E’ ufficiale: la Dakar in Medio Oriente

Dalla prossima edizione per cinque anni la leggendaria competizione si disputerà in Arabia Saudita: dalle coste del Mar Rosso fino alla Giordania, con l’arrivo nella futuristica Al Qiddiya

E’ ufficiale: la Dakar in Medio Oriente

Fiammetta La GuidaraFiammetta La Guidara

10 mag 2019

Dei rumors vi avevamo già parlato (leggi qui), adesso è ufficiale: dal 2020 il Rally della Dakar Rally si svolgerà in Medio Oriente. La mossa significa un distacco radicale dal Continente sudamericano, che ha ospitato l’iconica corsa per gli ultimi 11 anni.

Ad annunciarlo è la stessa organizzazione della Dakar che, del resto, quest’anno era riuscita a convincere solo il Perù a ospitare la gara. Per questo a partire dalla prossima edizione e per cinque anni è stato scelto un nuovo Paese ospitante, con la vittoria dell'Arabia Saudita.

TRE CITTA' DIVERSE -“I grandiosi e variegati paesaggi del 30° Paese che ospita la Dakar hanno tutti gli ingredienti per un percorso a tutto tondo. La diversità caratterizza le tre città che segneranno le fasi decisive del rally. Jeddah simboleggia le profonde radici storiche del paese, mentre la capitale Riyadh evoca il potere di un regno risolutamente rivolto verso il futuro, come esemplificato dal progetto Qiddiya", spiegano gli organizzatori della Dakar nell'annunciare il trasferimento.

La Dakar dunque sarà in Medio Oriente per i prossimi cinque anni, con la gara del 2020 che si svolgerà esclusivamente nel paese dell'Arabia Saudita.  

IL PERCORSO - La gara inizierà sulla costa del Mar Rosso, a Jeddah, che è la seconda città più grande dell'Arabia Saudita. Da lì, i piloti si sposteranno a nord nelle regioni montuose vicino alla Giordania, e poi a sud a Riyadh, dove i piloti avranno il loro unico giorno di riposo.
Una volta ripresa la gara, i piloti faranno un percorso attraverso la regione meridionale del Paese, in mezzo a un mare di sabbia e a dune gigantesche, il traguardo nella futuristica città di Al Qiddiya.

Si è parlato molto del trasferimento in Arabia Saudita: qualcuno, come riportato da Asphaltandrubber.com, ha detto che il Paese mediorientale ha usato il suo denaro e la sua influenza per assumere incarichi di hosting in questa corsa iconica.
Ma l'Arabia Saudita è afflitta da diversi problemi e mentre gli organizzatori hanno provato a dipingere un'immagine felice del trasferimento in questa regione storica, qualcuno ha cominciato a porsi serie domande riguardo alla sicurezza e alle questione dei diritti umani in alcuni strati della società.

L'Arabia Saudita pianifica comunque un forse ricavo economico dall’arrivo della Dakar per cinque anni, con percorsi di gara che attraverseranno altri Paesi amici, come la Giordania, e questo lascia ben sperare sul mantenimento del fascino dell’iconica corsa.

Sarà interessante vedere come questo trasferimento in Medio Oriente cambierà quella che viene definita la gara motociclistica più difficile del mondo.

 

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