L’unico podio che parla italiano nella classe cadetta porta il nome di Matteo Bertelle e risale al Texas. Per il resto, nessun altro dei nostri connazionali è ancora riuscito a fare la differenza tanto da salire su uno dei tre gradini tanto ambiti. Paolo Simoncelli, dopo il sesto Gran Premio, ha analizzato la situazione dei suoi due piloti: Luca Lunetta e Stefano Nepa.
“Mi tocca fare autocritica” ha cominciato nel suo comunicato stampa. Inizialmente ha fatto un’analisi del fine settimana generico: “La situazione è complicata, siamo in un loop, ci roviniamo la domenica con l’ansia da qualifica, il cronometro è un avversario non un amico, le “lancette ufficiali” scottano. Non sappiamo più come gestirle, e così finiamo costantemente in Q1, sempre dietro il 15° posto. Sempre a rincorrere. E correre in rimonta significa sprecare più gomme, più energie, più concentrazione, magari perdersi... E così, anche quando arriva un normale 9° posto, è un piazzamento che profuma più di fatica che di buon risultato. Tempi buoni, sì. Ma è come fare il giro giusto nella corsia sbagliata. L’obiettivo per la prossima gara è: partire davanti”.
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