“Non è stata una sorpresa la sua vittoria, il livello è molto alto quest’anno” commenta lo spagnolo dopo il quarto posto di gara-1
Quarto posto che sta decisamente stretto ad Alvaro Bautista, considerando il suo potenziale sulla pista spagnola ma che perlomeno salva l’onore del team Aruba Ducati dopo l’uscita di scena di Bulega nel giro di ricognizione della seconda partenza
“Non avevo grip sul davanti – esordisce Bautista – facevo fatica a far curvare la moto, mi sono dovuto adattare ed usare il posteriore per chiudere la traiettoria. Avevo un pessimo feeling con l’anteriore, non so se dopo la bandiera rossa ci sia stato un calo di performance nella gomma. Quando mi sono fermato al box, Giulio (Nava, il suo capotecnico) voleva montare una gomma nuova ma l’ho fermato dicendogli che con quella avevo buone sensazioni, riuscivo a guidare la moto molto bene.”
Poi aggiunge: “Il problema non era il setting della moto, è stato che qualcosa è cambiato quando è stata fermata la gara e al restart il "davanti" ha iniziato a non funzionare, forse è stato un insieme di cose.”
Il nuovo asfalto di Aragon è stato promosso anche dai piloti della SBK, chi l’ha provato in anticipo testando prima di Cremona e chi l’ha visto per la prima volta nel weekend. “Il feeling con il nuovo asfalto è stato buono nonostante le patch di riparazione, passandoci sopra non ci sono stati problemi. Ho sentito che con l’acqua sono pericolose perché non c’è spazio per drenarla, ma sull’asciutto nessun problema.”
Sulle possibilità di vittoria spiega: “Mentre guidavo mi sono chiesto del perché riuscissi a stare con Iannone, Toprak, Gerloff, Petrucci perché non riuscivo a guidare come volevo, perdevo tanto soprattutto nelle curve veloci e non riuscivo a farle. Mi domandavo perché non scappassero via, vincere non era nei miei pensieri, solo se si fossero dati fastidio seriamente avrei potuto farlo ma in una situazione normale no di certo.”
Lo spagnolo e l’italiano si conoscono dai tempi del Motomondiale ed Alvaro era ben conscio che Andrea prima o poi avrebbe vinto una gara in SBK. “Non mi aspettavo niente di diverso, è un pilota molto veloce. Mi ha sorpreso perché è stato abbastanza costante e competitivo nelle prime gare, ha fatto degli up and down ma ha il potenziale, ha fatto i test qui un paio di settimane fa ed è molto forte. Per me non è stata una sorpresa la sua vittoria di oggi, il livello è molto alto e ci sono più piloti a lottare per la vittoria. Era solo una questione di tempo.”
Poi aggiunge: “Ha guidato praticamente tutta la gara potendo fare il suo ritmo e tenere il suo passo. Aveva quasi tutto sotto controllo, ogni volta che un pilota lo passava lui restituiva il sorpasso e tornava davanti. Penso che avesse qualcosa nel taschino, nel finale ha aperto un gap ed ha vinto.”
Lo spagnolo sembra aver di nuovo in mano la sua moto dopo quasi una stagione passata a trovare il feeling adeguato a sopperire alla presenza della zavorra. “Ora il feeling è simile a quello dell’anno scorso, ho solo più peso. Faccio solo più fatica ad inizio gara, non sono mai arrivato alla massima performance alla fine della gara perché sono sempre al limite. Da Most mi sento più comodo sulla moto e posso guidarla come voglio.”
Poi aggiunge: “Non dipende da me la zavorra, non sono la persona che prende le decisioni. Devo solo lavorare nel miglior modo possibile per ottenere la migliore performance. Come ho sempre detto, non è corretto mettere un peso minimo su queste moto perché diventano difficili da guidare per un pilota leggero.”
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