SSP: Renzi Corse e Simone Corsi, un debutto al top

All'esordio nella Supersport iridata, si sono aggiudicati la classifica del Challenge

SSP: Renzi Corse e Simone Corsi, un debutto al top
© GpAgency

La stagione 2024 del mondiale Supersport si è conclusa con la vittoria di Adrian Huertas con la Ducati Panigale V2 del Team Aruba dopo una stagione pressoché dominata, ma la Rossa di Borgo Panigale ha conquistato anche un altro titolo nella medesima classe, ovvero quello del WorldSSP Challenge, sottocategoria che disputa soltanto i round europei all’interno della griglia della serie iridata.

Qui, a ottenere il risultato massimo è stato un binomio tutto italiano: il Team Renzi Corse con Simone Corsi, entrambi al primo anno completo in SSP dopo aver brillato in altri contesti.

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Renzi Corse e Simone Corsi, esordio vincente


Al decimo anno di attività, la compagine romana capitanata da Stefano Renzi ha infatti disputato la prima “vera” stagione a livello internazionale dopo aver militato nella Supersport del Campionato Italiano Velocità, correndo a lungo con la Kawasaki prima di passare nel 2022 alla Ducati – facendo arrivare al top nel contesto nazionale un Talento Azzurro FMI come Matteo Patacca, permettendogli anche di esordire nel Mondiale da wild card – abbracciando il nuovo regolamento Next Generation. Con la medesima moto, il team ha poi deciso di intraprendere l’avventura iridata con un pilota veloce ed esperto come Corsi, mettendosi immediatamente in luce contro squadre più navigate.

“Siamo orgogliosi di ciò che siamo riusciti a ottenere nella prima stagione nel mondiale Supersport. Abbiamo corso per tanti anni nel Campionato Italiano Velocità e lo step verso il panorama internazionale non è affatto semplice, soprattutto per una squadra come la nostra che aveva soltanto disputato delle wild card mondiali e che ha quindi scoperto i vari circuiti direttamente nel corso dei weekend di gara” spiega il team manager Stefano Renzi, evidenziando anche la grande differenza nel format del fine settimana rispetto a quello del CIV. “Tra i vari aspetti differenti, oltre alla logistica gestita in maniera eccellente da una nuova team coordinator, Chiara Mancini, da quest’anno in squadra, uno dei più complicati è stato il format. Arrivando dal campionato italiano, dove si comincia già dal giovedì con tre turni di prove libere che permettono di arrivare alle qualifiche pronti e con un assetto praticamente perfetto, non è stato facile adattarsi a una sola sessione di prove per poi fiondarsi direttamente in Superpole il venerdì pomeriggio. Ci siamo spesso ritrovati a partire più indietro del previsto, ma in gara siamo stati sempre competitivi e il merito è stato anche di Corsi, che si è confermato un gran pilota sotto ogni punto di vista”.

L’esperienza di Simone si è infatti rivelata preziosa: “Essendo un pilota navigato, che per parecchi anni ha corso nel Motomondiale, molti circuiti li conosceva già ed è stato in grado di darci le giuste indicazioni per migliorare. Inoltre, non è stato soltanto altamente professionale: con lui si è anche instaurato un fantastico rapporto dal punto di vista umano, aspetto fondamentale per essere competitivi a livelli così alti. Ammetto che ci aspettavamo qualcosina in più a livello di risultati, come la Top 10 a ogni gara, ma vincere il titolo WorldSSP Challenge ci rende comunque orgogliosi” aggiunge Renzi tracciando un bilancio di questo primo anno e guardando già a un 2025 che si preannuncia altrettanto intenso.

“Posso vedere il bicchiere mezzo pieno e definire trionfale il primo anno, visto che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ma al contempo ci siamo resi conto di quanto sia complicato arrivare davanti, e ciò ci dà ancora più motivazione in vista del 2025, perché cercheremo di alzare l’asticella provando sia ad aumentare l’impegno rendendo la squadra ancora più professionale, che provando ad affrontare tutto il Mondiale e non soltanto le tappe del Challenge. Questo, se la Dorna accetterà la nostra richiesta”.

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Pur trattandosi di un pilota di grande esperienza nel panorama internazionale, con oltre un ventennio nel contesto del Motomondiale tra 125 e Moto2 (cinque successi e 21 podi), anche per Corsi quella di quest’anno è stata una prima volta: mai, infatti, il romano si era cimentato nella stagione della SSP iridata. Una scommessa preparata con il titolo italiano vinto nel 2023 con la Yamaha R6. Il trentasettenne si è trovato immediatamente bene anche con la Ducati Panigale V2 e ha centrato il titolo nel Challenge dopo un bel testa a testa con il giovane e talentuoso australiano Tom Edwards. A fare la differenza è stata la costanza di rendimento, visto che Corsi ha conquistato punti in 14 manche (contro le sette del rivale) allungando in maniera decisiva all’Estoril con un settimo posto assoluto in Gara 1, miglior risultato stagionale.

“Ammetto che, inizialmente, pensavo di poter ottenere anche qualcosa di più, viaggiando sempre nelle prime dieci posizioni della classifica assoluta, ma il livello della Supersport quest’anno era davvero altissimo e, insieme al Team Renzi Corse, ci siamo focalizzati sul titolo nel WorldSSP Challenge raggiungendo il nostro obiettivo principale nell’ultimo round a Jerez” racconta Simone. Sia per me che per la squadra è stato il primo anno nel campionato e possiamo ritenerci soddisfatti, anche perché a parte qualche difficoltà in qualifica siamo sempre riusciti a essere abbastanza competitivi e, con un pizzico di fortuna in più, probabilmente avremmo chiuso i giochi anche in anticipo. Penso per esempio a Cremona, dove avevamo un gran potenziale ma un problema tecnico nel giro di allineamento non ci ha permesso di ottenere punti. In ogni caso, sono contento anche perché, tra CIV e Mondiale, in due anni di Supersport ho conquistato due titoli confermandomi ad alti livelli, dimostrando di essere ancora competitivo”.

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