Manubri Larghi: la 50 Chilometri dei Lampioni

Manubri Larghi: la 50 Chilometri dei Lampioni

In Maremma si svolge un evento di Flat Track ispirato alla 100 km del Ranch

17.01.2023 ( Aggiornata il 17.01.2023 18:41 )

È intitolata la “50 chilometri dei lampioni”, si è disputata nel Crossodromo di Borgo Santa Rita (GR) domenica 6 febbraio, attirando molti tra i migliori specialisti nazionali e internazionali della guida di traverso, come la medaglia d’argento e di bronzo dell’ultimo Mondiale di specialità, Kevin Corradetti e Marcus Jell.

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Una gara che riscuote consensi


Con loro, anche piloti di altre discipline e due ragazze ben conosciute nell’ambiente del Flat Track: Babila Capovilla e Mariuxi Taranto. Alessandro Cardinale, per tutti “Zucco”, in “onore” della sua testa liscia, gestisce l’impianto assieme a Marco Bertini Piemontese di nascita, si è trasferito in Toscana trentatré anni fa, e con Bertini ha ideato l’evento di Endurance nella pista maremmana, riscuotendo consensi unanimi.

Alessandro, quando è nata e come si è sviluppata l’idea della 50 chilometri dei lampioni?

“Era il 2018, e il mio socio Marco Bertini prendeva parte a diverse gare Endurance di questo genere nella Velocità. Si è voluto provare a portare sulla nostra pista un evento di Endurance su sterrato. Sul nome, ci siamo chiaramente ispirati alla 100 chilometri dei Campioni, ma essendo la nostra una gara non competitiva e con piloti che potremmo definire meno veloci, abbiamo scelto questo nome, con un po’ di umorismo toscano. L’espressione ‘sei fermo come un lampione’ la si usa per definire un pilota che va piano”.

Quali sono le caratteristiche del tracciato?

“La pista è con fondo naturale in terra battuta, la lunghezza è pari a settecento metri, con ben 12 curve e un leggero dislivello. È stata creata nel 2018 grazie alla famiglia Brunelli, e la ritengo una delle più belle d’Italia. Viene gestita da me e Marco Bertini, siamo aperti tutti i fine settimana per gli allenamenti”.

 Abbiamo visto quasi quaranta piloti al via, un bel numero: quali sono regole e formula di gara?

“L’evento è a invito per un massimo di 38 piloti, si gareggia in coppia, sono ammesse moto da Flat Track o Motard senza obblighi di gomme e cilindrata. Si svolge su tre giorni, di cui due di prove libere. La domenica mattina invece abbiamo un’ora di prove cronometrate per dividere le diciannove teste di serie, ossia i piloti che hanno fatto registrare i migliori tempi sul giro. Si procede quindi al sorteggio del compagno, tra gli altri diciannove piloti ‘più lenti’. Partenza a piedi lungo il rettilineo come tutte le gare Endurance, le teste di serie partono per prime e ogni dieci minuti avviene il cambio pilota. I compagni meno veloci, logicamente, nei loro 10’ non avranno teste di serie in pista e questo permette loro di concentrarsi sul proprio turno senza pensieri. Cinquanta chilometri e ottanta giri, poi arriva la bandiera a scacchi”.

 Come avviene la premiazione? Esiste un montepremi gara?

“Consegniamo ai partecipanti trentotto medaglie uguali per tutti, senza numeri, perché lo spirito dell’evento è creare tre giorni di allenamento in compagnia dove sicuramente una coppia è più veloce dell’altra, ma a fine giornata una bevuta di gruppo non manca. Ai primi classificati regaliamo salumi tipici toscani, tra i quali l’ambita salsiccia”.

Le moto sono per te competizione, passione e lavoro: in quali specialità ti sei cimentato, e qual è la tua professione attuale?

“Amo le moto da quando sono piccolo, mio padre gareggiava nel Motocross, le due ruote sono la mia passione e fortunatamente il mio lavoro. Mi occupo di sospensioni, collaboro con diversi piloti che partecipano al Mondiale di Flat Track, sia italiani che stranieri. Questo mi ha permesso di conoscere persone fantastiche, abbiamo vinto gli ultimi due Mondiali con Lasse Kurvinen, ho apprezzato tantissimo far parte del suo gruppo. Ho gareggiato tra Motocross e Supermoto con buoni risultati fino al 2016, quando grazie ad Andrea Andreani sono entrato nel mondo del Flat Track. Dove è stato amore immediato: ho partecipato al campionato italiano come pilota, e oggi mi alleno regolarmente nella mia pista”.

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