Il vincitore e lo sconfitto

La gioia di Vinales per la vittoria del titolo mondiale, anche se non del tutto inaspettata, è grandissima: «È incredibile: due gare fa ero praticamente fuori dalla lotta per il titolo, ora sono il campione. Ho lottato fino alla fine, senza mai sbagliare. Ogni volta che Salom o Rins mi hanno attaccato, ho saputo reagire immediatamente. Ogni volta tornavo in testa, perché volevo dimostrare di avere i nervi saldi e di essere disposto a tutto. Anche nell’ultima frenata, quando ho visto Alex superarmi, non mi sono agitato: ho mantenuto la mia traiettoria, ho capito che lui sarebbe andato “lungo”, e quindi ho ripreso la mia posizione. La sola che conta». Ma nonostante tutto non c'è l'unico a gioire, anche Rins nonostante la sconfitta è piuttosto soddisfattodella sua stagione; «Non solo deluso. Sono dispiaciuto, certo, ma non mi dispero perché sono soddisfatto di me stesso. Questa è stata solo la mia seconda stagione in Moto3. Cosa potevo fare, oggi, di più? Ho lottato, mi sono battuto, ci ho provato fino alla fine. Fino all’ultima staccata. Mi è andata male, ho perso il titolo per poco più di un decimo di secondo. Visto che io resterò qui, il prossimo anno cercherò di fare ancora un po’ meglio». Il più deluso dei tre è certamente Salom, che con la caduta nelle fasi iniziali si è giocato la possibilità di giocarsi la vittoria di un mondiale che lo vedeva favorito «Sono entrato in curva troppo forte, mi si è chiuso l’anteriore. Ma non voglio vedere questa mia stagione in modo negativo solo perché è finita così. Io sono soddisfatto. Ho vinto sette gare e ho lottato per il titolo fino alla fine. E riguardo i miei rivali, io li ringrazio tutti e due: insieme abbiamo corso una stagione meravigliosa e lottando sempre tra di noi, senza mai mollare, siamo migliorati tutti e tre gara dopo gara. Io infatti in questa stagione sento di avere imparato tantissimo. Questa esperienza mi servirà per il futuro».