SBK, Razgatlioglu: "Andare in MotoGP senza un buon contratto non avrebbe senso"

Il turco racconta: "La gente non lo capisce. Non voglio passare in GP solo per essere il primo turco a farlo. L'infortunio? Sono stato fortunato, la SBK potrebbe tornare in Turchia"

Gianmaria Rosati Gianmaria Rosati

11 lug 2024

Toprak Razgatlioglu è sbarcato a Donington dopo un mese senza gare ma comunque incandescente. Le voci sul suo futuro, tra la voglia di passare in MotoGP e gli obiettivi attuali in SBK, hanno del resto tenuto banco per giorni, e subito dopo è arrivata la preoccupazione derivante dall’infortunio patito in allenamento, che pare fortunatamente non essere nulla di grave.
 
“Sono caduto con una moto che uso per allenarmi – le sue parole - in una pista diversa da quella di Kenan (Sofuoglu ndr). E’ stata una brutta caduta, e subito ho sentito dolore al piede (destro ndr): per fortuna dopo poco tempo sono riuscito a muoverlo, e con il giusto trattamento le cose sono migliorate. Ho capito rapidamente che non era rotto, dato che potevo camminare, anche se per tre giorni non mi sono allenato. I controlli medici hanno escluso fratture, ed in generale sto bene: sono tornato in sella e sento solo un po’ di dolore, ma sono stato fortunato. Sono cose che capitano, del resto siamo piloti e dobbiamo tenerci in allenamento”.
 
Nei giorni precedenti il tuo nome ed il tuo futuro sono stati un tema.
 
“Ho visto, sono diventato famoso (sorride ndr). Ora non è il caso di parlare della MotoGP, vedremo cosa sarà possibile fare nel 2026, ma nulla è sicuro. Molti mi vorrebbero in MotoGP ma non è semplice: andare in MotoGP senza un buon contratto non avrebbe senso, questo è quello che alcuni devono capire. Non vado in MotoGP solo per essere il primo turco a farlo, bensì per giocarmi le posizioni che contano. Mi piacerebbe fare una stagione di apprendimento e poi lottare per le prime posizioni, ma è impossibile fare progetti ora. Amo il paddock della SBK, nessuno si comporta come una star mentre in MotoGP è diverso, ma ora voglio pensare alla sfida che sto vivendo”.

Razgatlioglu, BMW, Honda e la Turchia

Honda ti ha cercato per la SBK.
 
Se resterò in SBK lo farò con BMW, non ha senso cambiare marchio, ma vedremo”.
 
Tutte queste voci ti hanno distratto?
 
“No, dopo Misano mi sono allenato anche più duramente di prima. La cosa che meno mi è piaciuta di queste settimane è stata l’assenza di gare, dato che è difficile restare sul pezzo con delle pause così lunghe. Spero che il calendario cambi”.
 
La SBK andrà in Turchia nel 2025?
 
“Sembra di sì, ma non al 100%. La pista ad Istanbul è pronta ed è stata riasfaltata. Correre in casa per me non sarebbe facile, sentirei la pressione (sorride ndr). Vincere lì sarebbe più importante che vincere il titolo”.
 
A che punto sei con la conoscenza della moto?
 
“Come ho detto spesso non pensavo di essere già a questo punto in termini di risultati. Stiamo lavorando e migliorando: parliamo di piccole cose, non di rivoluzioni, che mi aiutano però a guidare con maggiore serenità. A Misano abbiamo compiuto grandi passi in avanti, ad esempio con il freno motore, anche se con poca aderenza ci manca ancora qualcosa”.
 
Ti stai divertendo in sella come il primo giorno? Di più?
 
“Quest’anno mi sto divertendo, non c’è che dire, anche perché mentalmente mi sento un altro Toprak, più forte. Non so perché ma è così, guido più pulito e miglioro ogni weekend. Questo per me è un lavoro ma anche un hobby, è quello che amo fare”.
 
Per la prima volta in stagione BMW arriva in un tracciato favorevole. Cosa ti aspetti?
 
“In primis non so cosa ci riserverà il meteo, del resto siamo in Gran Bretagna. BMW è stata veloce anche con Redding in passato, ma non so cosa aspettarmi. L’obiettivo resta vincere tutte e tre le gare, ma è la mia prima volta con questa moto in questa pista”.

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