Il Direttore Esecutivo: "Nessuno ha fatto 20 giri di fila: se quando si avvicina il punto critico entri ai box non serve. Solo una casa ci ha detto di poter sostenere una gara normale"
Gianmaria Rosati
21 feb 2025 (Aggiornato alle 09:50)
Nella settimana che ha portato al primo round del mondiale Superbike 2025 non sono mancati i temi. Anche spinosi, come quello del cambio gomme obbligatorio imposto sia alla SBK che alla SSP. Un pit stop ampiamente criticato durante in test dai piloti, secondo i quali sarebbe stato possibile completare la corsa anche senza sosta, senza problemi di sicurezza. Ricordiamo a tal proposito che Pirelli ha portato in Australia due nuove soluzioni, pensate per contrastare i problemi di surriscaldamento derivanti dal difficile asfalto di Phillip Island.
Dopo giorni di discussioni tutto è rimasto come prima, con il pit stop confermato per tutte le manche lunghe, ed a tal proposito abbiamo chiesto il chiarimento definito a Gregorio Lavilla, Direttore Esecutivo del campionato.
“I commenti che hanno fatto i piloti in questi giorni non servono a nulla – le sue parole - dato che nessuno ha fatto 20 giri di fila con le stesse gomme: hanno fatto 20 giri o 24 a tratti, ed il problema relativo al surriscaldamento delle gomme può arrivare ad un certo numero di giri consecutivi. Se tu fai un certo numero di giri e, nel momento in cui puoi raggiungere il punto critico, rientri ai box per poi uscire nuovamente, non effettui un’analisi corretta. E questo è il primo punto”.
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