Se guardiamo la carriera di Michael Ruben Rinaldi nel suo insieme, in Superbike Ducati è sempre stata la sua costante. Dal 2018, anno del suo debutto con una Panigale, nell’anno successivo dove ha vestito i colori del team Barni, nel 2019 quando è passato in forza al team Go Eleven e poi dal 2020 quando è stato preso sotto l’ala del team Aruba.it dove si trova tuttora. Il romagnolo è pronto a disputare una nuova stagione dalla grande importanza, che potrebbe essere infatti cruciale nel suo rapporto con la Casa di Borgo Panigale.

La sua crescita è stata lineare finora

Inutile nascondersi: quest’anno da lui ci si aspettano grandi cose. Più o meno quelle mostrate l’anno scorso da Alvaro Bautista, che ha riportato sul tetto del Mondo Ducati. Dopo un 2021 ricco di ottimi risultati, ovvero le tre vittorie e gli ulteriori quattro podi ottenuti, chiuso in quinta posizione, l’anno scorso ha fatto un passo in avanti chiudendo quarto nella generale, ma di fatto restando fuori dalla lotta per il titolo che ha interessato il trio composto da Bautista, Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea. L’italo-venezuelano è sempre rimasto a ridosso dei tre, portando a casa un totale di quattro podi, tra cui zero vittorie.

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Gli occhi saranno puntati sul binomio Rinaldi-Ducati

Nel 2023 la sua missione è chiara: fare quell’ulteriore step in avanti per stare costantemente nel gruppo di testa e lottare per il successo. Confrontarsi ogni fine settimana con i migliori della categoria e calcare il podio più spesso, dopo aver imparato la lezione del 2022. Questo è ciò che Ducati si aspetta da lui, questo è ciò che lui stesso punta a raggiungere, con la Panigale V4 R che l’anno scorso ha scritto una nuova pagina di storia per mano di Bautista. Ora tocca a lui.

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