SBK Australia, FP2: Ducati-Kawasaki, è già duello

Al termine della seconda sessione di prove a Phillip Island, Bautista chiude in testa davanti al campione del mondo Rea. La Honda è già davanti con Camier, quinto

Federico PorrozziFederico Porrozzi

22 feb 2019 (Aggiornato alle 09:18)

Se nel primo turno la classifica non aveva regalato sorprese, con le due Kawasaki ufficiali in vetta (come da copione negli ultimi anni), nella sessione del pomeriggio il vento ha iniziato a girare.

CONFERMA - In testa al gruppo, dopo 45 minuti e 25 giri percorsi, c'è Alvaro Bautista. Lo spagnolo, debuttante in Superbike con la Ducati Aruba.it, ha confermato quanto di buono fatto vedere durante i test ufficiali: grazie al suo 1'30"327 si è messo alle spalle l'accoppiata Kawasaki ufficiale formata dal campione del mondo, Rea e dal suo nuovo compagno di squadra (e rientrante in campionato), Haslam. I due pagano rispettivamente quattro centesimi e un decimo di secondo dal portacolori della "rossa".

YAMAHA VICINA - In quarta posizione, Alex Lowes: autore anche di una scivolata senza conseguenze, il britannico della Yamaha Pata si è fermato a quattro decimi dal leader ma ha fatto meglio del suo compagno di squadra Van der Mark, sesto. A sandwich tra i due portacolori di Iwata, la sorpresa di questa prima giornata di prove: risponde al nome di Leon Camier con la Honda del Moriwaki Althea Team. La crescita della CBR, supportata dagli oltre 20 tecnici HRC arrivati dal Giappone, è evidente: nel primo giorno di test ufficiali, il britannico era lontano oltre due secondi da Rea. Nel secondo giorno meno di uno. Stamattina, il gap era sceso a sei decimi e in questa sessione a quattro. La Casa Alata è appena rientrata in forma ufficiale nel campionato delle derivate di serie e già si sente. I rivali sono avvisati.

BMW IN RITARDO - Al settimo posto ha chiuso il giovane turco Razgatlioglu, con la Kawasaki del team privato italiano Puccetti. Alle sue spalle, a nove decimi da Bautista, un altro "talento in erba", Michael Ruben Rinaldi con la Ducati dell'altra squadra di casa nostra, il Barni Racing Team. Chiudono la top ten, nell'ordine, Marco Melandri in sella alla Yamaha GRT e un Tom Sykes sottotono rispetto alle ultime uscite con la BMW ufficiale: per ora, l'ex compagno di squadra di Rea è lontano più di un secondo dalla vetta della classifica. A proposito di ritardi, da segnalare quelli di Davies, solo 13esimo e a 1"200 dal team mate Bautista, e di Kiyonari, scivolato nel corso della sessione e finito a un secondo dal compagno di box, Camier. 

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