SBK, Rinaldi: “Se copio Bautista, perdo tempo”

Michael Ruben sul podio di Misano: "A inizio anno mi ero prefissato obiettivi troppo grandi e poco realistici, poi ho cominciato a guardare solo me stesso"

SBK, Rinaldi: “Se copio Bautista, perdo tempo”
© GPAgency

Mirko ColombiMirko Colombi

11 giu 2022

Per Michael Ruben Rinaldi, il terzo posto colto nella SBK di Misano rappresenta il primo podio per lui calcato nel 2022. Un bel risultato, che finalmente lo soddisfa ed esalta: "Sono veramente contento - afferma - perché finalmente ho guardato solo a me stesso. Sebbene abbia tribolato un po' a inizio gara, poi ho preso un ritmo veloce e consistente. Sono rimasto nello stesso tempo sul giro per tutta la corsa, il mio giro più veloce è stato il quattordicesimo".

Podio dal significato speciale per il numero 21: "Questo podio è come una vittoria per noi, dato che abbiamo trovato il punto debole e lavorato su di esso. Sicuramente Alvaro Bautista è velocssimo, sarebbe stupido dire che domani lotterò con lui. Però. guardando me stesso, ho trovato un buon passo e un bel podio".

Livello SBK sempre più alto


Rino lo spiega. La SBK cresce di giorno in giorno in termini di competitività: "Sono rimasto all'ottanta per cento all'inizio, poi al novanta. Difficile stare con i tre là davanti, loro viaggiano al cento per cento. Io arrivavo da un momento difficile, ma questo è un punto di ripartenza, faremo un miglioramento in ogni gara. Il livello è veramente alto, siamo al limite in ogni giro del weekend, dobbiamo spingere in tutte le piste. Per rimanere al livello dei primi tre, occorre fare qualcosa di diverso, ce ne siamo accorti ad Aragon e Assen. 

Cosa gli è mancato per stare coi primi? Lo svela in poche ma precise parole: "Non posso copiare Bautista, se lo faccio perdo solo tempo. Ho guardato i suoi dati, lui ha gran fiducia nell'anteriore in mezzo alla curva, il suo stile di guida è un pochino diverso dal mio. In sella mi muovo in modo differente. Io penso che lavorando bene, in due o tre gare saremo dove sta adesso Alvaro".

Michael Ruben sta reagendo a un inizio poco semplice: "Sinceramente, umanamente è davvero dura quando parte una stagione nuova e pensi che, essendo al secondo anno con Ducati ufficiale, farai sicuramente grandi risultati. A inizio anno mi ero posto obiettivi troppo alti e poco realistici, poi è stata dura mandare giù le sconfitte. Bisogna imparare dai migliori, ci sono passato sopra, faccio ciò che amo, ho ritrovato la motivazione. Piuttosto che pensare di fare quinto, me ne resto a casa. A inizio anno non ero a posto, ho guardato con la squadra cosa non andasse bene, adesso gli obiettivi sono più raggiungibili".

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