Queste le nuove caratteristiche tecniche della cross giapponese
- Nuovo dispositivo di accensione/iniezione, privo di batteria nonostante il tradizionale avviamento a pedale. Estremamente leggero, assicura ottime prestazioni ed un’erogazione ottimale della potenza in un arco d’erogazione estremamente ampio.
- La nuova centralina dell’iniezione mantiene automaticamente alle condizioni ottimali la fasatura ed i tempi d’accensione, esaltando così le caratteristiche del propulsore in ogni situazione.
- Una spia di controllo, integrata nell’interruttore di arresto del motore, segnala eventuali problemi al sistema d’iniezione.
- Il nuovo e più resistente materiale con il quale è realizzato il pistone ben si adatta alla maggiore potenza della CRF250R, ed ha limitato al minimo l’aumento del peso.
- Alesaggio ridotto a 76.8 mm per una maggiore resistenza. La corsa è stata conseguentemente incrementata a 53.8mm
- Il rapporto di compressione è stato elevato da 13:1 a 13,2:1 per una maggior potenza.
- Le luce d’aspirazione rettilinea migliora sensibilmente la “respirazione” del motore, generando quindi maggior potenza.
- Le nuove molle valvole, realizzate in materiale ultraresistente, adottano la tecnologia della MotoGP per migliorarne la durata e raggiungere regimi di giri superiori al solito.
- Il corpo farfallato di ampio diametro (50mm) permette d’ottenere maggior potenza e migliori prestazioni a tutti i regimi.
- La nuova e più leggera parete del carter motore riduce il peso del propulsore, mantenendo spessore solo dove è necessario e riducendolo a soli 2mm in alcuni punti.
- La valvola lamellare orizzontale del carter ha consentito di abbassare l'albero motore e quindi il baricentro.
- Il nuovo rivestimento Kashima con ridotti attriti aumenta la durata della frizione.
- La nuova rapportatura del cambio esalta le prestazioni e la coppia a tutti i regimi, mentre la robustezza del cambio è aumentata, in funzione della maggior potenza complessiva.
- Nella scatola del cambio è stata aumentata da 5,1 a 5,5mm la distanza tra l’albero principale (ingresso) ed il contralbero (uscita). Ora, l’escursione della leva è più lunga ed energica.
- Ogni singolo componente del decompressore automatico è stato ottimizzato, come è stato rivista la struttura della messa in moto grazie all’adozione dell’iniezione (PGM-FI), che ha facilitato sensibilmente la fase di avviamento.
- Il nuovo e più rigido carter è stato abbassato di 10mm rispetto ai modelli tradizionali, abbassando quindi il baricentro del motore.
- La rinnovata geometria ha ottimizzato la distribuzione delle masse anteriori e posteriori per un migliore equilibrio e controllo.
- Il nuovo telaio a doppia trave in alluminio di V generazione, pur con dimensioni modificate e rigidità laterale e torsionale ottimizzate, trae spunto dal telaio della CRF450R. Naturalmente, i longheroni centrali ed inferiori sono stati sviluppati per sposarsi alla perfezione con il propulsore della CFR250R.
- Il nuovo telaio presenta un montaggio del motore più basso ed una posizione arretrata dell’asse anteriore; ciò ha prodotto un baricentro più basso, una maggior agilità e maneggevolezza ed un “feeling” di maggiore stabilità sull’anteriore.
- Nuovo forcellone, più lungo di 29mm per una migliore stabilità in accelerazione.
- L’interasse è leggermente superiore rispetto alla versione precedente, per una maggior trazione in accelerazione. Invece, l’angolo di sterzo è stato ridotto per una miglior inserimento in curva.
- Il nuovo scarico a silenziatore singolo ha permesso una riduzione di peso di 850 gr.
- Sulla nuova CRF250R, la centralizzazione delle masse ha raggiunto un equilibrio ottimale grazie allo spostamento in avanti del silenziatore e alla contenimento della sua lunghezza.
- Il nuovo radiatore ha incrementato la potenza radiante da 14.6 a 14,7 kW, per un miglior raffreddamento in relazione alla maggiore potenza del motore.
- I minori consumi hanno permesso di rimpicciolire il serbatoio di ben 1,6 litri, consentendo un ulteriore risparmio sul peso ed una maggiore compattezza della moto, soluzione che agevola i movimenti del pilota.
- La nuova pompa del carburante, fissata sul lato inferiore del serbatoio (anch'esso in plastica), pressurizza rapidamente il carburante.
- Il nuovo tappo del carburante a filo facilita i movimenti lungo la sella, migliorando il comfort del pilota.
- La nuova cassa del filtro rende più semplice lo smontaggio e la sostituzione del filtro aria. Il tubo di aspirazione non è più rettilineo ma “ad imbuto”, migliorando la prontezza del propulsore ai regimi medio-bassi.
- La nuova forcella da 48mm con sezione del pompante maggiorata (24mm) e nuovo olio, assicura un’azione ammortizzante più morbida e lineare, migliorando ulteriormente il controllo del mezzo. Steli con 310mm di escursione, con ritorno e compressione regolabili (in 16 posizioni).
- Modificata la forma della cartuccia della forcella; garantisce ora una maggiore rigidità, mentre le molle più corte riducono il peso, per un miglioramento generale della maneggevolezza.
- La configurazione del serbatoio ausiliario della sospensione posteriore è stata ampiamente modificata, per incorporare l’alloggiamento del “mono”: ciò ha permesso una riduzione di peso di 100gr, prevenendo inoltre ogni interferenza tra il serbatoio stesso e il piede del pilota.
- Il nuovo profilo del cerchione assicura una maggior resistenza alla flangia dei raggi.
- Ereditato dalla CRF450R, il RED (Revolutionary Ergonomics Design) determina una posizione di guida comoda ed ergonomica. L'area piana fra sella e serbatoio e le ridotte dimensioni del tappo carburante agevolano gli spostamenti del pilota.
- Lo strumento per impostare la mappatura della centralina HRC è facile da usare, e permette il corretto input dei dati per ottenere la miglior messa a punto del mezzo in ogni condizione. La fasatura dell’accensione e la mappatura dell'iniezione possono essere modificati collegando la moto al proprio PC e seguendo le (semplici) istruzioni. Ciò ha semplificato radicalmente le regolazioni, rendendo anche questa messa a punto accessibile a un'ampia fascia di appassionati. Il collegamento richiede ora un singolo connettore, senza dover più smontare il serbatoio: una messa a punto velocissima, quindi.
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