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Superbike Australia, Razgatlioglu: "Le gare corte piacciono a tutti ma nessuno lo dice"

Il turco ha concluso il venerdì a Phillip Island col nono tempo: "Il vento era impressionante e la BMW più difficile da guidare, ma mi sento pronto"

Superbike Australia, Razgatlioglu: "Le gare corte piacciono a tutti ma nessuno lo dice"
© GpAgency

Christian CaramiaChristian Caramia

23 feb 2024

Dopo aver impressionato positivamente nei test di inizio settimana, Toprak Razgatlioglu ha concluso la prima giornata di libere a Phillip Island col nono tempo in classifica seppur a 4 decimi da Alex Lowes. Un distacco non certo preoccupante, ma figlio delle difficili condizioni climatiche incontrate dai piloti nel venerdì australiano.

Toprak Razgatlioglu commenta il suo venerdì


“Cosa è cambiato oggi rispetto ai test? Innanzitutto il forte vento, che era impressionante – ha esordito il portacolori BMW – certo, è un problema che vale per tutti, ma io l’ho avvertito in particolar modo. In rettilineo ti ‘spinge’, tant’è che sono andato largo in curva 1 per ben tre volte. Ho cercato quindi di rimanere in traiettoria, senza forzare, e ho provato solo un time attack senza spingere al massimo. Tutti hanno fatto piccoli run, me compreso, perché l’obiettivo era adattarsi a queste condizioni senza correre rischi”.

Anche il grip offerto dal tracciato australiano, recentemente riasfaltato, sembra differente rispetto ai test: “La moto pare diversa, non riesco a guidarla come fatto durante le sessioni di collaudi – ancora Toprak – il mio auspicio è che sabato, con temperature leggermente più alte, la situazione possa cambiare. Al momento, nessuno dei piloti in pista sta spingendo come vorrebbe”.

Gare corte? Nessun problema per Toprak


In conclusione, Razgatlioglu ha espresso il proprio parere circa la decisione di correre Gara 1 e Gara 2 in regime di flag to flag: “Ritengo che non sarebbe stato impossibile disputare le manche sulla normale distanza di gara – l’opinione del turco – tutti hanno gli stessi problemi, quindi nessuno avrebbe dato il 100%. Magari avremmo girato 2-3 secondi più lenti e anche io avrei corso sulla distanza normale se fosse stato necessario, ma capisco la decisione presa".

"Oggi, con condizioni mutevoli a causa di vento e pioggia, dopo pochi giri le gomme erano già deteriorate. Inoltre, una gara corta offre maggiore sicurezza e anche i piloti sono contenti, Rea compreso anche se non lo dice, perché possiamo spingere di più. Se mi sento il favorito per la vittoria? Non lo so, vedremo sabato, ma sono pronto” ha concluso il #54.

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