Razgatlioglu e Bulega: vi meritate la MotoGP

Entrambi con il contratto in scadenza a fine anno, Nicolò e Toprak hanno dimostrato a Portimao di essere ad un altro livello rispetto al resto della griglia SBK, e con un futuro da scrivere...

Gianmaria RosatiGianmaria Rosati

31 mar 2025 (Aggiornato il 29 apr 2025 alle 08:08)

Hanno forse scelto il weekend più errato per farlo, vista la concomitanza tra SBK e MotoGP – che tra l’altro si riproporrà anche per il prossimo appuntamento dei due campionati – ma a Portimao Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega hanno dimostrato di meritare la MotoGP. O meglio, hanno dimostrato di meritare il miglior palcoscenico possibile per quanto concerne le due ruote. Che ad oggi, al di là di preferenze e tifo, nonché anche un po’ per scelta di chi tira i fili, è la MotoGP.
 
In Portogallo infatti Nicolò e Toprak hanno regalato spettacolo, e soprattutto hanno fatto la differenza rispetto a tutto il resto della griglia SBK. Sempre. Da venerdì, quando Bulega ha mostrato un passo incredibile e Toprak si è portato al pari al primo giro della FP2 nonostante una FP1 passata interamente nel box, fino a domenica, con tre gare dal copione identico.

Un altro passo

Tralasciando chi ha vinto e chi ha fatto secondo, sono altri i numeri che rappresentano la differenza fatta dal duo nei confronti della concorrenza. In Gara 1 – l’unica gara lunga svolta sulla completa distanza – il terzo classificato – il bravissimo Andrea Locatelli – ha incassato quasi otto secondi, mentre in Superpole Race e Gara 2 – di 11 giri – Alvaro Bautista ha incassato quasi quattro secondi e mezzo prima e tre secondi e mezzo poi. Insomma, nessuno ha anche solo potuto pensare di mantenere il ritmo imposto da Toprak e Nicolò, nemmeno per pochi giri.
 
Viene quindi da sottolineare come i due abbiano fatto un altro sport, e come forse di conseguenza la SBK possa quasi stargli stretta, tanto da meritare una occasione in quello che è ad oggi è riconosciuto come il campionato d’élite, la MotoGP. Per quanto concerne Toprak, che la MotoGP sia il suo obiettivo non è certo un segreto: dai primi test con la Yamaha ad oggi il turco lo ha gradualmente ammesso sempre di più il proprio desiderio di compiere il salto, ma le sue condizioni – team ufficiale o nulla – hanno rappresentato un ostacolo finora insormontabile.

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