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“Ogni volta che la FIM cerca di livellare il campionato le partenze sono le stesse, qui Toprak e Nicolò” commenta lo spagnolo di Ducati dopo il terzo posto di gara-2
Marco Pezzoni
13 lug 2025
Prezioso terzo posto per Alvaro Bautista in chiave iridata nella lotta all’ultimo posto sul podio a fine stagione con Danilo Petrucci. Lo spagnolo deciderà se dare una mano al compagno di squadra Bulega a vincere il titolo
“Ogni volta che la FIM cerca di livellare il campionato – esordisce Bautista – le partenze sono sempre le stesse. Qui ancora Toprak e Nicolò. Anche nel passato, ogni volta che hanno cercato di livellare il campionato tagliando delle prestazioni dalla mia moto, abbiamo lavorato e siamo comunque riusciti a lottare per la vittoria. Il problema è quando si penalizza il pilota ma non la moto. Se togliessero questa stupida regola, che non ha senso, forse si potrebbero vedere nuovamente tre piloti a lottare per la vittoria. In passato ho avuto tanti problemi nei primi giri, nei primi 2-3 giri non riuscivo a scappare, forse prendevo un paio di posizioni, ero troppo forte.”
Poi aggiunge: “Nelle gare normali riuscivo a lottare nei primi giri e poi dopo metà gara facevo la differenza, per tutto, l’energia del mio corpo, il consumo gomme. La moto diventava più leggera dopo qualche giro e per me era più facile da guidare. E’ quello che succede anche quest’anno ed oggi, nei primi giri ci sono tante forze in curva. Ad oggi ho più problemi perché la forza laterale è più forte della deportanza per me e in queste curve si sente di più. Dopo metà gara sono riuscito a copiare i loro tempi perché usavo la SC0 contro chi usava la SCX. Dipende dalla strategia, perché con la SCX non posso spingere di più perché dipendo tanto dalla moto, non posso usarla, preferisco aspettare quando la moto diventa più leggera e avere più gomma. Sono stato costretto a scegliere la SC0 perché non posso usare la prestazione della SCX all’inizio perché la moto non me lo permette, devo giocare le mie carte. Penso che sarebbe una bella idea di mettere i piloti nelle migliori condizioni di guidare, usare i punti forti del fisico e non acuire i punti deboli.”
Parlando della gara dice e del duello con Bulega dice: “A due giri dalla fine ho commesso un errore alle Foggy Esses, volevo essere vicino a Nicolò nell’ultimo giro ma ho frenato troppo forte e sono andato lungo perdendo tre decimi nella chicane. Sono i tre decimi che non mi hanno permesso di arrivargli vicino alla penultima curva. Sono felice perché ero terzo ma non come ieri, per me è più importante il gap che la posizione.”
Poi aggiunge: “Da fuori è diverso, ma da dentro…Non sono stupido, l’ultima curva è traditrice perché non si vede la curva quando si frena. Si frena solo perché c’è il riferimento ma non si può aggiustare la frenata, si vede la curva solo quando si è dentro. Nicolò sapeva che fossi lì ed ha chiuso molto bene, era una manovra stupida provare l’ingresso tanto per. Ho provato a farlo andare un po’ lungo affinchè potessi incrociare ma ha fermato bene la moto. Sono contento per la mia prestazione, non per il risultato perché penso di poter lottare per risultati migliori ma questa è la situazione e penso che stiamo facendo il massimo.”
Con cinque round ancora da disputare e quindici gare, la lotta al titolo è più che mai aperta tra Toprak e Bulega ed in questo senso Bautista potrebbe dare una grossa mano al suo compagno di squadra. “Non lo so ancora, ho delle ragioni per aiutarlo e delle ragioni per non farlo. In queste due settimane deciderò se aiutarlo o meno, chi lo sa. Devo finire le gare più avanti possibile.”
Sul futuro ancora non si sbilancia: “Nessuna novità, forse aiuterò Bulega o forse no. Ne parleremo (ride). Sono piuttosto tranquillo, sto facendo del mio meglio, le prestazioni ci sono ma non sono nella stessa situazione degli altri. Con questa penalizzazione ho dimostrato di essere forte, ma per essere al loro livello devo avere le stesse armi degli altri. Al momento però non è giusto combattere con loro perché non sono nella loro stessa situazione.”
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