SBK, Melandri: 'Non troviamo la soluzione…'

"Un test molto difficile. La moto non risponde bene alla mia guida in frenata e in entrata di curva. Abbiamo provato tutto ciò che potevamo a Portimao, ma non basta..." dice Melandri
SBK, Melandri: 'Non troviamo la soluzione…'

Fiammetta La GuidaraFiammetta La Guidara

31 gen 2019

Inizia male la stagione di Marco Melandri in sella alla Yamaha GRT. Il ravennate ha dichiarato di non essere a suo agio sulla moto, e che durante i test di Portimao è stato provato sostanzialmente di tutto, senza riuscire a risolvere i problemi che lo hanno relegato all’ottavo posto alla fine dei test sul circuito portoghese.

La Yamaha ufficiale è 7 decimi più veloce di Melandri, con Alex Lowes. E’ segno che qualcosa non va, e ad ammetterlo è lo stesso ravennate, in una dichiarazione divulgata attraverso la squadra.

MELANDRI NON HA FEELING - “E’ stato un test molto difficile per me”, ha detto Marco Melandri. “Sono arrivato qui aspettandomi un po’ di più, ma sembra che stiamo girando intorno al problema, senza riuscire a trovare una soluzione”.

Poi Melandri entra nel dettaglio del problema. “Per me adesso è molto difficile frenare come vorrei, la moto non risponde bene al mio stile di guida in frenata e in entrata di curva. Qui a Portimao abbiamo provato tutto ciò che potevamo, ma sembra che non basti. Adesso serve provare alcune opzioni diverse a Phillip Island, andando in una direzione diversa per quanto riguarda gli assetti, per trovare la soluzione prima della gara inaugurale”.

CORTESE NELLA DIREZIONE GIUSTA - Non canta certo vittoria il suo compagno di squadra, Sandro Cortese, che ha stampato un crono più veloce di soli 38 millesimi. E’ vero, però, che il tedesco ha come ‘attenuante’ quella di essere un rookie della Superbike, pur essendo un pilota di grande esperienza, essendo il campione in carica del mondiale Supersport e prima ancora, nel 2012, campione del mondo della Moto3.

Sandro Cortese, inoltre, era al debutto sul circuito di Portimao. “Abbiamo cominciato più o meno da zero. Siamo arrivati con un setup di base da Jerez, dove eravamo abbastanza soddisfatti, ma abbiamo dovuto adattare molto la moto per Portimao, che è un circuito molto particolare per via dei saliscendi”, ha detto Cortese.  

“Nei due giorni ho fatto grandi miglioramenti e, giorno per giorno, ho imparato di più sullo stile di guida che queste moto richiedono. E’ un processo di apprendimento che sta continuando bene e abbiamo concluso con un feeling piuttosto positivo. So che dovremo continuare a lavorare nelle prossime due settimane ma abbiamo un'idea chiara sulla direzione da seguire prima del terzo e ultimo test, a Phillip Island”, conclude Sandro Cortese.

 

 

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