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Quella (s)volta che: Il primato di McGuinness al TT

TT 2007: John fu il primo a completare un giro oltre le 130 miglia orarie di media

Quella (s)volta che: Il primato di McGuinness al TT

Giovanni CortinovisGiovanni Cortinovis

15 giu 2021

Le MotoGP sono troppo veloci, era il titolo di un articolo pubblicato sul sito di Motosprint nel giugno 2016 in cui si sottolineava che “La Dorna ha accolto le richieste dei piloti e appoggia l’idea di dare il via a uno studio per capire come si possa ridurre la velocità massima delle MotoGP. Siamo arrivati alla soglia dei 360 km/h e sono tutti concordi sul fatto che serva ragionare su cosa fare ‘Almeno a medio termine’ come ha detto Jorge Lorenzo”.

L’argomento è tornato d’attualità nelle scorse settimane e il problema è molto sentito anche al Tourist Trophy, che sarebbe dovuto andare in scena in questi giorni. Per il secondo anno di fila, però, gli organizzatori hanno alzato bandiera bianca. O meglio l’ha fatto il governo dell’Isola di Man, annunciando la cancellazione già a dicembre "Nell’interesse dell’Isola, della salute e del benessere dei residenti e dei visitatori".

Il prima pilota a completare un giro del Mountain a 100 miglia orarie (160,93 km/h) fu Bob McIntyre, nel 1957 con la Gilera. Diciannove anni dopo, in sella alla Suzuki, John Williams divenne il primo a raggiungere le 110 miglia orarie (177,03 km/h) di media. Toccò al leggendario Joey Dunlop nel 1980 con la Honda realizzare il primo a 115 miglia orarie (185,07 km/h) mentre Steve Hislop nel 1989, sempre con una moto dell’Ala Dorata, salì per primo a 120 mph (193,12 km/h). L’avanzata è continuata finché nel 2006, mentre conquistava la Senior, John McGuinness ha completato un giro a 129,45 miglia orarie (207,68 km/h).

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Velocità


Un degno antipasto per l’aggancio alle 130 miglia orarie proprio nell’edizione del Centenario. I candidati a tagliare quel traguardo erano nell’ordine McGuinness (nella foto di copertina), Bruce Anstey (129,04 il suo personal best), Cameron Donald (128,44 mph), Ian Lougher (128,12) e Guy Martin (127,68). Ma Donald si fratturò una clavicola nella gara Superbike alla NW200, autoescludendosi. “McPinta” che ai tempi aveva 34 anni, 11 vittorie e 21 podi al TT, venne interrogato alla vigilia sulla fattibilità dell’impresa: “Se resta asciutto tutto il weekend e c’è una battaglia fino all’ultimo passaggio girerò a 130 miglia orarie. L’anno scorso avevo un po’ di margine quando ho girato a 129". Avrebbe dovuto aiutarli la modifica stradale apportata nell’autunno del 2006 alla curva intitolata a Walter Brandish (secondo nella Senior del 1922), come spiegò John: "Hanno trasformato una curva da 50 miglia orarie (80,5 km/h, nde) in una da 150 miglia orarie (241,4 km/h, nde). Dovrebbe permettere di sottrarre 4-5 secondi al giro e questo ci avvicinerà alle 130 miglia di media”.

La Honda, da sempre interessata alla notorietà planetaria assicurata dal TT, gli fece avere tramite il Team HM Plant un nuovo motore e una centralina più evoluta per la sua Fireblade. Nuove anche le forcelle. Il primo test, in aprile a Castle Combe, lo rese fiducioso: “Per quanto mi riguarda, potrei correre in strada ora ed esserne felice. Ho anche testato un mucchio di nuovi pneumatici Dunlop, sei posteriori e due anteriori, e ho trovato ciò di cui avremo bisogno”.

Lo mostrò nelle prime prove sull’Isola, sfiorando le 125 miglia orarie. Due giorni dopo arrivò a 129 e chiuse la settimana con il miglior tempo, a 129,08 miglia orarie con un vantaggio di sette secondi su Martin e Lougher e di quasi tredici secondi su Ian Hutchinson, tutti su Honda. McGuinness vinse la Superbike ma non andò oltre le 128,28 miglia orarie. Anstey, nella Superstock, fece meglio con 128,4 miglia orarie.

Restava la Senior, ma il primo giro falcidiò il gruppo dei favoriti, costringendo al ritiro Ryan Farquhar, Martin Finnegan e Anstey. McGuinness lo completò in 17’25”77 a 129,88 miglia orarie ma Martin era a soli 10 secondi. Così nel secondo John scese a 17’21”99, balzando a 130,35 miglia orarie, e amministrò nei giri restanti: "È pazzesco, era un po’ umido in alcuni punti, c’era olio a Sara’h e Guthries e nebbia sulla montagna. L’accoglienza lungo il percorso nel terzo giro è stata incredibile. Non avevo mai visto così tanta gente esultare". Il club delle 130 miglia orarie, che nel 2007 ebbe McGuinness come fondatore, oggi conta 23 membri.

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