ISOLA DI MAN -
Ian Hutchinson torna a vincere, nel
TT Supersport, dopo cinque anni di inferno e aver evitato l'amputazione della gamba infortunata grazie a oltre trenta interventi chirurgici.
In conferenza stampa -mentre parla
Gary Johnson -
Ian si lascia andare a un lungo pianto liberatorio, come mostrano queste immagini e, oltre a ritornare campione in grado di
vincere ben nove TT, il trentacinquenne pilota dona alla sua impresa pure una dimensione puramente umana.
Hutchy, che nella prima gara
Supersport, ha preceduto
Bruce Anstey, su
Honda e
Gary Johnson su
Yamaha, era in sella a una Yamaha del team Traction Control di Keith Flint, front man dei
Prodigy.
Per restare nell'ambito della musica incavolata, va ricordato che al 21esimo posto si è piazzata la Mv Agusta di
Peter Hickman, che è sponsorizzata dagli
Iron Maiden.
Alla gara
Supersport non hanno preso parte i piloti italiani
Bonetti e
Pagani, che in questa edizione hanno preferito concentrarsi sule categorie maggiori della
Superbike e della
Superstock.
Ha rinunciato alla partenza anche
William Dunlop, fratello di
Michael, caduto tre ore prima in prova a Laurel Bank, riportando la frattura di una costola e altre contusioni che a quanto pare lo hanno di fatto escluso dalla prosecuzione del
TT, tanto che il suo posto alla Victory, nella gara per moto elettriche, è stato preso da
Guy Martin, uscito deluso anche dalla Supersport 1, visto il modesto quinto posto ottenuto in sella alla Trimphs della Smiths Racing, vincente lo scorso anno.
Quanto alle altre curiosità, nella giornata di ieri si è svolta la prima gara dei sidecar che ha visto il
trionfo dei fratelli Birchall a bordo di un
LCR dell'ex campione del mondo
Klaus Klaffenbock, che ha approfittato del ritiro per problemi tecnici del DMR del veterano
Molyneux.
Oggi si replica alle 13.15 ora italiana con la corsa Superstock.
Mario Donnini