SBK Australia: per Rinaldi è ingiusto parlare di strapotere Ducati

SBK Australia: per Rinaldi è ingiusto parlare di strapotere Ducati© GPAgency

Michael spiega: "Non parliamo di una MotoGP contro una 600. Felice della giornata, mi serviva dopo la delusione di ieri"

26.02.2023 ( Aggiornata il 26.02.2023 08:52 )

Dopo la pioggia torna sempre il sereno. Lo sa bene Michael Rinaldi, per il quale questo – in quel di Phillip Island - è valso sia metaforicamente che nella pratica. Dopo un sabato disastroso infatti il romagnolo si è prontamente riscattato, conquistando la seconda piazza sia nella Superpole Race che in Gara 2.
 
Non posso essere soddisfatto del tutto del weekend - confessa Rinaldi - dato che dopo le prove sapevo che avrei potuto fare secondo, ma ieri con la pioggia le sensazioni sono state pessime. Ero arrabbiato dopo ieri, ma oggi sono contento di aver confermato la mia velocità. Al momento sono più deluso per ieri che felice per oggi, dato che ho perso troppi punti, ma non ho mai fatto così tanti punti nel primo round il che è incoraggiante. L’obiettivo ora è migliorare sul bagnato, perché non sempre ci sarà il sole”.
 
Come hai trovato le tue gomme a fine Gara 2?
 
“Finite, dato che ho spinto tanto per stare con Alvaro. Sapevo dai test che lui avrebbe gestito meglio le gomme, ma il divario che ho creato nei confronti degli altri piloti è stato ottimo: nella prima parte della gara ho spinto, e quando ho visto il distacco ho iniziato a gestire”.

A Borgo Panigale si sta lavorando meglio, parola di Rinaldi

In Gara 2 quattro Ducati si sono piazzate nei primi cinque posti. Cosa significa per te?
 
“Sono molto felice del lavoro che Ducati sta svolgendo tra Superbike e MotoGP. Pr quanto concerne Gara 2 occorre ricordare che Lowes ha steso Toprak, ma certamente la V4R aiuta a gestire le gomme. Ogni casa ha le sue carte da giocare”.
 
Qual è stato il segreto della Ducati qui in Australia?
 
“Secondo me dire che la Ducati è la miglior moto fa fare tanti click, ma servirebbe dire anche che la pole position l’ha conquistata una Yamaha, e nei test di Jerez la stessa Yamaha ha chiuso in testa. Bautista ha sempre avuto un ottimo passo, lo so, ma non stiamo parlando di una MotoGP contro una 600: a Borgo Panigale stanno lavorando meglio degli altri, i quali devono impegnarsi per recuperare. Quando Rea vinceva un titolo dopo l’altro non si è mai parlato di una Kawasaki imbattibile rispetto alle altre moto, mentre ora si parla della Ducati: non credo sia giusto dire che sia merito solo della moto. Non stiamo parlando di Davide contro Golia”.
 
Ora si va in Indonesia. Che ne pensi?
 
“Penso troveremo la pioggia, anche nelle prove, ma è una pista con più aderenza rispetto a Phillip Island. Al mio Team Manager Serafino (Foti ndr) ho detto “comprami un supermotard così possono allenarmi sul bagnato” (ride ndr).”
 
La nuova preparazione fisica ti ha aiutato in questo weekend?
 
“Ho parlato con il mio preparatore, il quale mi ha confermato che sono migliorato molto, anche se c’è ancora altrettanto da fare. Se riuscirò a fare ulteriori passi avanti troverò la versione migliore di Michael: in questi mesi ho sacrificato feste e cose del genere, andando a dormire alle 22 ed allenandomi di più. Ho sacrificato questo per ottenere risultati, ed anche per questo ieri ero triste dopo aver ottenuto quel risultato in Gara 1”.
 
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