GIOIA DEI MARSI (AQ) - Alessandro Botturi si è laureato campione italiano assoluto dopo una battaglia epica con Andrea Mancini, il campione uscente, che alla vigilia della gara aveva 8 lunghezze di vantaggio. Già al sabato i due hanno ingaggiato un testa a testa senza esclusione di colpi: con Botturi davanti di un minuto nella prima prova speciale, Mancini ha giocato il tutto per tutto nella seconda.
Lo ha raggiunto e i due si sono superati sei o sette volte, ma Mancini ha commesso un errore fatale all’ultima nota del road book che ha consentito a Botturi di vincere la giornata e portarsi a soli 3 punti di distacco. Gara di domenica dunque decisiva per le sorti del campionato: chi avesse concluso davanti si sarebbe laureato campione.
Nella prima speciale i due rivali sono stati superati da Ciarpaglini, con Botturi secondo, davanti a Mancini per 35 secondi. L’ultima speciale, una lunghissima prova di 43 chilometri e quasi un’ora di percorrenza, ha visto nuovamente la vittoria del gigante bresciano: Botturi è sceso dalla montagna come una valanga, tagliando il traguardo quasi due minuti prima di Mancini.
La gara di Gioia dei Marsi non è stata solo la degna conclusione di un campionato combattuto come non mai, ma anche un momento commovente per ricordare un amico e un grande pilota, Maurizio Zucchetti, scomparso tragicamente nella prova precedente appuntamento marchigiano.
Ognuno dei piloti presenti a Gioia dei Marsi ha acquistato una T-Shirt commemorativa il cui ricavato andrà alla piccola Giulia, la figlia di Maurizio. Tutti i piloti l’hanno indossata durante le premiazioni del sabato e Zucchetti è stato salutato con un interminabile applauso.
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