Sandro Cortese, Quo Vadis?

Il tedesco è l’unico top rider della SBK senza un posto nel 2020. Voci lo danno in Honda, ma Ten Kate Yamaha è più vicina

Sandro Cortese, Quo Vadis?

Mirko ColombiMirko Colombi

12 dic 2019 (Aggiornato alle 12:58)

A scacchiere pressoché completato, gli addetti ai lavori del paddock SBK si stanno chiedendo: “che farà e dove andrà Sandro Cortese?”. La domanda è lecita, perché il tedesco non ha ancora svelato a quale campionato parteciperà nel 2020. Ipotesi ritiro? Giammai; il calabro - teutonico non ha ancora 30 anni, è veloce, con tanta voglia di vincere, ancora.

Sì, ancora, perché lui è detentore di un titolo in Moto3 ed un mondiale in Supersport; queste imprese lo collocano tra i dei pochi “eroi dei due mondi” ad aver conquistato allori nel Motomondiale e con le derivate. Insieme a Sandrino, ci sono Max Biaggi e John Kocinski. Per questo motivo, Cortese pretende ottime sistemazioni. Reduce da una discreta stagione d’esordio in Superbike - miglior risultato in gara sesto, posizione finale dodicesimo - nella quale un Marco Melandri prossimo al ritiro ha fatto molto meglio di lui, il pilota germanico era per certo nel team Ten Kate. I fratelli olandesi, tornati in auge dopo il divorzio con Honda, hanno dimostrato di saper preparare al meglio anche la Yamaha R1, efficace nelle mani di Baz. Proprio Loris è stato confermato dalla squadra olandese, che nel frattempo, ha esteso il programma alla 600, ingaggiando Odendaal (ex Moto2) e Van Sykkelerus, connazionale e giovane. Il munifico sponsor Liqui Moly sta appoggiando il percorso di Cortese e, alcune voci, lo davano di ritorno nella Middle Class. Bufala.

Altre voci vedrebbero SC approdare nel team Honda “numero 2” in Superbike, con una Honda Fireblade tutta da sviluppare. Anche questa ipotesa sembra remota dal risultare attendibile, perché dal Giappone pretenderebbero due corridori - collaudatori, magari non velocissimi, ma che sappiamo condividere l’idioma e “sgobboni”, ovvero, pronti a sobbarcarsi migliaia di chilometri nei test di sviluppo. Ecco, infatti, Takaashi nel team Althea MIE, il compagno resta una incognita. Sarà Cortese? L’unica cosa certa è che a Dorna un rappresentante tedesco faccia comodo: il round di Oschersleben necessita di un pilota locale, le TV appoggiano la presenza di Cortese ma, considerando che siamo a metà dicembre, deve sbrigarsi: giusto il tempo di tagliare il panettone e smaltire il Prosecco, poi è già 2020. Gli avversari sono scesi in pista più volte, il suo nome non è ancora presente in nessuna entry list ed i fratelli Ten Kate devono sapere - anzi, già lo sanno - se allestire una seconda R1 M.  

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