Johnny ha vinto sei volte di fronte al pubblico di casa, ma con la Yamaha mai è salito sul podio. L'orgoglio nazionale deve risollevare il 2024 del Re derivato di serie
Donintgon Park chiama, Jonathan Rea risponderà? Il quinto round SBK d'annata vede il nordirlandese di fronte all'amico pubblico britannico, che lo inciterà a rialzare la testa. Su 12 gare sinora disputate, nessuna affermazione ottenuta dal sei volte iridato, mai sul podio e decimo in classifica generale. Così in basso mai avevamo visto il più vincente di sempre nelle derivate di serie.
Chiunque interpellato sulla questione, ha risposto positivamente. Ovvero, praticamente tutti pronosticavano un Rea forte con la R1, sbagliando. Basti ricordare che il miglior risultato sinora colto dal trentasettenne di Ballymena sia il quinto posto nella seconda frazione domenicale di Assen.
Poco, quasi niente. Cadute, fatiche, incomprensioni. Tante, praticamente troppe. Tra Johnny e la Yamaha si era accesa una bella fiamma nei test invernali, spenta quando il campionato ha cominciato ad assegnare punti e consegnare trofei. Delle sei blu titolari in griglia, la 65 è quarta. Solo Philipp Oettl - giunto da due anni di Ducati - e il super indipendente Bradley Ray hanno fatto peggio.
L'inno nazionale è stato modificato e, per i britannici di vecchia data, il God Save The King suona oltraggioso e blasfemo. Ma è così, lo sappiamo: Elisabetta Seconda - al secolo Elizabeth Alexandra Mary; Londra, 21 aprile 1926 – Castello di Balmoral, 8 settembre 2022 - ha lasciato il ruolo a Carlo Terzo - nato Charles Philip Arthur George; Londra 14 novembre 1948 - divenuto Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Proprio da Belfast e dintorni proviene Jonathan, riottoso nei confronti della Road Races, impegnato nel Cross, professionista di valore assoluto tra i cordoli. Il suo score personale tra Supersport e Superbike conta 122 primi posti e, soffermandoci alla massima categoria, record di 119.
La situazione è mutata non solo ai piani politico- regali, altrettanto nelle corse. Nomi quali Carl Fogarty, Neil Hodgson, James Toseland e Tom Sykes hanno fatto sventolare l'Union Jack volte e volte, mai quanto Rea, chiamato a Donington Park per raddrizzare un 2024 complicato e ricco di situazioni storte. E per i vari connazionali la situazione, nel complesso della rappresentanza, non va decisamente meglio.
Alex Lowes si è imposto a Phillip Island con la Kawasaki - lasciata da Johnny - è quarto, ma fuori da discorso titolo. Per ora. Sam Lowes è debuttante nella serie, impara i segreti della Ducati Panigale V4 R, al pari di Marc VDS. Scott Redding mai è andato d'accordo con la BMW, Tarran Mackenzie prova a farsi vedere con la Honda MIE.
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