Il settimo appuntamento stagionale con la MXGP ha promosso Febvre nuovo leader della classifica iridata, sarà Coenen il rivale più pericoloso sulla strada del suo 2° titolo?
Riavvolgiamo per un attimo il nastro del film che per ora, col GP del Portogallo è arrivato al 7° tempo e torniamo al primo episodio di questa saga lunga 20 episodi. La domanda che passava di bocca in bocca allora era: “cosa si è rotto Lucas Coenen in allenamento?” Forse non lo sapremo mai, quello però di cui abbiamo certezza è che l’enfant prodige belga in Argentina c’era e che nonostante nascondesse delle vistose cicatrici (qualcuno dice anche di averle viste) si è schierato al via del primo GP della stagione, portando a casa tra mille sofferenze un 6° posto finale e 27 punti.
In molti criticarono la scelta di schierare Lucas al via troppo precocemente, mettendo a repentaglio la salute di un ragazzo di soli 18 anni che ha ancora molti anni da professionista davanti a se ma senza quei punti, oggi il pilota della KTM si troverebbe a 70 lunghezze dalla testa del mondiale e forse non sognerebbe di diventare Campione del Mondo all’esordio nella classe regina. Oggi Lucas non è in testa al mondiale, non è nemmeno 2°, anche se si tratta di una mera formalità da archiviare a Lugo tra pochi giorni ma è 3° a 43 punti da Febvre che vestirà orgogliosamente la sua Kawasaki con la tabella rossa di nuovo leader e se non avesse disputato quella prima prova a Cordoba, sarebbe sempre 3° ma a ben lontano dall’impensierire il suo rivale numero 1.
Dal 2015, anno del suo primo titolo, il francese non ha mai disputato una stagione senza saltare gare per infortunio, fatto salvo per la 2021, quando si giocò il titolo a Mantova, nella finalissima contro Gajser ed Herlings che ebbe la meglio sui rivali. Fin qui Lucas è l’unico assieme a Gajser ad aver vinto due gare di qualifica, è il pilota col maggior numero di giri in testa, 88, contro gli 80 dello sloveno e i 42 del pilota della Kawasaki, ha vinto 5 manche, contro le 6 di Gajser e le 2 di Febvre, ha all’attivo 2 vittorie di GP, contro le 3 di Tim e l’unica di Romain conquistata in Sardegna ma conta 3 soli podi, contro i 5 di Gajser e i 6 di Febvre. I numeri parlano in favore del belga quindi e raccontano di un Campionato che sebbene abbia perso già 3 dei suoi possibili protagonisti, ha ancora molto da dire. Cosa pagherà di più a fine anno, la costanza di Febvre o la sfrontatezza di Coenen?
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