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Nell'ex aeroporto militare le R1 OMG Racing in volo, con tripletta e dominio, danni limitati da Kawasaki e Honda, V4R di Glenn caduta e poi in rimonta
Mirko Colombi
13 ago 2024
Siete mai stati a Thruxton? Vi consigliamo di andarci almeno una volta, magari per assistere dal vivo a un round del Bennetts British Superbike, campionato nazionale in grado di coinvolgere tutto il Regno Unito e non solo. L'ex aeroporto militare, da media di chilometri orari a superare i 180, era pieno come un uovo, nell'esplosione di passione e spettacolo.
Bè, Ottanta forse no, di sicuro Novanta. Ma i primissimi '90, da porte aperte al pubblico, hospitality "a ciel sereno" e piloti a spasso come si vedono solo al Campionato Velocità e Tourist Trophy. Ecco, le due diverse realtà si fondono nel BSB: gare tra cordoli e disponibilità dei protagonisti, senza limiti.
Notevole l'impatto offerto dallo scenario del sabato, imponente domenica: appassionati arrivati da ogni dove si recavano in qualsiasi box, tenda o struttura che fossero, chiedendo autografi e condividendo selfie. L'atmosfera respirata nel sud-est dell'Inghilterra è contagiosa.
La pole postion siglata da Danny Kent - titolato Moto3 iridata edizione 2015 - a bordo della Yamaha McAms ha toccato quota 112,5 miglia che, se tradotte in chilometri orari, sono la bellezza di 180, media da spavento, anche perché il tracciato non arriva ai 4000 metri netti.
Trattasi di un ex aeroporto bellico, in verità usato nelle Grandi Guerre come base a appoggio per velivoli medio-leggeri. A dispetto degli infiniti rettilinei di decollo e atterraggio, la pista obbliga i piloti a una continua piega, fattore a impressionare ulteriormente lo spettatore.
Il team OMG è costituito da una sigla: Oh My God. Espressione sentita dai rivali di Ryan Vickers - numero 7 - e Kyle Ryde - tabella 77 qui sopra - rispettivamente in doppietta e successo singolo. Niente da fare contro le R1 in versione BSB, riscontro contrario a quanto si vede nel mondiale.
Testa però alta per Jason O'Halloran con la Kawasaki, Max Cook anch'egli su Ninja, Billy Mc Connell a bordo della Honda Fireblade. Poca fortuna per la Fireblade di Tommy Bridewell, comunque leader di classifica e supportato HRC. Ducati meglio messa grazie a Christian Iddon, mentre Glenn Irwin è letteralmente decollato, come potete vedere dallo scatto di copertina. Nonostante la micidial legnata, lo specialista della NorthWest 200 è giunto quindicesimo alla ripartenza.
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