SBK, Foti: "Vogliamo Bautista, nessun piano B. Lo stile di Bulega mi ricorda Lorenzo"

Il Team Manager Aruba: "Siamo vicini al proseguire con Alvaro, quest'anno il peso ci ha complicato la vita. Nicolò ha uno stile delicato come Jorge: se parte bene può prendere margine"

SBK, Foti: "Vogliamo Bautista, nessun piano B. Lo stile di Bulega mi ricorda Lorenzo"
© GPAgency

Gianmaria Rosati Gianmaria Rosati

21 ago 2024

La Superbike non tornerà in pista prima della seconda domenica di settembre, ma tra mercato e spettacolo in pista l’attenzione resta alta. Soprattutto relativamente al mondo Ducati, all’interno del quale il team Aruba sta vivendo un momento particolare.
 
Da un lato infatti i vertici della squadra possono godersi la crescita di Nicolò Bulega, subito in grado di essere protagonista nella sua stagione da debuttante, dall’altro invece le traversie di Alvaro Bautista, tra qualche errore di troppo ed il nodo relativo al futuro ancora da sciogliere, anche se l’annuncio del rinnovo sembra essere sempre ad un passo.
 
“Non abbiamo parlato a Portimao perché era meglio concentrarsi sulla pista – le parole ai colleghi del sito ufficiale SBK del Team Manager Aruba Serafino Foti – ma posso dire che siamo vicini al proseguire insieme. Non abbiamo un piano B al di fuori di Alvaro, perché l’obiettivo è continuare con lui”.

Bautista, il peso e Bulega

“Quest’anno abbiamo avuto qualche problema con il peso relativamente ad Alvaro” ha proseguito Foti, “i quali ci hanno complicato la vita in termini di ricerca del miglior assetto, anche da Most abbiamo trovato un buon compromesso. Il problema però resta, dato che peso stazionario e dinamico sono due cose diverse, ed ogni pista regala delle indicazioni diverse”.  
 
Come detto però le buone notizie per il team di riferimento per Ducati in Superbike sono arrivate anche – o soprattutto – da Bulega, per il quale Foti spende parole al miele.
 
“Onestamente lo stile di Nicolò è simile a quello di Jorge Lorenzo. Ha una guida delicata, quindi se parte bene è spesso in grado di creare un divario tra lui ed i rivali, anche se nei primi giri in tanti cercano di attaccare per guadagnare posizioni. Gara 2 a Portimao? Non penso potesse fare molto di più: Razgatlioglu è stato bravo a creare quel piccolo gap tra lui e Nicolò, in modo da potersi difendere nell’ultima curva, ossia il punto forte di Nico. Le gare sono anche questo”.

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