Prima gara al Balaton Park e primo podio per Alvaro Bautista, che ha completato la doppietta Ducati Aruba alle spalle del vincitore Toprak Razgatlioglu. Lo spagnolo sorride di fronte al risultato ottenuto, anche se i problemi costanti della sua stagione restano.

“Ho ottenuto il miglior risultato possibile. Sono partito bene – spiega Alvaro - ma nei primi giri sono sempre un passengero in sella, mentre dopo qualche passaggio torno ad essere un pilota, dato che la moto mi segue e posso fare il mio passo. Nella seconda parte di gara avevo lo stesso passo di Bulega e Toprak ma è bastato per recuperare. In questa pista è facile commettere errori, ho tentato di mettere sotto pressione Nicolò ma non è servito. Sono contento del risultato”. 

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Bautista, l'incidente del via e Balaton

Bautista affronta poi il tema legato all’incidente al via, con Andrea Iannone protagonista.

“Ho sentito ieri Iannone dire che il pericolo non è derivante dalla pista, bensì dagli altri piloti e dallo sport. In effetti il vero pericolo sono gli altri piloti, dato che lui oggi ha fatto un grande errore e ha colpito vari rivali. Sicuramente la pista ha qualche punto debole in termini di sicurezza, ma il problema sono gli altri piloti. anche nella pista più sicura avvengono incidenti se un pilota effettua una manovra pericolosa”.

Il Balaton Park resta al centro dell’attenzione parlando di sicurezza, ma Bautista evita processi.

“Qui la prima variante ricorda Most ma il problema è se qualcuno crea del caos: la sicurezza in questa pista può migliorare, del resto è il primo anno. Con la prima conformazione dell’impianto sarebbe stato impossibile correre, ora la situazione è migliore ma si può crescere ulteriormente in termini di vie di fuga e cose ti questo tipo. Come layout le tante varianti presenti non sono il massimo per correre con delle moto di grande cilindrata, ma in calendario ci devono essere piste di ogni tipo, e l’importante resta la sicurezza”.

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