Moto3, Fenati: "Motegi, pista difficile"

"Abbiamo davanti a noi tre settimane molto faticose per via dei viaggi e del diverso fuso orario ma faremo di tutto per essere al top", dice Fenati
Moto3, Fenati: "Motegi, pista difficile"

Pubblicato il 7 ottobre 2015, 17:13

Il mondiale 2015 fa tappa nel Sol Levante per il primo di tre appuntamenti extra-europei. A Motegi si corre il GP del Giappone, su un circuito che presenta pochi rettilinei (il più lungo, "Downhill Straight", di soli 762 mt) e ben 7 staccate dove l'impianto frenante delle moto viene messo a dura prova. Il “Twin Ring” non è nuovo per i piloti dello Sky Racing Team VR46. Su questo tracciato, infatti, Romano Fenati ha corso negli ultimi tre anni piazzandosi sempre nella top-10: 10° nel 2012, 5° nel 2013 (dopo esser scattato dalla 26esima casella), 7° lo scorso anno, primo degli italiani al traguardo. "Finalmente si parte per la prima delle tre tappe tra Asia e Australia, una parte del campionato molto importante perché mancano solo quattro gare e sarà fondamentale far bene. Abbiamo davanti a noi tre settimane molto faticose per via dei viaggi e del diverso fuso orario ma faremo di tutto per essere al top", dice Fenati. "La prima gara è a Motegi, su una pista difficile, ma il podio di Aragon ci dà la carica giusta e grande fiducia nelle nostre potenzialità", conclude Fenati. Grazie al 3° posto di Fenati ad Aragon, lo Sky Racing Team VR46 si conferma il team italiano di riferimento dell’ultimo biennio nel Mondiale Moto3.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Moto3, esclusiva Paolo Simoncelli: “L’emozione più bella del 2025? La vittoria di Marquez”

Il proprietario della SIC58 Squadra Corse ha parlato della stagione che sta per terminare e di quello che gli ha trasmesso quest’anno lo spagnolo

Moto3, l'ultimo aggiornamento sulle condizioni di salute di Rueda

Il Campione del mondo in carica aveva rimediato una frattura esposta del pollice, del secondo e terzo metacarpo, ma anche una piccola frattura alla scapola