Prima Superpole dell’anno, primo record battuto. Ad Aragon infatti la prima qualifica dell’anno ha subito regalato spettacolo, con Toprak Razgatlioglu a lanciare decisamente la sfida ai suoi avversari. In un tracciato storicamente sfavorevole alla Yamaha infatti il campione del mondo in carica ha fatto sua la pole position, fermando il cronometro sul tempo di 1’48”267, e migliorando dunque di due decimi il precedente record firmato Jonathan Rea.
 
Lo stesso Rea partirà come Toprak dalla prima fila, ma dalla terza casella, dato che tra i due si è inserito (come potrebbe accadere spesso) il terzo incomodo Alvaro Bautista, secondo a soli sei millesimi dal tempo più veloce: una bella iniezione di fiducia per lo spagnolo, dopo la scivolata patita nella FP3.

Rinaldi e Locatelli in seconda fila

Dopo i big three, ecco tanta Italia. Ad aprire la seconda fila infatti c’è Michael Rinaldi con la seconda V4 R del team Aruba, seguito da Lowes (già a sette decimi!) ed Andrea Locatelli, che sembra aver imboccato la strada giusta dopo le difficoltà del venerdì. Buona prova anche per Iker Lecuona, con la prima Honda in classifica e per Illia Mykhalchyk, 8° con la prima BMW, mentre chiudono la top ten Axel Bassani e Loris Baz.
 
Male per non dire malissimo Garrett Gerloff, candidato ad insidiare i primi tre ed invece solamente 11°, dopo una sessione dove non è mai riuscito a mettere insieme un vero attacco al tempo, seguito da Phillip Oettl. 15° piazza per Roberto Tamburini, incappato in un brutto quarto settore in un ultimo giro che gli sarebbe valso la top ten, ma comunque davanti ad uno Scott Redding in piena crisi, staccato di un secondo e mezzo dalla vetta. 18° posizione infine per Luca Bernardi, che continua ad avvicinarsi al centro gruppo, mentre Gabriele Ruiu scatterà dalla 20° casella.

I tempi

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