Io Guido da Sola: perché andare in moto, nonostante tutto?

La risposta è facile soltanto per i motociclisti

Io Guido da Sola: perché andare in moto, nonostante tutto?
© Matitaccia

Roberta Bogi PagniniRoberta Bogi Pagnini

30 giu 2022 (Aggiornato il 1 lug 2022 alle 13:55)

Si può affermare che l’estate è ufficialmente arrivata. È quanto suggerisce il caldo torrido di queste ultime settimane. Inevitabilmente, moto e motociclisti sono tornati a popolare le strade e purtroppo, già si sente parlare di molti incidenti che hanno visto coinvolti proprio i centauri. Giovani e meno giovani, può accadere a chiunque (siete autorizzati a fare qualche scongiuro sotto al tavolo).

Io Guido da Sola: le sorelle Sabatini e la Milano-Taranto

Le due ruote, amore intatto


Ed ecco che insieme a tutto ciò è ripartito anche il tormentone dell’estate. Scontato dire, da parte di chi la moto non ce l’ha e la vede come un precursore di Satana: “Ma chi ve lo fa fare?”. Inteso come a dire: “Ma che andate a fare in moto visto quanto è pericoloso?”.

Ecco quindi che ho provato a darmi una risposta pensando a valide motivazioni. Non certo per convincermene, ma dato che alcuni di questi incidenti hanno toccato anche persone a me vicine, volevo ritrovare in me stessa quel pizzico di follia.

Perché, da febbraio a questa parte per alcuni piccoli problemi di salute, non sono più potuta andare in moto. E a forza di non andarci, qualche volta, può venire meno un po’ di entusiasmo. Andare in moto è rischioso ma non più di tante altre passioni: chi si butta con il parapendio o fa sport estremi è in egual modo esposto a pericoli. Poi, i rischi della strada ci sono anche per chi va in bici o in auto, perché il pericolo non è dettato soltanto dal mezzo che guidiamo ma anche dagli altri. Soltanto che vivendo pensandola così, si rischia di non fare più niente. E allora “Chi ce lo fa fare”?

Le motivazioni


Ebbene, stare in gruppo e partire. Abbassare la visiera e percorrere le strade di campagna, montagna o che portano al mare.

Sentire la natura che ci circonda e che sa di vita, al pari della sensazione che ti dà stare sopra quel bolide che tanto ami e ammiri e che genera emozioni indescrivibili. E poi la velocità, l’adrenalina, così come l’ammirazione di chi guarda te e la tua moto con gli occhi a cuore, con un po’ di sana invidia. Ma su tutti c’è Lorenzo, settantaduenne che si trova in ospedale dopo essere caduto “banalmente”, ma riportando la frattura di un piede, un braccio e una vertebra: “Continuano a dirmi che alla mia età dovrei smettere – mi dice – ma non voglio perdere la libertà e soltanto la moto riesce a darmela”. Chi ce lo fa fare? Semplice, niente è come andare in moto. Soltanto chi ci va, sa.

Io Guido da Sola: le colleghe tifano Ana Carrasco

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Emma Bristow, come Rossi e Cairoli | Cose di Case

La britannica è nella Leggenda grazie al nono titolo mondiale nel Trial

Non togliete la moto a Silvana! | Io Guido da Sola

Pur avendo superato i 90 anni, non smette di partecipare alla MI-TA con i figli
Motosprint
Motosprint
Motosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi