SBK, Locatelli bandiera Yamaha, ma tira una brutta aria

SBK, Locatelli bandiera Yamaha, ma tira una brutta aria© GP Agency

Andrea è quinto, ma su sei R1 il conto delle vittorie è pari a zero. Razgatlioglu ha lasciato un grosso vuoto, la moto paga il peso degli anni

19.06.2024 ( Aggiornata il 19.06.2024 19:08 )

Quinto e miglior Yamaha  del lotto. Male non sarebbe  il rendimento di Andrea Locatelli nella SBK 2024, effettivamente mica lo è, ma il piatto piange lo stesso. Su sei R1 totali, il computo delle vittorie vede casella vuota, e il totale dei podi conta tre gradini calcati. Il bergamasco del team ufficiale Pata Prometeon sta comunque facendo bene, considerazione che nasce dall'età del progetto messo in pista da Iwata.

Locatelli buono, Rea disastroso

Magari non esplode, però nemmeno implode. Andrea Locatelli è l'esatto contrario di Jonathan Rea, questi in ammissione di crisi dopo il round completato a Misano. Mai così male il nordirlandese in SBK, per un fondo tenuto lontano ai tempi Honda, nemmeno immaginato coi colori Kawasaki, oggi toccato col blu Yamaha.

Andrea, dal canto suo, ottimizza senza strafare. Dei podi accumulati dai tre diapason ci sono i due secondi posti firmati a Phillip Islanda, tra Gara Uno e Sprint. In addizione troviamo la terza posizione ottenuta da Remy Gardner in Olanda, per conto dell'ottimo GYTR GRD. 

E poi? Solo delusioni. Perché non si venga a dire che Il Cannibale piace a cotanto digiuno. Macché. E Dominique Aegerter? Lo svizzero si sta comportando benone, anche se  trofei e targe risalgono alle esperienze maturate in Supersport e MotoE. Anzi, abbiamo trovato un terzo posto colto a Jerez nel 2023, mai replicato. Phillip Oettl e Bradley Ray si difendono a centro gruppo, spesso tuttavia ricoprire piazzamenti da seconda metà di classifica. 

Razgatlioglu e l'addio a Yamaha, nel conseguente addio alla R1 in vittoria

C'era da immaginarselo, ma non così tanto. Toprak Razgatlioglu ha salutato la Yamaha, la Yamaha ha salutato l'ultima vittoria, presa proprio a Magny-Cours 2023 con l'attuale leader del mondiale e punta BMW. I vertici di Iwata, del team ufficiale e della filiale europea sapevano che avrebbero perso un campione, avranno anche sospettato che avrebbero perso il campionato 2024?

No, oppure, in parte. L'ingaggio di Johnny Rea avrebbe dovuto colmare la lacuna, si sta rivelando una disdetta. Al finire della stagione mancano ben otto completi round, possibilità per invertire la rotta in un mare mosso dalla cattiva aria che si respira tra il Giappone e i paddock iridati.

R1 "vecchia" non fa buon brodo: problemi simili alla M1 MotoGP

L'attuale base progettuale della R1 risale al 2015, man mano aggiornata da mirate evoluzioni, mai però rivoluzionata. Quindi, un nuovo modello Superbike manca all'appello da parecchio tempo. E' un po' l'indole delle Case nipponiche, vedete Kawasaki. Solo la Honda ha portato qualcosa di veramente inedito. Che non funziona.

Se il limone è stato spremuto, al limite potrebbe uscirne qualche residua goccia. La quattro cilindri in linea dotata di propulsore a fasatura "irregolare" è bellissima, suona bene, gira forte, ma non basta. Erogazione invidiabile, frenata precisa, stabilità in curva. Ottimo. Eppure, manca potenza, a ricordare le fatiche della M1 MotoGP.

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