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10 lug 2025
Il futuro di Scott Redding sembra ormai lontano dal paddock del mondiale SBK, il team MGM Bonovo Racing, nonostante le voci sulla sua chiusura al termine della stagione sta provando a programmare anche il futuro che però presumibilmente sarà senza il vicecampione del mondo SBK 2020.
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La SBK torna in Inghilterra a Donington Park, circa 150 chilometri dal tuo paese natale.
“Sono molto carico per questo weekend, c’è sempre una bella atmosfera qui a Donington, sembra ci sarà bel tempo per tutto il weekend quindi mi aspetto davvero tanto pubblico. Spero sia un bel weekend per tutti pieno di gente, birra e gare divertenti”.
La stagione era iniziata molto bene in Australia, poi cosa è successo?
“È difficile spiegarlo perché Philipp Island ha falsato un po’ i livelli di tutti. Quando siamo tornati in Europa, i team ufficiali hanno iniziato a fare test mentre i team più piccoli non sono riusciti per cui si è creato questo gap. Ogni volta che vai a fare dei test puoi provare qualcosa di nuovo sulla moto, nell’elettronica e fare dei passi avanti. Abbiamo fatto anche noi ma abbiamo sempre avuto dei problemi, non avevamo fatto i test di Misano ma la moto comunque funzionava bene ma purtroppo abbiamo avuto dei problemi alla frizione. Onestamente penso che il nostro livello sia buono e che possiamo lottare per restare in top10”.
Si rincorrono le voci sulla chiusura del team MGM Bonovo Racing, cosa puoi dirci del tuo futuro?
“Sapevo che era una cosa che poteva accadere, la situazione è molto complicata e difficile. Apprezzo veramente tanto tutte le persone che stanno facendo del loro meglio ma non è facile correre sapendo tutto quello che sta accadendo. Devi saperlo accantonare e cercare di fare del tuo meglio, cercando di fare la cosa che ti piace per l’amore verso le gare ed è il motivo per cui lo facciamo. Per il prossimo anno non so ancora cosa farò ed è una situazione complicata dal fatto che molti team privati non hanno soldi per pagare un pilota e io non verrò nel mondiale a fare quello che ho fatto quest’anno. Non correrò gratis, ho una famiglia da sostenere. Non è normale che queste cose accadano e penso che il campionato dovrebbe cercare di implementare qualcosa perché non è giusto che i piloti non vengano pagati e che rischino la loro vita e facciano il loro lavoro gratuitamente. Dovremmo essere atleti professionisti, dovremmo guadagnare soldi, dovremmo fare del nostro meglio, ma non abbiamo soldi. Alcuni di noi devono lavorare quando tornano a casa, non lo farò, troverò un'altra soluzione e farò tutto ciò che so fare al meglio. È un peccato che non possa continuare con Bonovo, ma questa è la situazione in cui ci troviamo, vedremo cosa succederà”.
Lo scorso weekend sei tornato a correre nel BSB, un assaggio di futuro?
“Ho fatto quella gara perché Glenn Irwin si è infortunato, aveva senso perché tanti fan mi volevano su quella moto. Ho pensato che fosse la cosa giusta da fare, andare e divertirmi senza pensare al risultato e così ho fatto”.
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