Nuova Vespa LX 50 4V

Un 50 quattro tempi, con le prestazioni di un 2T
Nuova Vespa LX 50 4V

10 lug 2009

Rosso. Tre, due, uno... fuoco! Al verde gas spalancato, gomito a gomito in una gara di accelerazione assolutamente rispettosa del Codice perché con le prestazioni di un cinquantino peccare è proprio difficile. Però è un confronto che dà soddisfazione perché prima d’ora non si era mai visto uno scooterino 50 a quattro tempi in grado di fronteggiare i due tempi. E la Vespa LX 50 4V invece sì. Fianco a fianco con una LX 50 due tempi, uguale, al semaforo perde mezza lunghezza nello scatto, poi si procede a tutto gas senza cedere o guadagnare un centimetro fino a quando la due tempi arriva al massimo mentre l’altra continua ad allungare piano piano. Non è il caso di pretendere brividi ma indubbiamente l’arrivo del motore Piaggio a quattro valvole ha portato una bella differenza, di pari passo con consumi dell’ordine di 43 chilometri abbondanti con un litro di benzina, che di questi tempi fanno gola. Si parla di 28 km/litro per il due tempi, rispetto al quale il 4V è anche più dolce nell’erogazione e non dà lo strappo quando si riapre il gas a bassissima velocità: la marcia nel traffico serrato è più dolce ed omogenea, anche se qualche volta nelle gimkane lo strappo può fare comodo per riprendere l’equilibrio.


È un bel passo in avanti questa Vespa a quattro valvole che va a sostituire la due valvole ed impiega la medesima scocca, la stessa della versione a due tempi. La differenza si vede poco ma si sente tanto, con un gap di prezzo ragionevole: costa come la precedente 2V, 2.550 euro f.c., rispetto alla più economica 2T il divario è contenuto in 200 euro. E la guida non cambia: mostruosamente agile, leggerissima, approssimativa nelle traiettorie ma guizzante nel traffico serrato, ciò che più importa. La scocca in lamiera funge anche da carrozzeria, come impone la tradizione, e per lo stesso motivo la sospensione anteriore è monobraccio a bielletta oscillante, adeguata alle prestazioni di un cinquantino; più secco l’ammortizzatore posteriore.

I freni sono a disco davanti e a tamburo dietro, non troppo netti nell’azione ma potenti quanto basta, le ruote restano piccole, 11” anteriore e 10” posteriore; nuova la sella per un maggior comfort, e numerosi gli interventi di dettaglio come l’aletta sul parafango e la nuova mascherina frontale.

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