Il Trofeo KTM raccontato dal di dentro: Andrea Toumaniantz, infatti, ha partecipato alla gara, che si è svolta in un contesto incantevole
9 set 2015
Alla fine del break estivo, sono le Alpi della alta val di Susa ad accogliere la quarta prova del trofeo KTM in un contesto paesaggistico tra i più belli mai vissuti in una gara di enduro. Tutto merito della collaborazione tra il moto club Vittorio Alfieri e il Freeride Racing. Quest’ultimo è capitanato da Nicola Dutto, noto pilota di fuoristrada, che dopo un brutto infortunio si è ritrovato su una sedia a rotelle, ma non ha affatto mollato, ora infatti partecipa (su una moto!!) alle gare del campionato Baja. Riuscire a portare una prova di enduro in un vero paradiso di alta montagna ha comportato qualche giustificatissima limitazione ben accettata da tutti, come quella di percorrere qualche tratto a motore spento e di passare tra i vicoli del curatissimo borgo di Jovencaux a rigoroso passo d’uomo.
Parco chiuso e unico controllo orario situati nella piazza principale del paese (il sabato sera il colpo d’occhio dalla camera d’albergo al tramonto mi ha pure emozionato) e da lì partenza subito in scalata dai 1.500 metri di Sauze ai 2.300 metri del punto più alto, per poi percorrere parte della strada dell’Assietta, storico percorso che fa parte della mitica Via del Sale. I tempi molto larghi del C.O. non hanno imposto ritmi impegnativi, ma chi ha provato a percorrere tutto il tratto in salita a ritmo sostenuto avrà notato che non era poi così facile, complice anche la ridotta percentuale di ossigeno a tali quote. L’alta quota ha anche causato qualche problema di carburazione alle moto a carburatore e chi non si è preoccupato di smagrire si è trovato con un’erogazione decisamente meno brillante del solito, meno male la linea era in discesa!
I paesaggi alpini nel tratto alto hanno convinto più di un pilota a fermarsi per scattare qualche foto, per poi affrontare la singolare speciale in linea, quasi totalmente in discesa e con brevi tratti delle divertentissime piste di downhill, di cui sono costellate queste montagne. Scendere nei boschi su un tracciato stretto e molto guidato, tra alberi, radici e con strette curve sopraelevate è stata un’esperienza unica, divertentissima e difficilmente ripetibile in una gara! Tecnica e selettiva anche la prova di cross, realizzata sul piazzale di arrivo della pista freestyle delle olimpiadi 2006, fatta di un ingannevole terreno morbido che nascondeva molte pietre e tendeva a segnarsi parecchio.
Due brevi ripide salite e una discesa in picchiata hanno contribuito a dare un ritmo molto frizzante alla prova! La giornata con un sole strepitoso e la temperatura dell’aria decisamente fresca (i prati delle prima speciale al mattino erano bianchi…) hanno regalato una giornata perfetta a tutti i partecipanti.
Questa volta sono partito con la tabella 169 (bel numero…) e ho condiviso percorso e C.O. con Silvio Gastaldi, di origine tedesca, con un paio di anni più di me sulle spalle e con Alessio Rossi, veloce ed esperto pilota, che in sella ad una 125 mi è arrivato alle costole alla fine di qualche speciale.
Per la prossima invasione arancione dobbiamo attendere solo 2 settimane, infatti la prossima gara ci attende a Castel di Casio (BO) il 20 settembre, restate in linea!
Andrea ToumaniantzQui i risultati della gara.
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