SBK, Bautista: "Ho fatto un reset, Aragon mi ha reso più umile"

SBK, Bautista: "Ho fatto un reset, Aragon mi ha reso più umile"© GpAgency

Alvaro si è rifatto con gli interessi dopo l'errore di sabato: "Ho mantenuto la serenità, senza ripensarci troppo". Su Bagnaia: "Tornerà più forte"

24.09.2023 ( Aggiornata il 24.09.2023 17:11 )

Alvaro schiacciasassi. Dopo la delusione di Gara 1, terminata con un’inaspettata scivolata che aveva spalancato le porte della vittoria al compagno Michael Ruben Rinaldi, Bautista si è rifatto nella giornata di domenica guidando alla sua maniera, vincendo sia la SP Race che la gara lunga ad Aragon.

Nella manche pomeridiana, lo spagnolo si è reso protagonista di un autentico assolo, rifilando quattro secondi a Toprak Razgatlioglu e sette a Rinaldi. Le lunghezze di vantaggio su Toprak sono adesso 47 e, dopo la battuta d’arresto del sabato, il campione del mondo è tornato a macinare punti preziosi nella marcia verso la seconda corona consecutiva.

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Bautista, la serenità è la chiave


Al termine della corsa di domenica pomeriggio, il ducatista non ha nascosto la sua soddisfazione: “Cosa è cambiato rispetto a sabato? Beh, ho fatto semplicemente un reset dopo Gara 1 – le parole al termine di Gara 2 – tra sabato e domenica ho provato a non pensare alle gare, ho riposato e trascorso del tempo con la mia famiglia, cercando di rimanere positivo. Inoltre, il feeling con la mia Ducati era già buono, e lo è stato anche nel warm up della mattina. Al netto dell’errore commesso sabato, sono molto felice del mio weekend. Il motivo è chiaro: in questo fine settimana ho imparato tanto, perché quanto accaduto insegna che bisogna rimanere sempre attenti e non dare niente per scontato. Aragon mi ha reso più umile”.

Nelle prime fasi di Gara 2, Alvaro ha lottato con Locatelli: “Sapevo che Toprak e Rea avevano un bel passo, ma non conoscevo il reale potenziale di Andrea. Se ho pensato che Loka potesse mettersi tra me, Razga e Johnny in modo da togliere punti a loro? No, in gara non pensavo a questo, semplicemente mi sentivo molto a mio agio nonostante lo scarso grip e ho provato a spingere, cercando di seguire le mie traiettorie. Non sto facendo calcoli pensando al titolo”.

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Alvaro ostenta tranquillità e serenità, respingendo ancora una volta i paragoni con il 2019, quando gettò alle ortiche un mondiale quasi vinto a causa delle troppe cadute: “All’epoca spingevo al limite, esagerando, perché pretendevo di ripetere i tempi realizzati in Qualifica, volevo guadagnare 5 secondi in 3 giri – ha specificato l’alfiere Aruba Ducati - quest’anno cerco di avere più margine e non oltrepassare il limite, così da non prendere rischi e commettere errori”.

La domenica perfetta di Alvaro fa da contraltare a quella di un suo parimarca in MotoGP, Pecco Bagnaia, suo malgrado protagonista di una scivolata nel GP India che potrebbe aver riaperto i discorsi iridati. Quanto è importante tornare subito in sella dopo una caduta? Bau Bau ha raccontato la sua esperienza: “Nel mio caso, tornare subito in pista [dopo l’errore in Gara 1] è stato importante. Sono ripartito da zero, avere l’occasione di riscattarsi immediatamente aiuta a dimenticare in fretta. Nella gara lunga ho guidato con attenzione, specie nel cambio di direzione in cui sono caduto ieri. Sono sicuro che Pecco ripenserà tanto al suo errore prima del Giappone, io sono stato fortunato a differenza sua a cadere il sabato e tornare in gara la domenica. Lui è un campione del Mondo, conosce bene queste situazioni, tornerà ancora più forte di prima ha concluso il leader iridato.

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