SBK Australia, gara2: Bautista cala il tris

Seconda impressionante vittoria di giornata (e terza del week-end) per il portacolori della Ducati. Le due Kawasaki di Rea e Haslam, secondo e terzo, lontanissime

Federico PorrozziFederico Porrozzi

24 feb 2019 (Aggiornato alle 06:10)

Ha fatto ancora meglio di ieri, Alvaro Bautista. Lo spagnolo, nel week-end del debutto in Superbike suo e della Ducati v4, si è portato a casa le due vittorie di giornata: dopo la gara "sprint" della Superpole, ha dominato anche la seconda manche. Scattato forte allo spegnimento del semaforo rosso, ha iniziato a fare subito il vuoto alle sue spalle grazie ad una guida pulita ed efficacissima, che gli ha permesso anche stavolta di passare sul traguardo con oltre dodici secondi di vantaggio sui suoi primi rivali.

HASLAM NON CI "RICASCA" - Ancora una volta, a fare da attori (non protagonisti) sono stati Jonathan Rea e Leon Haslam. I due portacolori Kawasaki non sono riusciti a tenere il passo di Bautista ma hanno avuto il merito di dare vita ad uno spettacolo di sorpassi e controsorpassi in puro stile Superbike. Alla fine, ad avere la meglio è stato il campione del mondo, con Haslam ancora una volta terzo e bravo a lottare con Rea senza l'etichetta di "secondo pilota" e a riscattare con una giornata concreta la scivolata di ieri. E, forse, intelligente ad accontentarsi del terzo gradino senza rischiare un sorpasso finale sul compagno di squadra.

MELANDRI NON REPLICA - Le Yamaha, in scia alle Kawasaki sul rettilineo d'arrivo, hanno caratterizzato le posizioni dalla quarta alla sesta: stavolta, il più veloce è stato Michael Van der Mark che si è messo alle spalle Alex Lowes (bravo a rimontare forte nelle battute finali) e Marco Melandri. Il ravennate è stato bravo a ricucire il gap dalle "verdone" nella fase centrale della gara ma alla fine ha pagato lo sforzo con le gomme e non è riuscito a replicare lo splendido podio di ieri.

BMW IN DIFFICOLTA' - Chaz Davies perde ancora nettamente il confronto con il compagno di squadra in Ducati ma stavolta migliora rispetto a ieri. Se non nel tempo (il distacco rimane più o meno quello) almeno nella posizione: è settimo, davanti a Cortese, Laverty e Leon Camier, che conquista la prima top ten in sella alla Honda. A punti anche Mercado e le due BMW di Reiterberger e Sykes (ancora una gara sottotono per lui) poi Torres e Kiyonari con l'altra CBR. Per i colori azzurri, da segnalare la 16esima piazza di Rinaldi e la spettacolare scivolata (l'ennesima di giornata) senza conseguenze di Delbianco proprio subito dopo il via.

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