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Moto3, Arbolino: “All’inizio sfruttavo Lorenzo…”

‘A Milano era difficile trovare la giusta concentrazione. Allenarmi con Lorenzo mi ha permesso di compiere quel piccolo step…” dichiara Arbolino alla Radiotelevisione Svizzera Italiana RSI

Moto3, Arbolino: “All’inizio sfruttavo Lorenzo…”

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6 set 2019

Tony Arbolino rappresenta la sorpresa di questa stagione nella classe cadetta. Il portacolori del team VNE Snipers sta crescendo costantemente: quest’anno ha già siglato tre pole position, due vittorie e quattro podi ed è terzo in campionato. E questo cambiamento lo deve ad un maggior impegno, e ad un vero e proprio cambio di vita, oltre ad un rapporto professionale e di amicizia con Jorge Lorenzo. A dirlo è lo stesso Tony Arbolino, in un intervento alla radio ticinese RSI, Radiotelevisione Svizzera Italiana..

L’ALLENAMENTO CON LORENZO - “Vivo stabilmente a Lugano da 4/5 mesi”, ha detto Arbolino, che è nato a Garbagnate Milanese. “A Milano era molto difficile trovare la giusta concentrazione, con gli amici che magari qualche volta ti chiedono di uscire. Qui mi alleno 6/7 ore al giorno, penso costantemente alle moto e questo mi sta aiutando molto. Allenarmi con Jorge (Lorenzo, ndr) ed il suo preparatore mi ha permesso di compiere quel piccolo step che stiamo vedendo”.

Arbolino ha parlato anche di com’è nata l’amicizia con Lorenzo. “Lui cercava un posto per allenarsi in moto, l’ho conosciuto così per caso. All’inizio non era proprio un’amicizia: lui sfruttava me per allenarsi ed io sfruttavo lui. Da un po’ di tempo però ci vediamo anche in altre occasioni, ci sentiamo quasi ogni giorno, ogni tanto prima delle gare lo chiamo. Per me è un onore poter stare vicino a lui, sia come pilota sia come amico, visto che si è instaurato questo bel rapporto”, spiega ancora Arbolino.

LA CURA DEI PARTICOLARI - “Lui, un cinque volte campione del mondo, è sicuramente un aiuto notevole per uno come me che vuole emergere. Quando vedi che cura molti più particolari e dettagli di quanto non faccia tu, ti domandi cosa stai facendo, cosa stai sbagliando. Sono io quello che deve cercare di emergere, lui ha già vinto tanto, eppure vedevo che faceva il doppio di quanto facessi io. Da lì c’è stato qualcosa che è scattato nella mia testa e che mi ha fatto migliorare in vari aspetti”, confessa Arbolino, che ha grandi obiettivi per il finale di stagione.

“Daremo il massimo. Mi sento forte e competitivo in ogni condizione. Bisogna però pensare ad una gara alla volta, senza considerare la classifica mondiale: in questo modo riesco a concentrarmi di più ed i risultati arrivano. Gli avversari li vedo alla mia altezza, devo solo rivedere gli errori compiuti nelle gare precedenti e non lasciare nessun dettaglio al caso”, conclude Arbolino.

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