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Moto3 2019, il pagellone finale

Dalla Porta straordinario riporta il titolo in Italia, Canet sfortunato e impreciso, Arbolino apprende e lotta con i migliori, Suzuki vince nel segno di Marco (Simoncelli)

Moto3 2019, il pagellone finale

Serena ZuninoSerena Zunino

17 dic 2019 (Aggiornato alle 17:03)

Per mano di Lorenzo Dalla Porta il titolo di Moto3 quest’anno è tornato in Italia dopo ben 15 anni, e in generale il tricolore ha mostrato spunti positivi nella classe minore del Motomondiale. Riviviamo la stagione 2019 dando i voti ai protagonisti della classe e non solo

LORENZO DALLA PORTA – 10 Il massimo dei voti per il Campione del Mondo che, diciamolo, è stato impeccabile. Il pilota del Leopard Racing ha lavorato a testa bassa prima di arrivare qui e durante questa stagione, riuscendo a migliorare anche il suo tallone d’Achille: l’ultimo giro. Il pilota di Montemurlo ha chiuso i giochi in Australia, volendo vincere a tutti costi la gara nonostante gli bastasse molto meno. Segno, questo, di grande carattere.

TONY ARBOLINO – 9 Per gran parte della stagione è stato protagonista, il pilota dello Snipers Team, complice anche il grande lavoro fatto nel dietro le quinte: dal team d’esperienza e dal preparatore atletico di Jorge Lorenzo. Tony ha fatto quello step ulteriore di cui aveva bisogno, che l’ha portato a vincere le sue due prime gare iridate e che lo proietta tra i favoriti per la prossima stagione. Occhio!

CELESTINO VIETTI RAMUS – 8,5 Dopo aver disputato la sua prima stagione completa nel Motomondiale, lo possiamo definire la stella nascente della Moto3. Il pilota della VR46 Riders Academy ha svolto una stagione di apprendimento e ha fatto vedere tante azioni interessanti in pista, alla guida della sua KTM dello Sky Racing Team VR46 con cui il prossimo anno punterà direttamente al titolo. Il ragazzo è sveglio, è studioso e ha dalla sua l’input del Dottore, decisamente un bel mix.

ARON CANET – 8 Ha lottato per il titolo fino in Australia, contro il nostro gladiatore, dando il tutto per tutto a Phillip Island. Il pilota scelto da Max Biaggi è stato certamente protagonista di alcuni momenti sfortunati, ma purtroppo ci ha anche messo del suo. Binder è stato chirurgico a centrarlo a Buriram, ma con la sua caduta in Giappone ha contribuito a rendere il titolo un vero miraggio. Tre vittorie e quattro podi sono un bottino comunque eloquente.

MARCOS RAMIREZ – 8 Il podio iridato è completato dallo spagnolo del Leopard Racing team che si è distinto dalla massa riuscendo a vincere due gare e conquistando anche due secondi posti e due pole position. Ramirez è cresciuto tanto in questa stagione, che l’ha proiettato subito tra i protagonisti della classe, complice il podio sfiorato in Qatar.

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