Moto2, intervista a Manuel Gonzalez: "Essendo spagnolo, posso solo vincere per poter arrivare in MotoGP"

Siamo giunti a poco più di 1/3 della stagione e in Moto2 i principali rivali al titolo sono a pari merito. 118 punti ciascuno, per Manuel Gonzalez e Aron Canet, con il primo però che ha un vantaggio in termini di vittorie. Tre a suo nome, in Thailandia, Spagna e Francia. Con la squadra tedesca di IntactGP il pilota di Madrid ha subito avuto l’intesa giusta, che lo porta a essere uno dei favoriti al Mondiale. Grazie anche agli allenamenti a Valencia e a quelli con i fratelli Marquez, mentre sogna la MotoGP, con cui ha svolto un primo test alla guida dell’Aprilia Trackhouse.

Che atmosfera hai trovato nel team con cui sei stato da subito vincente?
«Un’organizzazione ottima, un metodo di lavoro molto buono, in cui tutti i dettagli sono curati. In una classe come la Moto2 conta tutto, quindi è importante che sia tutto in linea. Hanno lavorato molto bene durante l’inverno e stanno continuando in questa direzione. La moto è diversa da quella che guidavo l’anno scorso se guardiamo le sospensioni, il chassis, la ruota anteriore. Mi sono dovuto abituare a un nuovo stile di guida, ma l’ho trovato facilmente. E anche il feeling con il team».

Cosa c’è dietro al Manuel che oggi troviamo in pista?
«Sono una persona che esige molto da sé stesso in allenamento e anche fuori. Cerco sempre di fare tutto nel modo giusto, di essere una buona persona, di migliorarmi come essere umano e come pilota, per arrivare sempre più lontano».

Che preparazione segui?
«Normalmente mi alleno da solo. Qualche volta con altri piloti come Ivan Ortolà o i fratelli Marquez in bici o motocross a Madrid. Da due anni vivo tra Madrid e Valencia per potermi allenare di più in moto, grazie al clima più favorevole. Così il mio allenamento è davvero completo».

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