Hell’s Gate: vince Mario Roman

Nella prima gara del Trofeo Extreme Enduro, sul podio anche Graham Jarvis e Travis Teasdale. Il primo degli italiani è Diego Nicoletti, quarto
Hell’s Gate: vince Mario Roman

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13 feb 2018 (Aggiornato alle 12:07)

L’Hell’s Gate, al Ciocco, in Toscana, ha tenuto a battesimo il debutto del Trofeo Metzeler Extreme Enduro FMI. La classica gara mondiale dell’enduro estremo giunta quest’anno al suo quindicesimo anniversario, rappresenta un banco di prova davvero “hard“ dell’enduro, capace di richiamare sempre un nutrito numero di piloti: oltre cento i presenti al via della prima tappa del nuovo trofeo.

La gara - Petraie, sentieri di fango, rocce scoscese, canali di terra e acqua. Pendenze vertiginose. Contro il vento di tramontana e nella foresta già buia la sensazione di disagio si somma alla difficoltà. Questo è l’Hell’s Gate, la classica dell’hard enduro inventata da Fabio Fasola. Il tempo sul giro è calcolato attorno ai 25 minuti, ma ce ne vogliono quasi dieci di più per vedere entrare nell’Arena di Hell’s Gate Metzeler il primo concorrente al termine del primo giro, Wade Young, il Sudafricano vincitore dell’Edizione 2016 di Hell’s Gate.

Allo scadere delle prime due ore la corsa viene fermata. I primi dieci accedono alla finalissima. È lo scontro decisivo tra 10 sopravvissuti, gomito a gomito. Young, Jarvis, Teasdale, Roman, Nicoletti, Goggia, Bosi, Pfeifer, Piacenza, Maurino e Bosi.

La finale - Jarvis è stanco e si sgancia progressivamente dal confronto, Teasdale perde terreno e, quando la catena esce dalla corona, si stacca dal convoglio dei fuggitivi. Gli italiani puntano su Bosi, ma seguono il duello avvincente tra Mario Roman e Wade Young, al comando. Ma al secondo giro la sua moto si ferma e il sudafricano è condannato al ritiro.

Vince lo spagnolo Mario Roman, che corona il sogno di vincere la corsa dell’estremo che l’ha tenuto a battesimo. Graham Jarvis colleziona un altro podio con un guizzo finale. Travis Teasdale è terzo. Diego Nicoletti, sulla Husqvarna del team Gabrielli equipaggiata con pneumatici Metzeler MCE 6 Days Extreme, è quarto ma primo degli italiani degli italiani davanti a Goggia e Bosi.

Le altre classi - Nicoletti si piazza al secondo posto della classe 300, alle spalle del mattatore assoluto dell’evento, lo spagnolo Mario Roman su Sherco. Diego Nicoletti, inoltre, è stato il miglior pilota della pattuglia italiana in cerca di gloria nella classica dell’hard enduro inventata da Fabio Fasola.

La classe 250 4T, è stata dominata dall’immortale Graham Jarvis (Husqvarna), seguito da Eric Rebellato (Husqvarna) e Leonardo Canaccini (Husqvarna).

Nella classe 450, invece, dopo l’ottima performance alla Dakar, il poliedrico Maurizio Gerini (Husqvarna) ha fatto sua anche la prima posizione tra le infime rocce dell’Hell’s Gate METZELER.

Tra le 250 2T, Gianluca Martini (Beta) si è imposto su Michele Zoppi (Sherco) e Fabio Scrocca (KTM), rispettivamente secondo e terzo, mentre nella classe Youth Enrico Rinaldi (Sherco), figlio del pluricampione Mario Rinaldi, è salito sul gradino più alto del podio.

Dopo la tenuta de “Il Ciocco” e l’Hell’s Gate, il Trofeo Metzeler Extreme Enduro si sposterà in un altro luogo famoso per l’enduro estremo: la seconda tappa, infatti, andrà in scena il 21 luglio sulle rocce trentine del Metzeler Offroad Park di Pietramurata.

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