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Il tester Ducati ha presentato le sue attività per il 2025 e lancia il nuovo monomarca V4 Elite Cup. Sempre con un occhio al futuro con la Casa bolognese
Mirco Melloni
24 mar 2025 (Aggiornato alle 14:56)
Pilota, tester, team manager, uomo-immagine, imprenditore e, ovviamente, papà di due bambine. Dove trovi, Michele Pirro, il tempo per occuparsi di tutti i suoi ruoli è un mistero, ma forse il segreto è viaggiare veloce, come le Ducati che in una dozzina di stagioni ha sviluppato. E proprio i risultati delle numerose versioni vincenti delle Desmosedici GP, che per primo ha portato in pista, delle declinazioni delle Panigale (senza dimenticare il contributo all’elettrica V21L) hanno permesso al dieci volte campione d’Italia di dedicarsi anche ad altro.
E a un post-carriera che si avvicina ma che non è ancora maturo.
“Vorrei correre un altro paio d’anni nel CIV - esordisce Michele - in primis per difendere il numero 1 (“consigliato” dalla figlia Ginevra, nde), cosa che due stagioni fa non mi era riuscita, e poi per portare in pista la prossima versione della Panigale V4 R, nel 2026”.
Tutto questo è stato protagonista nell’evento di Villa Sisò (a Cesenatico), forse l’unica location del centro-nord baciata dal Sole in una giornata di piogge diffuse. Le quattro moto che hanno accompagnato la presentazione delle attività 2025 di Michele Pirro simboleggiano l’essere multitasking del 38enne pugliese e di Luigi Ronzio, innovation manager che fa coppia con Pirro da una ventina d’anni: “Quando lui vinceva l’Europeo 125 e io ero il suo tecnico al box”.
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