Dagli esordi di carriera, all'approdo in Superbike, il pilota argentino ci ha raccontato quali sono stati i momenti decisivi del suo percorso agonistico
"È da gennaio che non salgo sulla moto e mi manca un casino", ammette Leandro Mercado al nostro Mirko Colombi. Ospite della prima puntata di Sprint Decisivo, l'argentino del team Motocorsa, si è raccontato senza riserve, parlando degli esordi della sua carriera, di quando, per correre, ha lasciato l'Argentina e della sua avventura nel Mondiale SBK.
Come hai scelto il 36?
"È stato il mio primo numero quando ho cominciato a correre, quando avevo 6 anni, in Argentina - spiega Mercado -. Ho cominciato a correre in un ovale di terra, tipo flat track. Ero andato per caso".
"Poi andando avanti, ho cambiato numeri - continua -. Però, quando ho cominciato a correre in velocità, che potevo scegliere il numero, ho scelto il 36, perché è stato il primo e, poi, ha portato bene. Provo sempre, comunque, a tenere i colori dell'Argentina, l'azzurro intorno e il giallo del sole".
Quale è stato il primo passo che hai mosso dall'Argentina alle corse? Quando è stata la prima volta che sei uscito dai tuoi confini?
"La prima volta è stata quando avevo 15 anni - racconta 'Tati' -. Sono stato selezionato per fare la Red Bull Rookies Cup. Il 2008 si è fatta, per l'unico anno, in America insieme all'AMA. Lì è dove è iniziata la mia carriera fuori dall'Argentina, quando ho dovuto lasciare casa, famiglia, amici, tutto".
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