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Moto2, Joe Roberts: il podio “in casa” gli aprirà le porte della MotoGP?

Lo statunitense ha sfiorato il successo ad Austin con i colori a stelle e strisce dell'American Racing, confermandosi in gran forma e, forse, pronto per la classe regina

Moto2, Joe Roberts: il podio “in casa” gli aprirà le porte della MotoGP?
© Luca Gorini

Uno dei grandi protagonisti del Gran Premio delle Americhe della Moto2 andato in scena lo scorso fine settimana sul tracciato texano di Austin è stato Joe Roberts, nelle posizione di vertice in buona parte delle sessioni di prove ed altamente competitivo in gara con la Kalex del team American Racing, al via del GP di casa con una livrea speciale a stelle e strisce. Un weekend che potrebbe rivelarsi decisivo in vista di un eventuale passaggio in MotoGP per il 2025: andiamo a vedere perché.

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Un Roberts di livello mondiale


Quello visto in Texas è stato un Roberts solido, in grado di tenere testa ai migliori della categoria sia in prova che, soprattutto, in gara. Il secondo posto sotto la bandiera a scacchi è arrivato al termine di una corsa in cui sono state davvero poche le sbavature commesse, nonostante le numerose insidie del Circuit of the Americas che hanno messo in difficoltà diversi big, ma non solo: Joe è stato anche l'unico pilota Kalex sul podio, visto che sia Garcia che Aldeguer erano invece alla guida delle Boscoscuro, ormai divenute le moto da battere nell'era Pirelli.

Il centauro di Malibù ha così dato continuità all'ottimo inizio di stagione, visto che dopo una incoraggiante settima piazza in Qatar (alla prima gara con l'American Racing, in cui è tornato dopo la parentesi in Italtrans) è salito per due volte di fila sul secondo gradino del podio tra Portimao ed Austin ritrovandosi a soli due punti dalla leadership in campionato occupata al momento da Sergio Garcia.

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Un pilota americano di nuovo in MotoGP?


Certamente queste prestazioni, soprattutto quella “in casa” sotto agli occhi di fan e addetti ai lavori, potrebbero favorire l'approdo di Roberts nella classe regina per il 2025, ma non solo. Con l'arrivo di un team statunitense come Trackhouse, avere in MotoGP l'unico pilota americano presente nel paddock a tempo pieno sarebbe un bel colpo, soprattutto ora che è arrivata Liberty Media a gestire il tutto. La “sliding door” del 2020, con il passaggio in Aprilia rifiutato per restare in Moto2, sembrava aver chiuso le porte a Joe, che ora è tornato ad essere un pezzo pregiato del mercato piloti.

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