cui muoversi nel traffico è agevole. Senza troppa fretta perché l’accelera zione di un 50 a quattro tempi è quella che è, ma con dolcezza perché l’erogazione è morbida e priva di strappi, estremamente lineare; decisamente buono, in compenso, l’allungo, con il contorno di un suono di scarico particolarissimo, dal timbro basso e grintoso.




L’abitabilità è di misura, nel senso che c’è lo spazio giusto per sistemare un conducente di un metro e ottanta senza che nulla risulti rannicchiato, per cui normalmente si sta comodi, ma le ginocchia sono vicine allo scudo e qualche contatto è inevitabile nei sobbalzi. Le sospensioni d’altro canto sono quelle di un cinquantino economico e miracoli sulle buche non ne fanno, né la forcella, né l’unico ammortizzatore, così come sono adeguati a peso e prestazioni i freni: il tamburo posteriore è un po’ pigro, meglio il disco anteriore che non brilla per modulabilità ma è efficace.

Cinquantino costruito all’insegna della praticità, il Flexì ha ruote non tanto grandi, di 12”, per rendere la guida più leggera, un vano sottosella discreto e il tappo del serbatoio esterno, dietro la sella, che non è dunque necessario sollevare per fare rifornimento. Sono da cinquantino economico anche le finiture, non mancano però alcuni dettagli di pregio come il doppio cavalletto, rarissimo in questa categoria, e la leva dell’avviamento a pedale, oltre a quello elettrico. Dovesse mai scaricarsi la batteria, significa la salvezza...

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